[Pace] La Federazione Anarchica Italiana: "L'invasione criminale dell'Ucraina non ci esime dalla condanna della Nato che soffia sul fuoco della guerra. Zelensky? Reprime le proteste e svende il suo paese"



"Ribadiamo la nostra condanna irrevocabile e senza ambiguità del regime putiniano e della sua criminale invasione dell'Ucraina, nonché della sua feroce repressione del dissenso interno. Ma condanniamo anche il criminale ruolo di tutti i governi che soffiano sul fuoco di questo e altri conflitti fornendo armi e guadagnando sulle forniture. Ci opponiamo nella maniera più decisa alla NATO che da anni cerca di imporre la militarizzazione della vita sociale e l'aumento delle spese militari nei paesi membri, e che grazie a Putin si è rilanciata dopo la fine ingloriosa dell'aggressione all'Afghanistan. Nello stesso modo rifiutiamo la narrazione di una guerra fra libertà e dittatura. Da questo punto di vista, l'Ucraina di Zelensky è veramente una piccola Russia, con un governo autoritario, una cerchia di oligarchi che saccheggia il paese, una repressione verso tutte le forme di protesta e verso le minoranze che la guerra ha reso più dura. Oggi Zelensky, pur di rimanere al potere, indebita e vende a pezzi il proprio Paese agli Usa, al Regno Unito, all'Unione Europea in cambio del loro appoggio militare". 


"Il nostro pensiero va alle nostre compagne e ai nostri compagni che più di un secolo fa, di fronte al dramma della Prima Guerra Mondiale, sentirono la necessità di affermare che: "Dobbiamo dichiarare ai soldati di tutti i Paesi, che credono di stare combattendo per libertà e giustizia, che il loro eroismo e il loro valore non serviranno che a perpetuare l'odio, la tirannia e la miseria" (International Anarchist Manifesto against the War, 1915). Come Goldman, Berkman, Malatesta, Schapiro e gli altri, crediamo alla necessità che la voce internazionalista e solidarista dell'anarchismo e dei suoi principi di sorellanza e fratellanza universale torni a parlare a tutte e a tutti, a maggior ragione in un mondo sempre più frammentato in odi nazionali, etnici e identitari. 

La guerra è all'origine dell'ordinamento attuale della società, fondato su rapporti di dominio, sfruttamento e oppressione. Questo è un punto fermo per la FAI, presente nel Programma Anarchico che è il riferimento teorico della nostra Federazione: "Non comprendendo i vantaggi che potevano venire a tutti dalla cooperazione e dalla solidarietà, vedendo in ogni altra persona un concorrente ed un nemico, una parte dell'umanità ha cercato di accaparrare, a danno dell'altra, la più grande quantità di godimenti possibili. Data la lotta, naturalmente i più forti, o i più fortunati, dovevano vincere ed in vario modo sottoporre ed opprimere i vinti."

Per questo manteniamo ferma la nostra posizione di rifiuto della guerra e ci riconosciamo nell'idea di disfattismo rivoluzionario. Intendiamo per disfattismo una posizione rivoluzionaria di fronte alla guerra, quella di coloro che lottano per la disfatta del governo e della classe dominante del proprio Paese, credendo che le guerre sono combattute per gli interessi e i privilegi degli oppressori e degli sfruttatori". 


Federazione Anarchica Italiana 

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