[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

14/12 Bergamo: Dalla guerra non nasce giustizia



Donatella Esposti  (Associazione per il Rinnovamento della Sinistra)
propone di adottare il seguente documento come materiale comune a tutte le
"Piazze per la pace".

Si potrebbe ipotizzare di fotocopiarlo sul  retro dei materiali di ogni
piazza in modo da mantenere evidente le sfaccettature delle proposte oppure
di averlo tutti sui propri tavoli.
Naturalmente è una scelta che va fatta dai singoli, dalle realtà aderenti e
dalle "piazze per la pace".

Domani, Venerdì 14 dicembre 2001 ore 12 presso l'Arci di Via Quarenghi 43
ci sarà la conferenza stampa di presentazione delle iniziative di domenica
16.
Se arriveranno delle adesioni a questo documento, entro domattina ore 10,
verrà data testimonianza anche di questo.

Vi invitiamo, quindi a risponderci via mail in tempi strettissimi.

Scusate la fretta...
grazie,
Luisa



Dalla guerra non nasce giustizia

Ogni vittima è una parte di noi che muore. Ogni vita strappata all'odio
della guerra è il nostro futuro che sorge. Siamo uomini e donne che hanno
un sogno in comune: un mondo più giusto.
Questa necessità per l'umanità si allontana ogni volta che la comunità
internazionale si illude di risolvere i problemi di pace e di sicurezza
mettendo in campo la guerra e gli armamenti.
La metà dei soldi usati per questo primo mese di guerra sull'Afghanistan
avrebbero consentito a 20 milioni di esseri umani di quel paese di vivere
in prosperità e ricchezza per tutto il resto della loro vita. Con il 3 per
cento dei fondi destinati alla militarizzazione dei soli e delle stelle, il
cosiddetto scudo spaziale, potremmo dare acqua potabile a chi oggi vede
preclusa questa vitale possibilità. La guerra non è solo ciò che distrugge
od uccide con le armi: è tanta intelligenza, tanta cultura scientifica,
tante risorse finanziarie bruciate per la morte anziché per la vita. Il
terrorismo è nostro nemico. Solo la pace può sconfiggerlo.
Il terrorismo è nostro nemico. Esso si annida e si nutre nelle tante aree
di sofferenza prodotte da un sistema ingiusto. Esso è protetto nei paradisi
fiscali, nel riciclaggio di denaro sporco, dai trafficanti di armi, dai
rialzi e dai crolli delle borse. Esso si è istruito nelle principali scuole
militari dei paesi che contano, ha imparato a colpire con ferocia nelle
tante guerre per procura combattute per impedire la libertà e la dignità
dei popoli.
Esso non teme la guerra; che ne è il brodo di coltura. Teme l'edificazione
di un sistema di pace, dove la ricchezza del mondo sia distribuita più
equamente, dove la convivenza sia non solo possibile ma divenga l'essenza
stessa della comunità umana. All'orrore dell'11 settembre non si può
rispondere con la sospensione dei diritti civili, con la restrizione delle
libertà democratiche, con la riabilitazione della tortura e l'istituzione
di tribunali speciali senza diritto di difesa. La democrazia che snatura se
stessa per combattere i propri nemici, finisce per negare se stessa.
Fermiamo la fabbrica dell'odio, mobilitiamoci per la pace. Talebani ed
Alleanza del Nord, il rischio di cadere dalla padella alla brace è
altissimo. In mezzo vi è un popolo di profughi che viaggia senza meta, tra
campi pieni di mine e bande di armati e di sciacalli.
È a loro, che hanno conosciuto venticinque anni di guerra, che va il nostro
pensiero. È alle donne afghane, sepolte nel burqa e dall'oscurantismo, alle
donne afghane che resistono e si battono per la pace, i diritti, la
democrazia che va il nostro sostegno e solidarietà. E' alle organizzazioni
umanitarie, alle Ong, ai tanti e alle tante che in condizioni difficili
difendono la dignità dell'umanità che va tutto il nostro appoggio.
Di loro c'è bisogno. Non di portaerei, truppe e di altre armi. Contro ogni
guerra di civiltà, difendiamo il valore della convivenza, i diritti dei
migranti e dei rifugiati, battiamoci perché le nostre comunità siano
accoglienti e libere da ogni forma di razzismo. Perché il frutto della pace
sarà la giustizia. Quello della guerra, ancora altra guerra.
Mobilitiamoci per la pace.

Alex Zanotelli, Pietro Ingrao, Vittorio Agnoletto, Fulvia Bandoli, Riccardo
Barenghi, Tom Benetollo, Marco Bersani, Fausto Bertinotti, Luigi Bettazzi,
Luca Casarini, Luigi Ciotti, Alessandro Curzi, Tonio Dell'olio, Nicoletta
Dentico, Domenico Gallo, Maurizio Gubbiotti, Fabio Lucchesi, Francesco
Martone, Giulio Marcon, Alessandra Mecozzi, Luisa Morgantini, Giorgio
Nebbia,Sabina Siniscalchi, Pierluigi Sullo.
Per informazioni e adesioni: tel. 0685355081, e-mail: icsuffroma@tin.it