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I: [S&P] Fwd: [lilliput-roma-infos] Ferma l'accordo sul Gats (Global Agreement about Trade and Services) !




Ricevo e mi sembra doveroso trasmettere
giorgio Cadoni
-----Messaggio originale-----
Da: scienzaepace-admin@jolly.bo.cnr.it
[mailto:scienzaepace-admin@jolly.bo.cnr.it]Per conto di chiarac
Inviato: venerdì 3 gennaio 2003 9.54
A: scienzaepace@jolly.bo.cnr.it
Oggetto: [S&P] Fwd: [lilliput-roma-infos] Ferma l'accordo sul Gats
(Global Agreement about Trade and Services) !



>X-eGroups-Return:
>sentto-1929570-1520-1041500393-ch.cavallaro=virgilio.it@returns.groups.yaho
o.com
>X-Sender: l.pirelli@acsys.it
>X-Apparently-To: lilliput-roma-infos@yahoogroups.com
>To: "romainfos" <lilliput-roma-infos@yahoogroups.com>
>X-Mailer: Microsoft Outlook IMO, Build 9.0.2416 (9.0.2911.0)
>Importance: Normal
>From: "Luigi Pirelli" <l.pirelli@acsys.it>
>X-Yahoo-Profile: luipir
>Mailing-List: list lilliput-roma-infos@yahoogroups.com; contact
>lilliput-roma-infos-owner@yahoogroups.com
>Delivered-To: mailing list lilliput-roma-infos@yahoogroups.com
>List-Unsubscribe: <mailto:lilliput-roma-infos-unsubscribe@yahoogroups.com>
>Date: Thu, 2 Jan 2003 10:42:18 +0100
>Subject: [lilliput-roma-infos] Ferma l'accordo sul Gats (Global Agreement
>about Trade and Services) !
>Reply-To: lilliput-roma-infos-owner@yahoogroups.com
>
>ENTRO IL 10 GENNAIO FERMA L'ATTACCO DEI GATS: da Attac.org
>
>L'accordo generale sul commercio dei servizi (Gats), interno al percorso
>dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) sta approdando alla sua
>fase più delicata.
>  I paesi (compresi Unione europea e Italia) devono, entro marzo 2003,
>dichiarare quali servizi (dalle telecomunicazioni, all'energia,
>all'istruzione, alla sanità, ecc.) accettano di liberalizzare completamente
>secondo le regole Wto.
>Un passo storico e determinante nel processo di  liberalizzazione dei
>mercati che diventano ancor più i soli regolatori di  servizi e beni di
>interesse sociale e comune.
>  In questa fase la Commissione europea, fa finta di "consultare" la
società
>civile informandola e chiedendo di esprimere un parere con un formulario su
>internet.
>  Ovviamente voi di tutta questa storia non ne sapete nulla. Come tutti
i/le
>cittadini/e d'Europa.
>  Noi vi chiediamo di scrivere una letterina di "sconfessione e denuncia"
di
>questa pratica (qua sotto testo e istruzioni) entro il 10 gennaio.
>Vi ringraziamo se vorrete darne notizia partecipare.
>L'iniziativa é promossa dal Coordinamento europeo contro i Gats e in Italia
>sostenuta da tante associazioni e reti.
>
>  MISURE DA ADOTTARE ENTRO IL 10 GENNAIO 2003
>  1. Premessa per la richiesta di parere
>  Il 12 novembre del 2002 la Commissione Europea ha pubblicato nel suo sito
>una richiesta di parere pubblica sulle richieste di liberalizzazione fatte
>pervenire all'UE da altri stati reclamando un maggiore impegno nel quadro
>degli accordi GATS.
>  Le 51 pagine che costituiscono il documento contengono brevi riassunti
>delle richieste settoriali che a tutt'oggi gli altri 21 stati membri
>dell'OMC
>hanno presentato alla UE. (Al momento della redazione di questa circolare,
>il testo era ancora disponibile solo in inglese).
>  Molti sono i problemi collegati al documento in oggetto. Sono state
>tralasciate molte informazioni cruciali e nei riassunti non é specificato
>quali sono gli stati che hanno inoltrato le richieste. Per comprendere a
>fondo la posta in gioco dei negoziati in atto, é importante sapere chi
>richiede cosa.
>Importante, per esempio, sapere se una richiesta proviene da un paese
>commercialmente importante per la Ue come gli Usa, perché sarà trattata
>diversamente dalle richieste di paesi come il Nicaragua.
>  Non é chiaro come questa consultazione possa incidere sulla posizione
>dell'UE nei negoziati Gats. Per es., la data limite per le risposte é
>fissata al
>10 gennaio 2003. Meno di una settimana dopo la Commissione ha in programma
>la prima bozza i offerte agli stati membri. Come é possibile che il tempo
>sia sufficiente per procedere e considerare attentamente le richieste?
>Il tempo per rispondere é decisamente troppo poco.
>Un annuncio pubblicato nel proprio sito su un argomento così delicato come
>il GATS non é certo il modo appropriato per fare il bilancio della
>situazione con la società civile. Tutte le parti in causa dovrebbero essere
>propriamente informate su una richiesta di parere.
>La richiesta di parere non contiene nessuna informazione sulle 109 istanze
>che la UE ha presentato agli altri stati - e che costituiscono una parte
>essenziale dei negoziati GATS - e quindi ci hanno "raccontato" solo una
>parte della storia.
>Dal punto di vista politico, ci si interroga sull'evoluzione di questa
>richiesta di parere e sul suo conseguente uso da parte di coloro che
portano
>avanti l'agenda del GATS.
>Con gli stati membri dell'Unione Europea che rendono pubbliche le proprie
>richieste di parere, questa procedura diretta dalla Commissione sembra
>essere un tentativo della Commissione di mantenere il controllo sulle
>trattative GATS. Per essere efficaci, le richieste di parere rivolte alla
>società civile dovrebbero essere gestite a livello di ciascun stato membro.
>Gli stati membri sono direttamente responsabili di fronte ai propri
>cittadini e possono garantire una più efficace partecipazione di tutte le
>parti in causa.
>La richiesta di parere impallidisce a confronto dei baratti conclusi fra il
>mondo imprenditoriale e la Commissione Europea da quando la campagna
>GATS2000 é stata lanciata.
>Esiste un rischio fondato che la Commissione si serva di questo documento
>per affermare di aver adeguatamente consultato tutti i gruppi della società
>civile sulla sua posizione nell'ambito dei negoziati GATS.
>Al fine di gestire questa situazione, la nostra azione ha come obiettivo di
>mettere a punto una posizione fortemente critica verso il documento e
>organizzare un'azione volta a delegittimare la procedura.
>2. Strategia di risposta: disimpegno attivo
>La risposta che segue vuole proporre alcune motivazioni chiave per
>rifiutare la richiesta di parere della Commissione e dovrebbe essere
>indirizzata direttamente alla Commissione.
>
>Inviare ai seguenti indirizzi (possono essere tutti inclusi nella stessa
>e-mail):
>  (1) TRADE-GATS-CONTACT-POINTS@cec.eu.int
>  (2) Pascal Lamy: commissaire-lamy@cec.eu.int
>  (3) J.Aguiar Machado, Capo dei
Servizi:joao-luis.aguiar-machado@cec.eu.int
>  (4) Ministero del commercio del vostro paese info@mincomes.it
>  (5) In copia a GATSprotest@xs4all.nl
>  (6) COPIA AL MINISTERO DEL COMMERCIO DEL VOSTRO PAESE, SE POSSIBILE
>  (mailto:info@mincomes.it)
>
>
>TESTO
>
>  In seguito alla pubblicazione della Commissione Europea (11 dicembre
>2002)dell'avviso di una richiesta di parere sui negoziati GATS attualmente
>in atto, vorrei manifestare i miei timori al riguardo.
>  Il documento con il quale si invita a dare il proprio parere non fornisce
>né  informazioni essenziali sulle richieste pervenute alla UE né
>informazioni chiave sullo stato dei negoziati GATS.
>Per esempio:
>1) Nel corso dell'ultima sessione dei negoziati GATS, l'UE ha posto una
>condizione fondamentale in relazione al settore dei servizi in cui si
>afferma che "in tutti gli stati membri dell'Unione Europea i servizi che
>ricadono nella sfera dei servizi di interesse pubblico a livello nazionale
o
>locale possono essere soggetti a monopolio di stato o a diritti esclusivi
>concessi a operatori privati". Come spiegato dalla stessa CE (in una nota
>allegata alla suddetta clausola), questa clausola esclude i servizi
pubblici
>dal GATS. Eppure, nei negoziati in corso, i maggiori partner commerciali
>hanno richiesto l'eliminazione della clausola in oggetto. Nel caso in cui,
>come richiesto, si proceda a temperare i contenuti di questa clausola, gli
>accordi GATS potrebbero investire un buon numero di settori chiave di
vitale
>importanza. Considerata la portata dell'esclusione dei servizi di interesse
>pubblico, non é accettabile che il documento per la richiesta di parere non
>menzioni il fatto che questa condizione sia stata contestata.
>  2) Al capitolo "Servizi di istruzione" (p.28), le richieste presentate
alla
>UE sono di forte interesse pubblico. Dove i paese europei si sono impegnati
>verso il GATS alla voce servizi di istruzione, hanno indicato la clausola
>che si applicano unicamente a "servizi formativi finanziati con denaro
>privato". Sebbene questa definizione non sia chiara, potenzialmente esclude
>la maggior parte dei servizi formativi dell'Unione Europea, anche se non è
>mai stato ufficialmente confermato. Nei negoziati in corso, é stato
>richiesto alla UE di estendere i principi contenuti nel GATS a tutti i
>servizi formativi, ciò che comporterebbe, per esempio, aprire elementi
>chiave, che possono andare da contributi pubblici, a enti di  struzione e
>formazione commerciali a scopo di lucro. Di conseguenza, si assisterebbe in
>tutti i paesi europei a una totale trasformazione del sistema di erogazione
>dell'istruzione primaria, secondaria e universitaria. » senza dubbio una
>richiesta cruciale e il fatto che non venga spiegata la sua vera portata,
>inficia l'opinione che i riassunti presentati nel testo di questa richiesta
>di parere illustrino la situazione nella sua interezza.
>  3) Gran parte della preoccupazione dei cittadini riguardo i negoziati
GATS
>si focalizza sull'impatto che l'accordo avrà sulla legislazione. Ci si
>riferisce ai negoziati in corso sulla Legislazione Nazionale (articolo
VI.4)
>e l'effetto che potrebbe avere, per esempio, sull'elaborazione delle
>leggi. Concerne, inoltre, i tentativi di ampliare la portata dell'accordo
>fino a interessare anche i servizi direttamente contrattati dai governi
>(Appalti Governativi). L'UE ha già chiarito la sua posizione su questi
>aspetti del GATS e ne ha informato il settore. Perché, allora, il testo
>della richiesta di parere tralascia questa informazione?
>  Tali omissioni (e l'ultima ne é solo un esempio) dimostrano che la UE non
>prende seriamente questa procedura. Perciò, in quanto membri della società
>civile europea, mettiamo in dubbio la serietà con cui le nostre risposte
>verranno considerate.
>  In considerazione di questi vizi, la Commissione non deve, in  futuro,
>utilizzare questa richiesta di parere "una tantum" per affermare che
>l'opinione pubblica é stata adeguatamente informata e partecipa ai
negoziati
>GATS. Oltre agli esempi di omissione sopra citati, il tempo accordato per
>inviare una risposta é insufficiente e non c'é una chiara indicazione di
>come le risposte si inseriranno nell'attuale processo decisionale
>dell'Unione. Quest'ultimo punto é particolarmente importante data la natura
>del processo di negoziazione del GATS. Per esempio, il documento della
>richiesta di parere fa riferimento alle 21 richieste che sono state
>presentate al momento in cui la Commissione lo ha preparato. Da allora ne
>sono state ricevute altre 9. In che modo la Commissione intende mettere al
>corrente l'opinione pubblica delle informazioni contenute nelle ultime
>richieste? Fino a quando la Commissione non divulgherà i documenti che
>effettivamente formano l'oggetto dei negoziati, si continuerà a denunciare
>tentativi come questo per quello che sono: esercizi politici che mirano a
>sviare le preoccupazioni sempre crescenti dell'opinione pubblica sul GATS e
>l'insoddisfazione per una gestione antidemocratica e ambigua della politica
>commerciale.
>  I problemi legati a questa consultazione non hanno fatto altro che
>accentuare ulteriormente la necessità di rendere apertamente disponibile
>tutta la documentazione pertinente.
>  A questo scopo, diventa imperativo che le informazioni seguenti siano di
>dominio pubblico:
>a.. Le 109 richieste che l'UE ha presentato agli altri stati membri
>dell'OMC -inoltrate il 4 luglio 2002.
>b.. Le richieste ricevute dall'UE da parte degli altri stati membri
>dell'OMC -che sono state inoltrate il 30 giugno 2002, e che formano la base
>portante della richiesta di parere;
>  c.. Le proposte alle quali sta lavorando Commissione Europea in
>collaborazione con gli altri stati membri dell'Unione;
>  d.. Le offerte finali che l'UE ha presentato in risposta a queste
>richieste - un processo il cui inizio é previsto per la fine di marzo 2003
e
>che continuerà per tutta la durata dei negoziati (che si dovrebbero
>concludere a gennaio2005).
>  » un'azione tanto più necessaria considerando le risposte ricevute da
tutti
>i paesi europei a questa richiesta di parere.
>  Inoltre, le poche informazioni presentate nel documento della Commissione
>non fanno che acuire le preoccupazioni della società civile [mio] poiché
>confermano l'enorme portata dei negoziati sul GATS, che, solo per citarne
>alcuni, toccano settori come l'istruzione, i servizi sociali, i servizi
>culturali, il settore delle trasmissioni radiofoniche e televisive, i
>servizi postali.
>  Poiché la scadenza iniziale per le offerte é prossima, la Commissione non
>dovrebbe prendere posizioni su questioni cruciali come queste senza una
>completa verifica del parlamento e dei cittadini. Adottare una tale
>procedura significherebbe favorire il controllo democratico attraverso
>l'effettiva partecipazione dei cittadini a livello nazionale, aumentare la
>trasparenza verso l'esterno rendendo i documenti sottoposti al negoziato
>accessibili al vaglio dell'opinione pubblica e sviluppare meccanismi
fattivi
>garanti del fatto che i partecipanti al tavolo delle trattative non
>incorporino solo gli interessi delle aziende nelle loro strategie di
>negoziazione. A questo scopo, prima che i negoziati procedano oltre, deve
>esserci una valutazione accurata e indipendente dei negoziati come
>espressamente accordato dal GATS.
>
>AGGIUNGERE NOME
>AGGIUNGERE ORGANIZZAZIONE (SE RILEVANTE)
>AGGIUNGERE PAESE (MOLTO IMPORTANTE!)
>
>
>Per cancellarsi:
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