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14/11 Genova: ora in silenzio per la pace



Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti
Agli organi di informazione - con preghiera di diffusione

Dopo la manifestazione di sabato scorso a Roma, che ha visto la
partecipazione di decine di migliaia di persone da tutta Italia, ed è stata
sostenuta da numerose iniziative diffuse sul territorio, anche mercoledì
prossimo, 14 novembre, sosteremo in in silenzio sui gradini del palazzo
Ducale di Genova dalle 18 alle 19.
Affidiamo alle riflessioni di P. Alex Zanotelli, che riprendiamo da un
articolo del Manifesto, di illustrare le nostre argomentazioni:


«L'orrore di quel voto sporco»
di Alex Zanotelli*
Dalla lontana Nairobi, apprendo con profondo orrore che anche l'Italia
ufficialmente entra in guerra. Con un voto scellerato del Parlamento, il
tanto decantato tricolore si renderà complice e autore di morti di migliaia
di civili, di assurde stragi, di bombardamenti su città, villaggi, su
popolazioni inermi, ridotte alla fame da condizioni di vita disperate. Un
voto di una gravità inaudita quello del nostro Parlamento, che colloca
l'Italia in una pagina nera della storia del mondo, una pagina listata a
lutto e datata mercoledì 7 novembre 2001. A lungo porteremo con noi le
conseguenze tragiche di quel voto, perché con quel sì alla guerra, non
soltanto avalliamo decisioni politiche partorite dall'Impero, ma perdiamo
anche una grande occasione: quella di dire no agli orrori, quella di dare
finalmente a questo Paese dignità e spessore in un momento così
fondamentale per le relazioni internazionali.
....
Mercoledì 7 novembre, l'Italia che ha detto sì alle bombe, nello stesso
tempo ha calpestato la propria Costituzione, quella che all'articolo 11
dice testualmente: «L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa
alla libertà degli altri popoli....». Possibile che la gravità di questa
cosa lasci indifferente il Presidente della Repubblica, che della
Costituzione deve farsi garante? Mi giungono notizie di appelli alle
famiglie italiane perché tengano un tricolore in casa: ma a queste
famiglie, viene detto che quel tricolore da oggi è macchiato di sangue?
Ci vogliono far credere che quella votata mercoledì sia una guerra
necessaria, contro il terrorismo, uno strumento indispensabile per ridare
all'Italia quel ruolo che le competerebbe a livello internazionale. Mai
ascoltate tante falsità in una sola volta. Guerra necessaria è un binomio
creato ad arte da chi pensa soltanto ai propri spudorati interessi, da chi
non conosce le vie del dialogo e della pace, da chi non ha nessuna
considerazione della vita umana. Ogni guerra fa stragi di civili e così
sarà anche in questo caso. Lo sa il presidente Ciampi? Guerra al terrorismo
è concetto altrettanto falso, perché altrimenti dovremmo combattere tutti i
terrorismi, tutte le ingiustizie, tutte le stragi. Ma così non è. Che cosa
dovremmo pensare, allora, di chi uccide 30-40 milioni di persone ogni anno?
E' il numero dei morti "dimenticati", morti di fame, di malattie, morti in
conflitti regionali dei quali nessuno parla, bambini morti per sfruttamento
sul lavoro, per schavitù: il ricco occidente non può dirsi estraneo a
queste tragedie.

*Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano, è stato a lungo direttore
dell'autorevole mensile "Nigrizia".
Vive a Korogocho, bidonville alla periferia di Nairobi, dove ha promosso
una cooperativa di 200 persone che vivono riciclando i rifiuti recuperati
nella locale discarica.
La baracca dove vive è del tutto simile a quella dove vivono gli altri
abitanti della bisdonville, priva di acqua corrente e di corrente elettrica