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[Pace] USA offre a Russia 20% del territorio ucraino per porre fine alla guerra. Arrivano le smentite ma rimane il problema di come e quando terminerà lo scontro armato
- Subject: [Pace] USA offre a Russia 20% del territorio ucraino per porre fine alla guerra. Arrivano le smentite ma rimane il problema di come e quando terminerà lo scontro armato
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.org>
- Date: Fri, 3 Feb 2023 18:11:51 +0100
Media, Biden ha offerto 20% Ucraina a Putin per terminare guerra
Il direttore della Cia William Burns avrebbe offerto al presidente russo Vladimir Putin il 20% del territorio ucraino per porre fine alla guerra nell'ambito di un piano di pace elaborato per conto del presidente Joe Biden. Lo scrive Newsweek, citando il quotidiano svizzero-tedesco Nzz. Burns avrebbe presentato il piano a metà gennaio, secondo politici tedeschi di alto rango citati come fonte. Sia Kiev che Mosca avrebbero respinto la proposta. La porzione offerta a Mosca era approssimativamente della dimensione della regione orientale del Donbass. Kiev ha rifiutato "perché non è disposta a dividere il proprio territorio" mentre i funzionari russi hanno affermato che "a lungo termine vinceranno comunque la guerra", ha riferito NZZ.
Il direttore della Cia William Burns avrebbe offerto al presidente russo Vladimir Putin il 20% del territorio ucraino per porre fine alla guerra nell'ambito di un piano di pace elaborato per conto del presidente Joe Biden. Lo scrive Newsweek, citando il quotidiano svizzero-tedesco Nzz. Burns avrebbe presentato il piano a metà gennaio, secondo politici tedeschi di alto rango citati come fonte. Sia Kiev che Mosca avrebbero respinto la proposta. La porzione offerta a Mosca era approssimativamente della dimensione della regione orientale del Donbass. Kiev ha rifiutato "perché non è disposta a dividere il proprio territorio" mentre i funzionari russi hanno affermato che "a lungo termine vinceranno comunque la guerra", ha riferito NZZ.
Fonte: TGCOM24
Il viceportavoce del Consiglio di sicurezza nazionale USA Sean Davitt ha dichiarato al settimanale che la notizia "non è accurata" e che la Cia direbbe lo stesso.
Fonte: Rainews
La rivista Foreign Policy ha raccolto il parere di diversi esperti per provare a dipingere un quadro un po' più chiaro. "La guerra non finirà presto. Quando finirà, molto probabilmente si concluderà con un accordo di cessate il fuoco che lascerà irrisolte questioni fondamentali", sostiene Dan Altman, Assistant Professor di Scienze politiche alla Georgia State University. A suo avviso "è improbabile che l'Ucraina accetti formalmente la sovranità russa su qualsiasi territorio e che la Russia rinunci al territorio ancora in mano alle sue forze", e in questo senso "è fondamentale che la pace non richieda una soluzione territoriale permanente". Il professore ha fatto alcuni esempi. "L'India e il Pakistan hanno iniziato e concluso diverse guerre per il Kashmir - anche stabilendo una linea di cessate il fuoco come confine de facto - senza risolvere la questione", e allo stesso modo addirittura "la Russia e il Giappone devono ancora risolvere formalmente il loro confine che risale alla Seconda Guerra Mondiale".
La contesa di un territorio può insomma essere trasformata in una questione permanente che se da una parte pone fine agli scontri armati, dall'altra non raggiunge una soluzione definitiva. Una situazione del genere è in corso ad esempio a Cipro, dove l'invasione del nord dell'isola da parte della Turchia del 1974 sì è conclusa con un cessate il fuoco, ma da allora Nicosia non ha mai riconosciuto il nuovo Stato autoproclamatosi anche se il conflitto armato è finito. In maniera simile per Altman "in Ucraina, un accordo di cessate il fuoco limitato è più probabile di una soluzione territoriale completa", e questo "potrebbe gradualmente diventare la base per una pace più duratura, anche se tesa. Oppure potrebbe essere solo una pausa prima della prossima guerra".
Secondo lo studioso "i termini di un futuro cessate il fuoco dipenderanno dalle battaglie future. Per riconquistare i territori occupati, l'Ucraina dovrà probabilmente conquistarli sul campo", e se Kiev "non riuscirà a cacciare la Russia dal suo territorio e alla fine accetterà di sospendere le ostilità, la politica che ne deriverà potrebbe assomigliare all'approccio adottato in Crimea e nel Donbass dopo il 2014. Ciò comporterebbe una tacita tolleranza del controllo temporaneo della Russia sulle aree occupate, ma ciò non equivale a una cessione formale del territorio".
La contesa di un territorio può insomma essere trasformata in una questione permanente che se da una parte pone fine agli scontri armati, dall'altra non raggiunge una soluzione definitiva. Una situazione del genere è in corso ad esempio a Cipro, dove l'invasione del nord dell'isola da parte della Turchia del 1974 sì è conclusa con un cessate il fuoco, ma da allora Nicosia non ha mai riconosciuto il nuovo Stato autoproclamatosi anche se il conflitto armato è finito. In maniera simile per Altman "in Ucraina, un accordo di cessate il fuoco limitato è più probabile di una soluzione territoriale completa", e questo "potrebbe gradualmente diventare la base per una pace più duratura, anche se tesa. Oppure potrebbe essere solo una pausa prima della prossima guerra".
Secondo lo studioso "i termini di un futuro cessate il fuoco dipenderanno dalle battaglie future. Per riconquistare i territori occupati, l'Ucraina dovrà probabilmente conquistarli sul campo", e se Kiev "non riuscirà a cacciare la Russia dal suo territorio e alla fine accetterà di sospendere le ostilità, la politica che ne deriverà potrebbe assomigliare all'approccio adottato in Crimea e nel Donbass dopo il 2014. Ciò comporterebbe una tacita tolleranza del controllo temporaneo della Russia sulle aree occupate, ma ciò non equivale a una cessione formale del territorio".
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