[Pace] Papa Francesco scompagina ogni opportunismo politico e lancia un appello accorato a fermare il massacro in Ucraina



Ci voleva il Papa per rompere il tetto di cristallo delle miserabili élite politiche europee, che hanno nascosto sotto la sabbia la parola negoziato e hanno cancellato persino il dubbio che la politica dovesse spendersi per la pace, invece di alimentare la guerra e impiantare nuovi cimiteri. La dichiarazione di Papa Francesco è coraggiosa: “È più forte chi pensa al popolo, chi ha il coraggio della bandiera bianca”, e “quando vedi che sei sconfitto, che le cose non vanno, occorre avere il coraggio di negoziare. Hai vergogna, ma con quante morti finirà?”.

Papa Francesco scompagina ogni opportunismo politico e lancia un appello accorato a fermare il massacro in Ucraina, invitando apertamente Kiev ad accettare un compromesso per la fine delle ostilità. “Oggi si può negoziare con l’aiuto delle potenze internazionali. La parola negoziare è coraggiosa”, ha detto il Pontefice nell’intervista alla Radiotelevisione svizzera. Per fermare i morti serve “negoziare in tempo, cercare qualche Paese che faccia da mediatore. Nella guerra in Ucraina ce ne sono tanti, la Turchia si è offerta, e altri. Non abbiate vergogna di negoziare prima che la cosa sia peggiore”. 

Ebbene, proprio la parola “negoziato” è la bestia nera delle Cancellerie dei Paesi europei e dei vertici dell’Unione europea, ispirati dal medesimo fondamentalismo politico della Nato. La pretesa di pervenire alla pace attraverso la “vittoria” sulla Russia, frutto del fondamentalismo della ragione politica occidentale, sta dimostrando tutta la sua tragica e dolorosa impotenza. 

Dopo il fallimento della controffensiva ucraina, annegata in un mare di sangue, nessuna resipiscenza è maturata nelle principali forze politiche, nei vertici istituzionali e negli organi dell’Unione europea.

Domenico Gallo (sul Fatto Quotidiano)

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