[Pace] I nonviolenti Usa e India contro l'ingresso di Finlandia e Svezia nella NATO
- Subject: [Pace] I nonviolenti Usa e India contro l'ingresso di Finlandia e Svezia nella NATO
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.org>
- Date: Thu, 19 May 2022 22:53:43 +0200
Mittente: | segreteria nazionale MIR Italia <segreteria at miritalia.org> |
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Dopo il comunicato del MIR Italia, contro l’ingresso di Finlandia e Svezia nella NATO, hanno scritto finora l’IFOR statunitense e indiano all’IFOR svedese.
Le tre lettere sono state inviate ai
partners svedesi e finlandesi e portate a conoscenza di tutte
le branche dell'IFOR.
A questo link è possibile trovare la pubblicazione su IFOR https://www.ifor.org/news/2022/5/18/mir-italy-for-usa-and-forindia-have-published-3-open-letters-regarding-finland-and-sweden-applying-for-nato-membership e qui sulla pagina FB dell'IFOR, pronta per essere condivisa https://www.facebook.com/InternationalFellowshipofReconciliation
Questo è il testo tradotto in italiano con deepl.com
Care sorelle e fratelli del IFOR Svezia,
I nostri cuori soffrono per voi e per il vostro Paese. La prevista richiesta di adesione della Svezia alla NATO è un colpo devastante per il nostro comune movimento per la pace globale. I 200 anni di dichiarata neutralità e di non allineamento militare della Svezia sono stati a lungo un segnale del fatto che anche gli Stati nazionali possono svolgere un ruolo critico.
Ci uniamo alla Sweden Fellowship of Reconciliation nell'invitare la Svezia (e la Finlandia) a rimanere neutrali, insieme ad Austria, Cipro, Irlanda e Malta. L'invasione dell'Ucraina da parte della Federazione Russa è illegittima e indifendibile, ma deve essere contrastata e risolta attraverso i negoziati e la mediazione - cosa che la Svezia è nella posizione migliore per sostenere se rimane neutrale. Il Presidente Vladimir Putin ha commesso un enorme errore di calcolo e la macchina bellica russa è sovraccarica, assediata e incapace di gestire un conflitto senza fine. Se non si negozia una via d'uscita per salvare la faccia, diventa più probabile che Putin ricorra all'arsenale russo di 6.257 testate nucleari. In un caso così spaventoso, la NATO non può fare nulla per salvare la Svezia o l'Europa.
La SweFOR, dopo la sua fondazione nel 1919, ha portato avanti la propensione della Svezia per la comunità globale quando ha aderito all'International Fellowship of Reconciliation (IFOR) "per promuovere una cultura di pace e nonviolenza nel mondo, avanzando al contempo la gestione pacifica dei conflitti e il rispetto dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale". Pur riconoscendo che la lunga reputazione della vostra nazione come leader nella prevenzione della guerra è stata danneggiata dal suo recente ruolo di principale fonte internazionale di produzione e vendita di armi, tuttavia il significativo finanziamento del governo svedese alle ONG globali per i diritti umani, tra cui la SweFOR, testimonia la sua continua leadership costruttiva. Riteniamo che ciò sarà irreversibilmente danneggiato se la Svezia dovesse entrare nella NATO.
[…] Riconosciamo che la nostra prospettiva di FOR-USA è offerta dal punto di vista di un Paese con un'autorità morale limitata. La nostra nazione è stata fondata sul duplice genocidio delle popolazioni indigene e degli africani ridotti in schiavitù, e per secoli le politiche capitaliste e imperialiste del governo statunitense hanno portato alla morte, all'incarcerazione e allo sfruttamento di innumerevoli milioni di persone in patria e all'estero. Nonostante vantino la più grande ricchezza finanziaria in mani private e l'esercito più costoso mai esistito nella storia dell'umanità, si stima che oggi nella nostra nazione ci siano 140 milioni di poveri e di persone con salari bassi. Tuttavia, mentre riconosciamo e ci opponiamo all'implacabile macchina da guerra del nostro governo, con le forze armate statunitensi che controllano almeno 750 basi militari in 80 Paesi - tra cui cinque in Europa, che hanno armi nucleari puntate contro la Russia, insieme ad analoghe capacità di attacco nucleare di altri membri della NATO - esortiamo la Svezia a resistere all'adesione alla NATO, l'entità militare più grande e più minacciosa del mondo.
Il nostro mondo oggi ha bisogno di dare priorità alle soluzioni nonviolente e alle alleanze per la pace, non a maggiori investimenti nel militarismo. La migliore speranza ora è concentrarsi su ciò che è più importante: salvare vite umane. A tal fine, invitiamo la Svezia a rimanere neutrale e a fare ciò che spesso sa fare meglio: la diplomazia, spingendo per un cessate il fuoco e trovando un modo per il Presidente Putin di tirarsi fuori da questa situazione insostenibile e dal suo infausto punto finale di olocausto nucleare. Lo smantellamento della NATO verso un piano per realizzare un sistema e un'architettura di sicurezza globale comune dovrebbe essere parte di questa visione.
In profonda pace, solidarietà e amicizia,
Ethan Vesely-Flad e Anthony Nicotera di IFOR USA
Così conclude il comunicato del IFOR
India:
“Noi dell’IFOR in India ci uniamo alla voce di Mir Italia e IFOR Stati Uniti per sollecitare il governo svedese a continuare a essere una nazione non allineata. Il mondo deve tornare a vivere e lavorare insieme e l'idea della nostra comune umanità deve diventare reale. La Svezia e la Finlandia hanno una posizione unica in questo sforzo”.
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Cari amici in
Finlandia e Svezia – Dear friends in
Finland and Sweden
Lettera aperta del MIR Italia sull’entrata di Finlandia e Svezia nella NATO
16 maggio 2022
Cari amici della Finlandia e della Svezia,
Ogni giorno è giorno di guerra in diverse aree del pianeta e non si prevede un vicino cambiamento, essendo dominante negli Stati una logica di guerra, di contrapposizione e di inimicizia. Prova ne è la crescente spesa militare collegata alla produzione e alla vendita di armi.
La
terribile guerra in Ucraina, anziché
attenuarsi, sta crescendo con il diretto
coinvolgimento degli Stati dell’Alleanza
Atlantica, fino a rischiare un conflitto
mondiale con armi nucleari.
Gli sviluppi dell’aggressione della Russia
in Ucraina hanno spinto i governi svedese e
finlandese ad avanzare la richiesta di
adesione alla Nato. Comprendiamo la
preoccupazione e la paura di poter essere un
obiettivo per una possibile azione di
guerra.
Consideriamo
la scelta di aderire alla NATO come
pericolosa per la pace in Europa,
innanzitutto perché accresce la
contrapposizione militare nella regione e
rafforza un’alleanza per la guerra, anziché
sollecitare una de-escalation e un cambio di
registro che privilegi alleanze e dialoghi
per la pace.
L’Europa è stata dilaniata dalle guerre
mondiali e l’Unione Europea nasceva con il
proposito di creare un “unione” per
costruire la pace e sostenere e
salvaguardare la convivenza tra i popoli.
Rafforzare le alleanze militari significa
dare alla forza delle armi il predominio nei
rapporti tra gli stati.
Dobbiamo lavorare per la pace, con alleanze
per la pace.
Venendo a mancare la neutralità di Finlandia e Svezia, ciò potrebbe provocare una reazione della Russia in un contesto che vede un sempre maggior allargamento di un’alleanza militare nata in funzione anti-russa. L’adesione alla Nato di Svezia e Finlandia, rafforzerebbe l’Alleanza che già raggruppa 30 Paesi.
L’Italia è membro della NATO e questo comporta, tra l’altro, la presenza di basi militari con personale di altri paesi sul nostro territorio e l’utilizzo di queste basi per interventi in aree di guerra in cui noi, come italiani, non siamo direttamente coinvolti e non vogliamo essere coinvolti. Di continuo riceviamo pressioni per aumentare la spesa militare e osservare gli obblighi che derivano da questo tipo di trattato. E’ un impegno militarista. “L’Italia ripudia la guerra quale strumento per la risoluzione dei conflitti tra gli stati”; questo è quanto recita l’articolo 11 della nostra Costituzione ed è quello che a gran voce ripetiamo sempre, anche ogni volta che purtroppo droni e missioni militari partono dalle basi sul nostro territorio. In aggiunta, l’Italia, che tramite ben 2 referendum ha rifiutato il nucleare, si trova suo malgrado ad ospitare circa 70 testate nucleari altrui in queste basi.
Noi
in Italia non ci sentiamo più sicuri, anzi,
ci sentiamo sempre pienamente coinvolti ogni
volta che un velivolo militare decolla dalle
basi di Sigonella o Aviano o Ghedi, per
citarne solo alcune.
In tutta Europa, compresa l’Italia,
organizzazioni della società civile si
mobilitano per chiedere ai propri governi di
uscire dalla NATO, di abbandonare uno
schieramento militare che divide il mondo e
che molto spesso è un asservimento a potenze
straniere.
Occorre fermare questa folle escalation militare, insistendo per dei negoziati di pace, per la mediazione e per il dialogo. La nonviolenza è il nostro faro e la storia insegna che è possibile una trasformazione nonviolenta dei conflitti, affinché sugli interessi e le logiche nazionalistiche, prevalgano le ragioni della pace e della vita dei popoli coinvolti.
Occorrono
nuovi gesti di pace, di apertura al dialogo.
Più armi non rendono il mondo più sicuro,
bensì più vicino a facili inneschi mortali.
La vostra storia di neutralità è importante; serve rafforzare una “neutralità attiva” che contribuisca alla de-escalation e alla mediazione e che rafforzi il multilateralismo, per cambiare rotta dall’attuale rovinosa strada in cui prevale la logica della violenza.
Il nostro appello, amici finlandesi e svedesi, è che la guerra cessi, che i vostri popoli non siano coinvolti e le vite siano risparmiate e che si possa insieme, tutti insieme, collaborare per “costruire la pace”, con strumenti di pace, altrimenti non sarà mai pace.
Perché
noi “popoli delle Nazioni Unite siamo decisi
a salvare le future generazioni dal flagello
della guerra” ma anche e soprattutto ora,
adesso, la generazione presente.
Continuiamo insieme a lavorare per la pace e
a sollecitare i nostri governi ad un reale
impegno costruttivo per la pace, all’insegna
del multilateralismo, sostenendo anche la
piena implementazione dei fini delle Nazioni
Unite, “mantenere la pace e la sicurezza
internazionale”.
In fratellanza con tutti voi.
MIR
Italia
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