[Pace] L'umanità è a un bivio: Usa e Gran Bretagna stanno decidendo sul lancio di missili verso il territorio russo dall'Ucraina



In queste ore l'umanità è a un bivio

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Gli Stati Uniti e alcuni paesi alleati, come il Regno Unito e la Francia, stanno valutando la possibilità di consentire all’#Ucraina di bombardare con missili occidentali obiettivi militari in profondità all’interno del territorio russo. Finora i governi occidentali hanno impedito all’Ucraina di farlo per timore di eventuali ritorsioni da parte della Russia, ma le cose stanno cambiando. Martedì il presidente americano Joe Biden, parlando con i giornalisti, ha detto che la sua amministrazione sta «lavorando proprio adesso» alla possibilità di concedere all’Ucraina di colpire la Russia in profondità, e vari media britannici hanno scritto che il governo del primo ministro Keir Starmer avrebbe privatamente già deciso di consentire all’Ucraina di usare in Russia i propri missili “Storm Shadow”, ma che sta aspettando l’approvazione definitiva degli Stati Uniti prima di fare un annuncio ufficiale.

Permettere all’Ucraina di bombardare territori russi molto distanti dal confine potrebbe avere conseguenze notevoli sulla guerra, anche se probabilmente non decisive.


Fonte: IL POST

Che dire?
Possiamo rimanere in silenzio?

Di fronte a questo scenario, è fondamentale una riflessione strategica approfondita e responsabile da parte dei leader occidentali. L'idea di colpire la Russia con missili lanciati dall'Ucraina potrebbe sembrare, a prima vista, una dimostrazione di forza ma le potenziali ritorsioni sull’Ucraina sarebbero terribili. Le armi fin qui presentate come la salvezza per la popolazione produrrebbero uno scambio di azioni e ritorsioni che tutto produrrebbero tranne la protezione delle popolazioni. Cade definitivamente ogni ragionevole giustificazione della “guerra giusta” ed emergerebbe la sua illusorietà.

L'escalation del conflitto potrebbe non solo distruggere ulteriormente l'Ucraina, ma anche destabilizzare ulteriormente l'Europa e il mondo intero, aumentando il rischio di un confronto nucleare. Invece di cercare una vittoria militare a tutti i costi, sarebbe più saggio e responsabile perseguire con maggiore convinzione la via diplomatica, cercando di costruire un quadro di sicurezza collettiva che garantisca la pace e la stabilità a lungo termine.

Il momento è cruciale: l'umanità è a un bivio. Le scelte compiute oggi determineranno il futuro di intere generazioni. Occorre evitare di imboccare un sentiero che potrebbe portarci verso l'irreparabile.

Alessandro Marescotti
Presidente PeaceLink