Papa Francesco ha indetto per mercoledì 26 gennaio una giornata di preghiera per la pace in Ucraina. La comunità dei Frati minori conventuali del Sacro Convento di Assisi aderisce a questa iniziativa con un momento di preghiera per la pace che avrà luogo mercoledì 26 gennaio alle ore 12.00 nella Chiesa Inferiore della Basilica di San Francesco. Inoltriamo il comunicato stampa di annuncio dell'iniziativa. Dopo l’indizione da parte di papa Francesco della giornata di preghiera del prossimo 26 gennaio per la pace tra Russia e Ucraina, il Custode del Sacro Convento, fra Marco Moroni, a nome della fraternità francescana che custodisce le spoglie mortali di San Francesco in Assisi, uomo di pace, fratello di ogni uomo e donna, ha affermato: «Ringraziamo papa Francesco perché ancora una volta ci testimonia la fiducia immensa che – come cristiani – abbiamo nella forza della preghiera fatta con fede a Dio Padre, l'Onnipotente buon Signore. Dall’altro poi ci ricorda che, in un mondo in cui tutto e tutti sono connessi, siamo responsabili gli uni degli altri e tutti abbiamo il dono e la responsabilità di essere operatori di pace e riconciliazione. Mi torna in mente a questo proposito uno dei primi Messaggi per la giornata mondiale della Pace, quello del 1° gennaio 1974, in cui Paolo VI ci diceva: “La pace dipende anche da te”». La comunità dei Frati minori conventuali del Sacro Convento di Assisi aderisce di cuore a questa iniziativa promossa da papa Francesco, con un momento di preghiera per la pace che avrà luogo mercoledì 26 gennaio alle ore 12.00 nella chiesa inferiore della Basilica di San Francesco. «Raccogliamo senza esitazioni l’appello di Papa Francesco e ci uniamo alla comunità francescana del Sacro Convento di Assisi nella Giornata di preghiera per la pace del prossimo 26 gennaio» ha dichiarato Flavio Lotti, del comitato promotore della Marcia PerugiAssisi. «Facciamo nostra la preoccupazione del Papa per i pericoli di guerra che stanno crescendo attorno all’Ucraina. Possa la preghiera sostenere e guidare tutte le donne e gli uomini, credenti e non credenti, umili e potenti, che debbono allontanare lo spettro di questa immane tragedia».
|