[Pace] Aumenta la protesta in Ucraina: attentati ai centri di reclutamento e ai pulmini militari per sottrarsi alla leva



Gli attacchi contro i centri di arruolamento in Ucraina - Il Post

Tra il 1° e il 5 febbraio in Ucraina ci sono stati quattro attacchi contro centri di reclutamento militare, che hanno causato complessivamente tre morti e undici feriti. La frequenza degli attacchi ha creato allarme nelle autorità ucraine, e i servizi segreti ritengono che potrebbero far parte di un’operazione coordinata dalla Russia. Questo sta complicando ulteriormente le operazioni di reclutamento, che da tempo sono al centro di polemiche interne in Ucraina.

L’ultimo attentato è avvenuto lo scorso mercoledì a Kamianets-Podilskyi, nell’ovest dell’Ucraina. Una bomba è esplosa vicino agli uffici di arruolamento, conosciuti nel paese con la sigla TCC (Uffici di reclutamento territoriale).

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Secondo le informazioni fornite in un webinar da Andrea Gaiani, direttore di Analisi Difesa, sarebbero ben 350 i pulmini dei reclutatori ucraini andati in fiamme e la ragione per cui l'età di arruolamento non viene abbassata da Zelensky sarebbe collegabile a una possibile ondata di violenza per sottrarsi alla leva.