Il 10
dicembre, in occasione dell'anniversario della Dichiarazione Universale dei
diritti Umani, il Circolo di Rifondazione Comunista e l’Unità di Base dei
Democratici di Sinistra di Montenero di Bisaccia hanno deciso di aderire
all’iniziativa “Pace da tutti i balconi”, che fa parte della campagna nazionale "Fuori
l'Italia dalla guerra" promossa da Emergency, Libera, Rete di Lilliput e Tavola
della Pace.
Per questo dalla sera di lunedì 9 dicembre verranno esposte due “bandiere
della pace” davanti la Camera del Lavoro di Montenero di Bisaccia.
Pur nel rispetto delle varie e diverse sensibilità presenti all’interno
della sinistra montenerese e italiana i segretari delle due forze politiche
hanno pensato di dar vita a questa iniziativa comune per sensibilizzare gli
iscritti e tutta l’opinione pubblica sui gravi drammi che ogni guerra
produce.
E’ dimostrato che in tutti i
conflitti degli ultimi decenni ben il 92% delle vittime sono inermi cittadini
civili. Questo non é un buon motivo per cercare di scongiurare in tutti i modi
qualsiasi guerra? Infatti ultimamente anche autorevoli commentatori italiani,
non per forza ultramassimalisti, come per esempio Vittorio Zucconi in un recente
articolo del 30 novembre su la Repubblica, nutrono pesanti perplessità
sull’efficacia pacificatrice di una “guerra infinita”. Nell’appena citato
articolo Zucconi dopo aver amaramente accertato che la “guerra al terrorismo, 13
mesi dopo le Torri, ha prodotto più terrorismo” rileva che ci sono molti
cittadini di sinistra che pur non essendo “ne falchi da scrivania ne colombe da
corteo…si domandano quale effetto deterrente reale, quale successo pacificatore”
possano avere le azioni di guerra da tanto tempo annunciate. Con la nostra
iniziativa non si vogliono dare risposte inequivocabili ma si vuole solo
lanciare una provocazione: “contro il terrorismo e l’odio sono forse più
efficaci il dialogo e la fratellanza..!?”.
E poi un'altra pacifica provocazione: “non è più utile e bello un
Esercito di Pace impegnato
ad innalzare il livello di protezione civile nel nostro Molise come in Italia?”
e “i milioni di euro necessari per una guerra che comunque provocherebbe distruzione non sono più
utili per ricostruire case già distrutte dalla furia del
terremoto?”
Per tutte queste ragioni
invitiamo tutti i cittadini e le istituzioni, che per diverse ragioni
(politiche, religiose, morali), sono contrarie ad un intervento italiano nella
probabile futura guerra medio-orientale a intraprendere iniziative analoghe (per
informazioni: www.bandieredipace.org). Montenero di Bisaccia, 8 dic.
2002 Arturo Timperio, Segretario del Circolo del
Partito della Rifondazione Comunista Giocondo Busico, membro della Segreteria
dell’Unità di Base dei Democratici di
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