[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

Palestina: Intervento di Fatwa Barghouti a Social Forum Europeo



Intervento di Fatwa Barghouti a Social Forum Europeo

Fatwa Barghouti, attivista per diritti umani in Palestina è la moglie di
Marwan Barghouti, membro del Consiglio Legislativo Palestinese e
Segretario Generale di Al-Fatah in Cisgiordania.

a cura di  infopalestina



Firenze 07.11.2002

Cari amici,

vorrei iniziare ringraziandovi per avermi dato l'opportunità di parlarvi
oggi. A dire la verità, sono orgogliosa di essere qui oggi per portare il
messaggio, non soltanto di mio marito, Marwan Barghouti, attualmente
detenuto nelle prigioni israeliane, ma anche quello di altri 8.000
palestinesi detenuti in varie prigioni israeliane.

Vorrei iniziare condividendo parte della mia realtà. Ogni giorno, il mio
figlio più giovane, Arab, che ha dodici anni,  mi chiede di suo padre. Le
sue domande sono semplici, e nello stesso tempo molto difficili da
rispondere. Una delle più frequenti è: "Quando torna Abui (mio padre)?
Francamente questa è una domanda alla quale io  non posso rispondere, e
spesso mi chiedo come se la cavano le altre 8.000 madri. Il caso di Marwan
Barghouti non è individuale, piuttosto è il caso di 8.000 Palestinesi
prigionieri, ed anche il caso di una intera nazione.

Marwan nacque nel villaggio di Kubar, vicino a Ramallah, nel 1959, durante
il periodo dell'occupazione della Palestina. Come tutti gli altri, fu
entusiasta e patriottico sulla liberazione della sua terra
dall'occupazione. Per questo è stato nelle prigioni israeliane molte volte
e venne espulso per sette anni e mezzo dalla sua terra. Nonostante ciò mio
marito ha il sogno di una Palestina indipendente basata sulla legge, sulla
democrazia e sull'istruzione. E, quando questa opportunità si presentò,
l'afferrò con entrambe le mani.

Quando iniziò il processo di pace, il sentimento generale era quello del
compromesso, e Marwan usava dire che anche se le condizioni erano dure da
accettare, stavamo costruendo il futuro dei bambini di Palestina. Israele
ci ha fatto pagare un prezzo davvero alto, ma Marwan accettò la sfida della
pace ed invitò i suoi compagni  palestinesi a dare una possibilità alla
pace. Non solo, ha anche partecipato, personalmente, al dialogo tra
palestinesi ed israeliani. Nonostante ciò mancava un partner per la pace e
questo ha portato alla rivolta, che noi chiamiamo INTIFADA.

La brutale reazione israeliana alla presente Intifada ha portato
all'uccisione di più di duemila Palestinesi, di cui, approssimativamente,
l'85% sono civili. Inoltre decine di migliaia di palestinesi sono stati
feriti. Questi palestinesi sono stati uccisi ai check points che dividono
la nostra terra. Essi sono stati uccisi da brutali incursioni nelle nostre
città e villaggi da pesanti carri armati e da bombardamenti di apaches e di
F16.

Lo scopo dell'attuale Intifada è di stabilire la libertà e l'indipendenza
del popolo palestinese i cui diritti umani sono stati violati
sistematicamente giornalmente. I checkpoints israeliani eretti tra le città
palestinesi sono lì per umiliare il popolo palestinese. I soldati
israeliani che controllano questi chechpoints sono maestri di umiliazioni
indiscriminate. Uomini anziani e malati, bambini e donne incinte devono
sottoporsi alle loro così dette procedure di sicurezza. Così molte madri
palestinesi hanno dovuto partorire ai check points, ed una gran parte di
esse sono morte o hanno perso i loro neonati. Ciò che Israele sta cercando
di fare è di spingere il popolo palestinese sull'orlo. Il 70% dei
palestinesi vive ora al di sotto della soglia di povertà, ed una simile
percentuale sono disoccupati. Perciò i palestinesi stanno perdendo la
speranza per un futuro di pace.

Nel mezzo di tutta questa sofferenza, Marwan Barghouthi, un membro eletto
del Consiglio Legislativo Palestinese e Segretario Generale di Fatah in
Cisgiordania fu rapito dalle zone autogovernate palestinesi. Arrestando
Marwan e processandolo è una tremenda violazione delle leggi
internazionali, delle convenzioni e delle norme.

Primo, Marwan fu rapito ed arrestato da una zona considerata dagli accordi
di Oslo essere una zona autogestita. Secondo, Israele ha trasferito Marwan
nei suoi territori, e ciò è una violazione della quarta Convenzione di
Ginevra. Terzo e più importante, Israele sta mettendo Marwan Barghouthi
sotto processo in un tribunale che non ha la giurisdizione di condannare i
rappresentanti, i parlamentari ed i combattenti per la pace del popolo
palestinese.

Marwan ha sofferto 100 giorni successivi di interrogatori intensi e di
torture impietose da parte dei suoi carcerieri israeliani. Durante gli
interrogatori, hanno usato vari mezzi di crudeltà fisici e psicologici. Lo
hanno privato del sonno e gli hanno inflitto un tipo di tortura chiamato
SHABEH. Ciò vuol dire che è stato costretto a sedere su una sedia bassa con
le mani dietro la schiena per lunghe ore. Nonostante ciò, il messaggio di
Marwan per voi e che egli è ancora paziente, tranquillo e rifiuta ancora
l'occupazione. Si rifiuta di cooperare, nega la legittimità dei tribunali
israeliani e continua a dire che egli è un combattente per la libertà un
uomo di pace e di giustizia  per tutti i popoli e nazioni. Vi dice che
continuerà a lottare per la libertà della sua nazione e spera che un giorno
questi popoli abiteranno in pace l'uno con l'altro.

Nella sua apparizione in un tribunale israeliano, Marwan ha alzato entrambe
le mani legate con catene di ferro ed ha riepilogato la sua scelta politica
dicendo che non c'è altra soluzione, ma per la costruzione di uno stato
palestinese, a fianco di quello israeliano e che Israele non avrà pace e
sicurezza finché non ne avrà il popolo palestinese. I tribunali israeliani
sono un'altra faccia dell'occupazione. Potete immaginare che i tribunali di
una potenza occupante siano giusti ed equi verso il popolo che essi
condannano? Come può essere giusta questa occupazione che uccide, rovina,
ed umilia il nostro popolo? Può mai un'occupazione essere giusta ed equa?
Perciò, miei cari amici, abbiamo deciso di rifiutare questo processo a
Marwan Barghouthi poichè rappresenta un processo a tutto il popolo
palestinese. Israele sta cercando di attaccare la legittima resistenza
all'occupazione definendola terrorismo.

Infine, vi chiedo in nome di tutto il libero genere umano, di alzare le
vostre voci contro l'occupazione israeliana e di chiederne la fine. Mi
rivolgo a voi perché siate solidali con il popolo palestinese che vuole
vivere in pace ed in sicurezza che gli è stata negata per 54 anni.

Mi rivolgo a voi perché lavoriate con alla costruzione di una nazione che
sia orgogliosa della sua civiltà, del raggiungimento delle sue risorse
umane ed intellettuali.

Vi chiedo di stare dalla parte dei miei bambini e mia per fare pressione
sull'autorità israeliana affinché ci permetta di fare visita a Marwan - non
ci è stato permesso di farlo da quando è stato arrestato. Vi ringrazio
della solidarietà con i gruppi che erano presenti al primo processo di
Marwan, e mi rivolgo a voi, e a tutti gli europei di cercare di essere
presenti al prossimo processo, che ci sarà nelle prossime settimane. Vi
prego di essere lì per Marwan.

Il mio ultimo messaggio è di speranza. Spero di vedervi presto in
Palestina. In una Palestina in cui tutti noi siamo liberi, in cui le
prigioni saranno svuotate dai loro prigionieri politici ed in cui i mariti,
le mogli, i figli, le figlie saranno uniti alle loro famiglie.

GRAZIE

Fatwa Barghouti

A cura di infopalestina