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Non sarò complice di Sergio Yahni



5 aprile 2002

Non sarò complice

Sergio Yahni

Questa è la lettera che Sergio Yahni, co-direttore dell'Alternative
information center, ha scritto al ministro della difesa israeliano dopo
essere stato condannato a 28 giorni di prigione per essersi rifiutato di
prestare servizio nelle unità della riserva, richiamate nelle ultime
settimane per l'attacco ai territori palestinesi.

Al Ministro della Difesa Ben Eliezer

Un ufficiale ai suoi ordini mi ha inflitto oggi 28 giorni di prigione
militare per il mio rifiuto a prestare il servizio di riserva obbligatorio.
Io non mi rifiuto di servire solo nei Territori Occupati Palestinesi, come
ho fatto negli ultimi quindici anni, ma io rifiuto di servire nell'esercito
israeliano in ogni forma.

Fin dal 29 settembre del 2000 l'esercito israeliano ha condotto una "sporca
guerra" contro l'Autorità Palestinese. Questa guerra sporca include
esecuzioni extragiudiziali, omicidi di donne e bambini, distruzione delle
infrastrutture economiche e sociali della popolazione palestinese,
l'incendio di terreni agricoli, lo sradicamento sistematico degli alberi.
Voi avete seminato terrore e disperazione, ma non siete riusciti a
raggiungere il vostro obiettivo fondamentale: il popolo palestinese non ha
rinunciato ai propri sogni di sovranità e indipendenza. Nè tantomeno avete
dato sicurezza al vostro stesso popolo, malgrado tutta la violenza
distruttiva dell'esercito, del quale lei è responsabile.

Alla luce del vostro grande fallimento, noi siamo ora testimoni di un
dibattito intellettuale tra Israeliani della peggiore specie: una
discussione circa la possibile deportazione e l'omicidio di massa dei
Palestinesi.Il fallito tentativo dei leaders del Partito Laburista di
imporre un accordo al popolo Palestinese ci ha trascinato in una "sporca
guerra" per la quale i Palestinesi e gli Israeliani stanno pagando con la
loro vita. La violenza razzista dei servizi di sicurezza israeliani, che
non vede persone, ma solo "terroristi" ha aggravato il circolo vizioso
della violenza per entrambi, Palestinesi e Israeliani.

Anche gli israeliani sono vittime in questa guerra. Sono vittime della
scellerata ed errata aggressione dell'esercito di cui lei è il
responsabile. Anche quando lei ha intrapreso i più terribili attacchi
contro il popolo palestinese, non ha compiuto il suo dovere: dare sicurezza
ai cittadini Israeliani. I Tanks a Ramallah non hanno potuto fermare la sua
più mostruosa creazione: la disperazione che esplode nei caffè. Lei, e gli
ufficiali militari ai suoi ordini, avete creato degli esseri umani la cui
umanità sparisce nella disperazione e nell'umiliazione. Voi avete creato
questa disperazione e voi non potete fermarla.Mi è chiaro che lei ha
rischiato tutto nella sua vita solo perché continui la costruzione illegale
e immorale degli insediamenti, per Gush Etzion, Efrat e Kedumim: per il
cancro che consuma il corpo sociale israeliano. Negli ultimi 35 anni gli
insediamenti hanno trasformato la società israeliana in una zona
pericolosa. Lo stato israeliano ha seminato disperazione e morte tra gli
israeliani e i palestinesi.

Per questo io non voglio servire nel suo esercito. Il suo esercito, che
chiama se stesso "Israeli Defence Force" (Forza di Difesa di Israele) non
e' niente di piu' che il braccio armato del movimento delle colonie. Questo
esercito non esiste per dare sicurezza ai cittadini israeliani, esiste per
garantire che continui il furto della terra Palestinese. Come Giudeo io mi
ribello ai crimini che questa milizia commette contro il popolo
Palestinese.E' mio dovere, come Ebreo e come essere umano, rifiutarmi nel
modo più categorico di avere un ruolo in quest'esercito. Come figlio di
persone vittime dell'olocausto e della distruzione, non posso avere un
ruolo nella vostra politica insana.
Come essere umano e' mio dovere rifiutarmi di partecipare a qualsiasi
istituzione che commette crimini contro l'umanità.

Sinceramente suo,Sergio Yahni