[Pace] Missili puntati contro Vicenza, Livorno, Napoli, Taranto, Gaeta e Sigonella. Ma le prime nel mirino sono le basi nucleari di Ghedi e Aviano. Il calcolo delle prime vittime in una simulazione dell'Archivio Disarmo



In queste ore si sta diffondendo una simulazione di scontro militare veramente terribile. La simulazione, pubblicata sulla rivista on line di Archivio Disarmo, calcola il maggior numero di vittime a Napoli (circa 21mila morti e 109mila feriti), a seguire Vicenza (12mila morti e 45mila feriti), Gaeta (12mila morti e 5mila feriti) e Taranto (7500 morti e quasi 27 mila feriti). Ma al più evidente dramma umano si aggiungerebbero una serie di effetti collaterali a cascata. I bersagli sono rappresentati da basi e comandi militari Nato a Vicenza (Caserma del Din e Caserma Ederle), Livorno (Camp Darby), Gaeta (base NATO), Napoli (Naval Support Activity), Taranto (base Nato), Sigonella (Naval Air Station). 

Ma le prime nel mirino sarebbero le basi Nato di Ghedi (Brescia) e Aviano (Pordenone) che ospitano insieme circa 40 testate nucleari.

Blocco di infrastrutture e di centri nevralgici, oltre al danno ambientale provocato dal fall out nucleare e dalla persistenza delle radiazioni. Previsioni che hanno l’intento di «prevenire» lo «scenario peggiore», spiega Francesca Farruggia, segretario generale di Archivio Disarmo. «Come noi e con molti più mezzi di noi, confidiamo che allo stesso obiettivo stiano lavorando i governi, le organizzazioni internazionali di cui fa parte l’Italia e le Nazioni Unite», ha fatto eco Iriad. Anche perché quello appena descritto non è nemmeno il quadro più catastrofico.

Secondo il modello di scenario elaborato da Alex Wallerstein e applicato dall’Università di Princeton, in caso di un conflitto nucleare generalizzato le vittime ammonterebbero a una cifra di circa 34 milioni soltanto nelle prime ore.

Fonte: https://www.open.online/2022/10/15/italia-armi-nucleari-cosa-succede-simulazione/amp/