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Comunicato dei Disobbedienti



CON FRANCESCO E CON TUTTI GLI ALTRI COSPIRATORI PER LA DEMOCRAZIA, LA
LOTTA PER LA GIUSTIZIA E LA DIGNITA' CONTINUA, DA CASSINO, A MELFI,
NELLE ZONE TERREMOTATE DEL MOLISE, A COPENHAGEN

IL MOVIMENTO DELLE E DEI DISOBBEDIENTI
AL FIANCO DI FRANCESCO CARUSO
E DI TUTTI/E I/LE "SOVVERSIVI/E" LIBERATI/E OGGI:
DOMANI FRANCESCO SARA' A MELFI CON GLI OPERAI FIAT,
ORA CONTINUA PIU' FORTE LA BATTAGLIA PER I DIRITTI

Il Movimento delle e dei Disobbedienti esulta per la liberazione,
ordinata all'unanimità e fatta eseguire oggi dal Tribunale del Riesame
dei 18 compagni e compagne "sovversivi" incriminati dalla Procura di
Cosenza sulla base di fascicoli dei ROS, del GOS della Criminalpol e di
varie DIGOS degni delle polizie del Ventennio.

Abbracciamo oggi Francesco e idealmente tutte e tutti gli altri fin qui
detenuti. Domani Francesco sarà colle/coi Disobbedienti del Sud a
Melfi, nella protesta unitaria con gli operai Fiat di quello
stabilimento e di Termini Imerese. Siamo fieri e felici di riaverlo con
noi, in una fase straordinaria di incontro con le lotte operaie
cominciata proprio a Termini Imerese, venerdì 29 novembre, in un
appuntamento che Francesco aveva fortemente voluto, prima che la
surreale mossa della Prucura di Cosenza lo privasse della libertà.

Hanno tentato di fermarci, di riportarci indietro, di separarci dal
mare in cui la disobbedienza sociale vive e si moltiplica, il movimento
globale. E' una tendenza di guerra, che come ci ricordano i nostri
fratelli cosentini richiamando le inaccettabili misure di controllo che
ancora subiranno i 42 indagati e come dimostrano l'inaccettabile
richiesta di archiviazione del processo per l'omicidio di Carlo
Giuliani e le decine di processi intentatici in tutt'Italia, rischia di
non essere limitata al contributo della gip Nadia Plastina e del pm
Fiordalisi.

Fin qui non ci sono riusciti, anzi: la giornata di Termini Imerese e
dell'azione disobbediente di restituzione del maltolto dagli Agnelli a
Palazzo Grassi a Venezia, quella della grandiosa manifestazione per la
libertà a Cosenza, quella del corteo nazionale contro i centri-lager
per i migranti a Torino di sabato scorso, quelle di Milano e ancora di
Torino, dove al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori in lotta
dell'Alfa di Arese e della Fiat Mirafiori le/i Disobbedienti hanno
realizzato nuove e importanti azioni, fino al blocco oggi della
stazione torinese del Lingotto con la Fiom Quinta Lega, hanno disegnato
una nuova realtà.
Proprio quella che i poteri volevano esorcizzare e battere nella loro
guerra preventiva: l'incontro della disobbedienza e delle lotte del
lavoro e del non lavoro, contro il neoliberismo e il suo tentativo di
scaricare la crisi sui subordinati.

Domani a Cassino e a Melfi questo incontro attraverserà nuove tappe. E
non si fermerà, perché il truffaldino e schiavistico padronato italiano
deve essere battuto e perché occorre farla finita con questo modello di
sviluppo cieco e fallimentare, che deprime la ricchezza sociale,
devasta l'ambiente e sacrifica i diritti e la stessa dignità del lavoro
e della cittadinanza all'interesse volatile del capitale globale.

Questa battaglia è parte essenziale della generale lotta per i diritti
e la dignità, contro la guerra militare economica e sociale, per la
democrazia e per l'umanità, di cui la disobbedienza sociale è
espressione. Una battaglia che porteremo fin davanti ai potenti europei
riuniti nel vertice di Copenhagen, che raggiungeremo il 13 dicembre
assieme a tutte le sorelle ed a tutti i fratelli disobbedienti
scandinavi ed europei, con una carovana che partirà da Roma il 10 sera
e dal Rivolta di Marghera l'11 mattina e si unirà a quelle dalla Spagna
e dalla Germania, il 19 torneremo in Molise nelle zone colpite dal
terribbile terremoto per una assemblea popolare per decidere insieme
come utilizzare i fondi raccolti a Firenze in occassione del Forum
Sociale Europeo.
In questa lotta marciamo uniti con tutte le differenze del movimento:
la nostra pratica disobbediente vuole con fermezza farla avanzare di
tappa in tappa, ricostruendo l'incontro tra diversi su terreni più
avanzati di liberazione. Questa è stata, è e sarà la nostra scelta di
sperimentazione: siamo noi stessi, crediamo che questo sia il
contributo migliore che possiamo dare al confronto di pratiche e
culture del movimento.

Cambiamo quando ascoltiamo le risposte alle domande che facciamo
camminando nella lotta, non ci faremo cambiare da alcuna intimidazione
dei potenti.

Occorre che lo comprenda anche Alex Zanotelli, che abbiamo sempre
rispettato ma di cui oggi non comprendiamo e non accettiamo lo
stralunato invito alla "autocritica", rivoltoci quando siamo stati
colpiti da una lesione della democrazia e indecifrabile per chiunque
(differentemente da lui e a partire invece dalle tante attiviste e dai
tanti attivisti della Rete Lilliput che abbiamo incontrato su una
strada comune) sia stato a Genova in quel luglio 2001 e poi nel
movimento globale in Italia per tutti il cammino successivo, che sempre
ha individuato e battuto le trappole del potere, combattendone la
violenza.

Noi, intanto, andiamo avanti. E proponiamo a tutto il movimento di
aprire un nuovo, essenziale fronte: quello del cambiamento dal basso
dei meccanismi della giustizia, contro l'attuale sistema inquisitorio,
contro la tendenza alla carcerizzazione della società e contro
l'ulteriore mutazione voluta da Berlusconi con gli interessi di cui è
portatore e con i rischi di scambio del centrosinistra già visti.

Occorre finalmente giungere all'abolizione dei reati d'opinione e degli
articoli del codice fascista. Occorre fermare la logica epidemica del
41 bis e dei "pacchetti" post 11 settembre. Occorre infine e
soprattutto, contro la vergogna d'una classe politica che blandisce
l'opinione pubblica con promesse mai mantenute, conquistare la
liberazione di tante e tanti dalle carceri, sconfiggendo la detenzione
preventiva e le legislazioni proibizioniste e di controllo sociale
repressivo da un lato, e dall'altro guadagnando da subito una vittoria
sulle proposte di amnistia e indulto.

TUTTE E TUTTI LIBERI!

LIBERARE I CORPI, I DESIDERI ED I DIRITTI!

DISOBBEDIRE AL CONTROLLO ED ALLA REPRESSIONE!

SOVVERTIRE L'ORDINE DELLA GUERRA E DELLO SFRUTTAMENTO!

UN MONDO DIVERSO E' POSSIBILE E NECESSARIO!

DEMOCRAZIA!

GIUSTIZIA!

DIGNITA'!