Silenzio su Aleppo! La verità non va detta, soprattutto sui crimini del Sultano e l’intensificazione del terrorismo




http://www.champress.net/


http://www.tayyar.org/Tayyar/News/PoliticalNews/ar-LB/amine-hoteit-hh-9562.htm



(  segnalato  da http://www.mondialisation.ca/alepsyrie-silence-toute-verite-nest-pas-bonne-a-dire-surtout-pas-les-crimes-du-sultan-et-lintensification-du-terrorisme/5320451?print=1 e da http://aurorasito.wordpress.com/ )





Silenzio su Aleppo! La verità non va detta, soprattutto sui crimini del Sultano e l’intensificazione del terrorismo

Dottor Amin Hoteit, 24/01/2013
Da due articoli originali: Al-Tayyar/Cham Press

Il dottor Amin Hoteit è un analista politico, esperto di strategia militare e Generale di brigata in pensione libanese.


"...Sì, è sempre possibile tradurre gli articoli e le dichiarazioni di testimoni credibili e legittimi, ma come tradurre un’infamia? Come si fa a raccontare l’orrore indicibile, i cadaveri smembrati, gli attentati e le stragi, membra e teste mozzate di compatrioti vivi, gli innumerevoli stupri di ogni tipo? Come si fa a parlare del numero di aborti in ospedale risultante da questi stupri, denunciato da un amico medico di Aleppo? Infamie che non contribuireste a coprire se vi prendeste la briga d’informarvi. Voi avete per scopo illuminare le generazioni future, e non fargli ingoiare le rozze menzogne della propaganda di guerra, elemento essenziale delle “guerre per procura” che precipitano popoli e nazioni nella sventura e nell’oscurantismo. Le università non sono state create per questo!
Attenzione però che questi terroristi, che il Quai d’Orsay definisce ammirevoli rivoluzionari “distruggono sempre più scuole siriane, a volte con i loro studenti e insegnanti dentro. Sappiate che mentre invitate a tacere sui veri assassini, 20.000 studenti e insegnanti hanno aderito alle “Forze di Difesa speciali” per difendere il proprio paese, il proprio esercito e le proprie autorità legittime guidati da un presidente diventato simbolo garante della loro indipendenza. Due brevi video saranno sufficienti a dimostrarlo [3] [4]. Non c’è bisogno di tradurre, nonostante gli esperti [5], i giornalisti [6], e molti orientalisti che continuano a ingannare con il pretesto di essere arabofoni.
[Nota di Mouna Alno-Nakhal]..."


"...Poi venne il momento, e con l’aiuto dei suoi collaboratori, fu in grado di trasformare il confine turco-siriano in un “passaggio per i terroristi”, dotati tutti di tutti i mezzi logistici immaginabili, per commettere i crimini più efferati contro il popolo siriano di cui pretendeva essere amico! Ed è proprio ad Aleppo [1] e nella sua regione che queste bande di falsi rivoluzionari, ladri, stupratori e assassini furono particolarmente feroci. Sotto la supervisione di “esperti in demolizioni” spediti sul posto, smantellarono la maggior parte degli impianti di tutta la regione, prima di trasferire il maggior numero di macchine e attrezzature in Turchia e, naturalmente, saccheggiarono tutto ciò che potevano portarsi via.
Così Erdogan..."

( traduzione in italiano di Lattanzio )