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Re: Il caso del sottomarino nucleare britannico a Malta
Davide Bertok wrote:
> On 4 Jan 2002 at 17:07, Paola Lucchesi wrote:
>
>
>>(a proposito, che lingua si parla a Malta, oltre all'inglese?)
>>
>
> Il ....maltese! Che poi non è altro che una lingua neolatina con influenze
> arabe (se non erro).
> Però è anche ben compreso l'italiano (Mamma RAI si riceve da
> decenni, stesso effetto dell'Albania insomma, con la differenza che in
> questo caso l'italiano somiglia di più alla lingua locale).
>
> Ciao,
> davide
>
Non e' esatto. Il maltese e' una lingua semitica, imparentata percio'
con l'arabo e con l'ebraico, che ha subito diverse dominazioni e
influenze che ne hanno modificato pesantemente soprattutto il lessico
(la "struttura grammaticale" rimane affine a quella dell'arabo).
Oltre che da parte dell'inglese, le influenze maggiori provengono
dall'italiano, da qualche decennio a questa parte anche grazie alle
televisioni (in particolare, ahinoi, quelle di Berlusconi), ma prima
soprattutto per gli scambi commerciali con la Sicilia: non per niente la
fonetica di molti prestiti e' decisamente "sicula" ppiu' che "italiana"
(da un manuale traggo un paio di esempi: bonasira = good evening;
jiddispiacini = I'm sorry...). Date un'occhiata a un brano del messaggio
originale trasmesso da Paola Lucchesi:
Ralph Cassar Segretarju Internazzjonali taí l-AD kompla jghid "Hruq fuq
bastiment li jaghmel uzu min energija nuklejari jew li hu armat bíarmi
nuklejari jwassal ghall-kontaminazzjoni radjuattiva.Il-konsegwenzi taí
dan fuq Malta u l-poplu Malti jkunu jfissru t-tmiem taí arthom,
tal-kultura taghhom u ta' l-esistenza bhala nazzjon."
Lingua curiosa, no?
Ciao.
Agostino Regnicoli
regnicoli@libero.it