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COSinrete



 

Il Centro di Orientamento Sociale fondato da Aldo Capitini nel 1944 offre uno spazio aperto per la riflessione sulle proposte capitiniane del liberalsocialismo, del controllo dal basso e della nonviolenza attiva per costruire una società aperta al potere di tutti, una religione aperta, una educazione aperta.


NONVIOLENZA ATTIVA E DIFESA DELLA PACE

POLENTA E OSEI


"Sull'Aspromonte i banditi anni fa compivano le loro scorribande rimanendo impuniti, protetti dalla fitta vegetazione e dal silenzio.
Sui monti della Val Trompia, della Val Sabbia e nelle vallate bresciane i bracconieri oggi più che mai dettano legge.
Non fanno prigionieri, non riscuotono taglie per la liberazione dei loro ostaggi: seminano migliaia di silenziose trappole ad arco che condannano i pettirossi (ma anche scriccioli, usignoli, capinere, passere) a una lunga e straziante agonia, a testa all'ingiù, con le zampe maciullate dai lacci.
Da anni si cerca di fermare questa "strage degli innocenti" che vede coinvolti migliaia di insettivori, ma la battaglia è ad armi impari.
L'ultima prova domenica scorsa: una pattuglia di guardie venatorie volontarie del Wwf e della Lipu in servizio antibracconaggio in Val Trompia è stata aggredita con una spranga di ferro da un bracconiere, che poche ore prima aveva posto gli archetti rimossi dalle guardie…"

Emilio Nessi nel "Corriere della Sera" del 26 settembre 2002 ci ricorda questa triste realtà che una volta poteva essere giustificata dalla miseria.
Oggi nel ricco nordest padano, territorio di fedeli cattolici e ferventi leghisti, gli euro procurati dalla strage dei pettirossi serviranno per cambiare il modello della macchina.

"…Gli uccelli catturati con gli archetti e le reti (il 70% sono pettirossi) sono venduti a poco più di un euro con le piume e a 1,55 se spennati.
I principali "clienti" dei bracconieri sono alcuni ristoranti e trattorie.
La "Polenta e osei" è un piatto molto richiesto: si può servire con quaglie e uccellagione cacciabile, ma è proibito e diventa quasi un piatto "carbonaro" con i pettirossi.
Per dieci archetti rimossi, altri cento vengono risistemati dai bracconieri.
Per dieci pettirossi salvati, mille muoiono in modo atroce.
Che fare? La Lipu invoca il rispetto della legge e l'intervento del prefetto e del questore di Brescia per potenziare la vigilanza sul territorio.
E intanto, niente è ancora stato fatto contro le aziende che producono illegalmente le trappole ad arco."

" Il bambino guarda che risposta gli diamo, ci domanda se ha ragione con i suoi sentimenti di apertura, di unità, di vicinanza con tutti gli esseri viventi: gli adulti non gli rispondono nemmeno e, per es., a quelle aperture ai viventi rispondono educando alla caccia, alla distruzione.
Il bambino impara subito; non ha trovato conferme ma correzioni, segno che si sbagliava, che bisogna invece vedere le cose diversamente, regolarsi come gli adulti."
(Aldo Capitini, EDUCAZIONE APERTA vol. II, pag.112)