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Convocazione Bergamo Social Forum Venerdì 10 gennaio ore 21



Vista e considerata l'adesione riscontrata dall'appello "mai la guerra" che
riproponiamo a seguire e le proposte che arrivano dal tavolo "bastaguerra"
dei Social Forum riunitisi a Roma il 7 e 8 dicembre 2002, si indice
un'assemblea del Bergamo Social Forumper Venerdì 10 gennaio 2003 alle ore
21presso l'Arci di Bergamo via Quarenghi 34per concordare le iniziative
opportune.
Nello spirito dei documenti finali del Social Forum Europeo si auspica la
massima partecipazione di associazioni pacifiste, reti, social forum
provinciali e di tutti i movimenti che hanno manifestato a Firenze.

Gianni Ballini, Martino Signori, Massimo Cortesi, Luisa Carminati, Milvo
Ferrandi


Si allegano, a seguire, gli appelli "mai la guerra" promosso da donne e
uomini bergamaschi e l'appello per un'iniziativa nazionale il 17/18 gennaio
contro la guerra in Iraq promosso dal tavolo "Bastaguerra" dei Social Forum
nazionali;

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MAI LA GUERRA

Siamo donne e uomini impegnati a diverso titolo nella società civile e
associativa della comunità locale. Le diversità dei nostri pensieri e delle
nostre storie non ci impediscono, anzi valorizzano, le iniziative comuni
tendenti a costruire coesione sociale, partecipazione, solidarietà.
Siamo per questo impegnati affinchè sia impedito il ricorso alla guerra nei
confronti dell'Iraq e in tutte le parti del mondo, a guerre che, lontane
dal colpire dittatori o terroristi, generano soltanto morte, distruzione e
terrore tra le popolazioni civili.

Dodici anni fa, il 17 gennaio del 1991,  è iniziata la guerra contro
l'Iraq. Questa guerra ha colpito migliaia di civili e militari, che oltre
ad essere uccisi dalle bombe, sono stati colpiti dalle radiazioni delle
armi usate e dall'embargo.
La maggior parte di loro erano bambini e anziani.
Gli effetti della guerra  contro l'Iraq sono davanti ai nostri  occhi.
Distruzione, morte, malattie e povertà,  mentre  Saddam Hussein è ancora al
suo posto.
Oggi gli Stati Uniti d'America hanno deciso, per motivi di controllo
egemonico ed economico della regione, di invadere l'Iraq e di colonizzare
questa parte del Medio Oriente e per questo, dopo 12 anni, stanno
preparando un'offensiva militare.
Il proseguimento di questa guerra causerà centinaia di migliaia di vittime.
Il governo italiano e il suo presidente del consiglio stanno assecondando
la voglia di  guerra di Bush e Blair.
A livello locale la maggioranza di destra, che amministra la città e la
provincia, si è rifiutata di discutere la proposta di dichiarare Bergamo
"Città di Pace".
Noi non ci stiamo.
Noi non vogliamo la guerra mai.
Rivendichiamo l'applicazione dell'art. 11 della nostra Costituzione che
recita " L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà
dei popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali;
..."
e per questo  ci opponiamo con ogni mezzo pacifico all'intervento militare
in Iraq
Ci opponiamo e ci opporremo anche se l'ONU, nella sua ormai chiara
sudditanza e impotenza, darà l'approvazione al conflitto.
Cosa possiamo fare? Cosa vogliamo fare?

**  Proponiamo una  mobilitazione contro la guerra il 17 gennaio 2003 a
Bergamo, nel dodicesimo anniversario dell'inizio del conflitto, con
iniziative e manifestazione provinciale.

**  Proponiamo di continuare l' approfondimento, nato all'interno del
Social Forum di Bergamo, sul ruolo delle banche che finanziano l'industria
bellica (le banche armate), sul fiorente mercato delle armi (fiera delle
armi EXA) ecc.,
e di sviluppare ulteriori tematiche a favore della pace sul nostro territorio.

**   Favoriamo lo sviluppo di  soggettività, luoghi e iniziative tendenti
ad affermare pratiche, pensieri e relazioni di pace.

Milvo Ferrandi, Kino (Stefano Ferri), Stefano Ardit,Enea Guarinoni, Luca
Radaelli, Luisa Carminati, Michele Di Bona,   Anna Cinetto, Gianni Ballini,
Marisa Minoia, Dario Cangelli, Associazione musicale Pane e Guerra, Matteo
Rossi, Sinistra Giovanile, Michele Cremaschi, Circolo Bassa Bergamasca Lega
Ambiente, Circolo G.Falcone e P.Borsellino Lega Ambiente
Nicola Gavazzeni, Silvano Poeta Paccati, Nicola Cremaschi, Sergio Cisani,
Maurizio Rovetta, Coco (Francesco Macario), Enrico Peyretti (torino) Farid
Adly - associazione culturale mediterraneo (aquedolci-messina), Giorgio
Marcandelli, Roberto Suardi, Giovani Comunisti, Giacomo Invernizzi


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Appello per un'iniziativa nazionale, il 17/18 Gennaio, contro la guerra in
Iraq.

Il 17 gennaio 1991 con i bombardamenti su Baghdad prendeva avvio un Nuovo
Ordine Mondiale, in cui la guerra assumeva sempre di più il posto della
politica per la presunta "risoluzione delle controversie internazionali" e
diventava così, attraverso le tappe della "guerra umanitaria" e della
"guerra al terrorismo", lo strumento strategico di dominio mondiale.
Oggi la nuova guerra annunciata all'Iraq è, ancora una volta, guerra per il
petrolio e per l'espansione geo-politica della superpotenza globale USA con
il sostegno della "nuova" NATO; ma è soprattutto tappa cruciale delle
Guerra Preventiva di Bush, vera e propria svolta di civiltà verso la
catastrofe del diritto e della convivenza internazionale.
Perché non passi la guerra preventiva, è necessario che milioni di persone
dicano NO.
Perciò facciamo appello a tutte e a tutti per una mobilitazione nazionale
il 17/18 gennaio. Uniamo insieme gli sforzi di tutte le
associazioni pacifiste,le reti, i social forum e tutti i movimenti che
hanno manifestato a Firenze, al fine di realizzare una giornata di
opposizione alla guerra in Iraq,
attraverso iniziative di protesta attorno ai luoghi di guerra come le basi
militari, le fabbriche di armamenti o altri luoghi simbolici.
Attraverso manifestazioni e/o azioni pacifiche vogliamo esprimere il nostro
fermo NO alla guerra, senza se e senza ma, con o senza l'ONU.



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BERGAMO SOCIAL FORUM MAILING LIST
per informazioni bgsocialforum@bergamoblog.it

Ringraziamo www.bergamoblog.it per l'ospitalità.