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APPELLO CGIL PER 185/90
Ho il pacere di inviarvi l'appello firmato dalla Cgil veneta e veneziana
contro le modifiche della 185 del 90, siamo le prime strutture che si
attivano ufficialmente per la causa, vi invito a firmare l'appello
formulato nel sito web di VITA perchè la battaglia si è spostata al Senato.
grazie
Margherita Grigolato dip.politiche sociali cgil venezia
CGIL e Legge 185: Appello sul commercio delle armi
di Redazione (redazione@vita.it)
03/07/2002 http://web.vita.it
Cgil Veneta e veneziana lanciano un appello al sindacato perché faccia di
più per la difesa della Legge 185 La Segreteria Metropolitana Cgil Venezia
e La Segreteria CGIL del Veneto
Visto che
il Parlamento italiano sta discutendo un disegno di legge d'iniziativa
governativa (Atto Camera 1927) in materia di industria della difesa;
il progetto prevede la ratifica dell'accordo quadro sottoscritto
dall'Italia e da altri cinque Paesi europei il 27 luglio 2000 per
"facilitare la ristrutturazione e le attività dell'industria europea per la
difesa" ed è stato già licenziato dalla Camera dei Deputati in data 26
giugno 2002;
tale accordo imporrebbe il "tempestivo adeguamento della nostra normativa"
e, infatti, 10 dei 14 articoli che compongono il testo proposto sono volti
a modificare la legge n. 185 del 1990 che disciplina attualmente
l'import-export di armi nel nostro Paese;
la novità più rilevante è costituita dall'introduzione di un nuovo tipo di
autorizzazione per il commercio delle armi, la "licenza globale di
progetto", riferita ai programmi intergovernativi o industriali congiunti
ai quali le imprese partecipano e ai quali non si applicheranno più le
norme sulle trattative contrattuali, rendendo meno trasparenti e
controllabili tutte le operazioni;
le norme sulle attività bancarie relative a questo nuovo tipo di "licenza
globale" verranno modificate, non essendo più notificate al Ministero del
Tesoro e da questo autorizzate, e non comparendo più nello specifico
capitolo dell'annuale Relazione al Parlamento;
in nome della "razionalizzazione", della "competitività" e della "identità
europea" verrà stravolta una legge ritenuta da tutti "severa e rigorosa",
che ha fatto del nostro Paese uno dei più avanzati al mondo per aver
provveduto a regolare il commercio delle armi nel rispetto dei diritti
umani, della promozione della pace e della trasparenza (ricordiamo che
quella legge fu ottenuta grazie all'impegno tenace della Campagna "Contro i
mercanti di morte" promossa da ACLI, MLAL Mani Tese, Missione Oggi, Pax
Christi);
anche il riferimento al "Codice di condotta dell'Unione Europea per le
esportazioni di armi" (che non è assolutamente vincolante) costringerebbe
l'Italia a rinunciare alla propria normativa nazionale che in questo
verrebbe peggiorata;
considerato inoltre che
l'eventuale approvazione del ddl 1927 determinerebbe un pericoloso
allentamento dei controlli e delle procedure a garanzia della trasparenza
della vendita di armi proprio in un momento in cui forte è l'esigenza di
combattere i rischi legati al terrorismo internazionale e a ricercare le
strade del dialogo tra i popoli
chiede
ai membri del Parlamento di votare contro questo disegno di legge che
costituisce un pericoloso passo indietro per la pace e la giustizia;
invita
i Parlamentari eletti nei collegi del Veneto ad attivarsi affinché l'Italia
si faccia promotrice, a livello internazionale, di un'iniziativa volta a
una maggiore severità nel controllo del commercio di armi e ad un maggiore
impegno nella prevenzione dei conflitti.
Mestre Venezia, 25 giugno 2002
Info:
sito della <http://www.cgil.it/venezia/> - CGIL Venezia
sito della <http://www.cgil.it/veneto/> - CGIL Veneto
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