Dall'Afghanistan alla Siria: il nuovo teorema delle guerre dell'Occidente
- Subject: Dall'Afghanistan alla Siria: il nuovo teorema delle guerre dell'Occidente
- From: "valeria.sonda at alice.it" <valeria.sonda at alice.it>
- Date: Mon, 24 Dec 2012 00:34:19 +0100 (CET)
1) PROFUGHI SIRIANI "PERCHE' ERDOGAN STA INVIANDOCI TERRORISTI AD UCCIDERCI?": video testimonianza di profughi siriani rifugiatisi in Turchia pubblicato il 20 dicembre 2012 dalla tv turca Ulusal:
( sottotitolato in spagnolo https://www.youtube.com/watch?v=1GdzlESy5B0 e sottotitolato in inglese http://www.youtube.com/watch?v=1yp46jWanN8 ) segnalato da noticias siria tramite ojosparalapaz .
2) GUERRA PER PROCURA: riassunto di alcune osservazioni di giornalisti ( Chetrikova, Meyssan, Cartallucci, Imram, Abassi ) che stanno tentando di capire cosa stia realmente succedendo in Siria.
Olga Chetverikova il 3 dicembre scorso per denunciare l'ipocrisia dei politici occidentali in http://www.strategic-culture.org/news/2012/12/03/new-game-syrian-opposition-redistribution-roles-functions.html riprende osservazioni di Thierry Meyssan sulle sconvolgenti tattiche di guerra scelte dalla Nato :
( traduzione google )
"...Un famoso giornalista francese, Thierry Meyssan, ha sottolineato una cosa strana, la prova di una nuova transizione di tattica degli Stati Uniti. Sorprendentemente, ha scritto, è stato il fatto che il comando della base aerea della NATO a Incirlik sei volte di fila ha dato istruzioni ai jihadisti di preparare un'offensiva generale, che l'esercito siriano efficacemente resistito in battaglia classe. Come notato da Meyssan, «il primo tentativo può essere visto come un errore tattico, il secondo era in fondo alla tirannia di qualche generale analfabeta, e per la sesta volta siamo in grado di prendere in considerazione un'altra ipotesi: la NATO invia deliberatamente i suoi combattenti alla loro morte». Dal Marocco a Xinjiang, jihadisti hanno sempre agito di propria iniziativa, per cui Washington ha deciso di ridurre il numero di combattenti pesanti e pericolosi, e cominciò a dare ordini ai jihadisti che li mettono sotto il fuoco l'esercito siriano, che li ha distrutti massa. ..."
Il 21 dicembre Tony Cartallucci per denunciare le responsabilità dell'Onu scrive nel suo blog http://landdestroyer.blogspot.it/2012/12/un-defends-natos-premeditated-genocide.html sottolineando la mostruosa premeditazione della tragedia siriana, rispolverando certa documentazione del 2007:
( traduzione google )
La Brookings Institution di loro " Memo Medio Oriente # 21: Risparmio Siria: valutazione delle opzioni per il cambiamento di regime (. pdf), "ha dichiarato apertamente che cercavano di di" sanguinare "la Siria nella violenza volutamente protratta:
"Gli Stati Uniti potrebbe ancora armare l'opposizione, anche sapendo che non sarà probabilmente mai avere un potere sufficiente, di per sé, per rimuovere la rete di Asad. Washington potrebbe scegliere di farlo semplicemente nella convinzione che almeno fornire un popolo oppresso con una certa capacità di resistere ai loro oppressori è meglio che non fare nulla, anche se il sostegno fornito ha poche possibilità di trasformare la sconfitta in vittoria. In alternativa, gli Stati Uniti potrebbero calcolare che è ancora la pena di definire con precisione il regime di Asad e sanguinare esso, mantenendo un regionale avversario debole, evitando i costi di intervento diretto. " - pages 8-9, Assessing Options for Regime Change, Brookings Institution . - pagine 8-9, valutazione delle opzioni per il cambiamento di regime, Brookings Institution .
Nel suo articolo di oggi Malik Imran http://mediawerkgroepsyrie.wordpress.com/2012/12/23/press-tv-duizend-pakistaanse-taliban-gesneuveld-nabij-syrische-hoofdstad/ scrive delle morti di ragazzi andati in Siria armati, ricollegandoli a degli articoli che parlano dei grandi gruppi di talebani che hanno lasciato il Pakistan dopo gli attacchi dei droni da parte degli americani :
( traduzione google )
" Secondo Press TV sarebbero 1.000 combattenti talebani pakistani negli scontri nei pressi della capitale siriana sono stati uccisi. Secondo i media iraniani, i guerrieri, che erano stati uccisi in battaglia vicino a Damasco aeroporto internazionale, sepolti in fosse comuni. In precedenza ha scritto le Hindustan Times e altri media durante i grandi gruppi di talebani che hanno lasciato il Pakistan dopo gli attacchi dei droni da parte degli americani. Includere i ribelli arabi Naquin rete nel Nord Waziristan tirato attraverso l'Iran e gli Stati del Golfo alla Siria. Nel mese di marzo 2012 said Pakistan Observer 50 ribelli che avevano lasciato il paese e decine di altri che stavano per fare . Nel settembre del 2012 si era già si parla di 250 ribelli della rete Haqqani, che impiega 2.000 ribelli, che ha lasciato il Pakistan per una jihad in Siria.
"10.000 combattenti talebani nel campo di turco" Secondo il leader del Partito democratico turco, Namik Kemal Zeybek , utilizzare 10.000 combattenti talebani un campo in Turchia come base per gli obiettivi di là del confine in Siria per attaccare. Secondo parlamento Refik Yilmaz-Ci sono anche agenti segreti della CIA e il Mossad opera in Hatay in Turchia. del migliaio di pakistani ( talebani e haccani ) uccisi presso Damasco giunti per la jihad in Siria dopo essere sfuggiti ai bombardamenti dei droni USA in Pakistan.
Davood Abbasi oggi scrive la sua analisi in http://italian.irib.ir/analisi/commenti/item/118477-dall-afghanistan-alla-siria-il-nuovo-teorema-delle-guerre-dell-occidente sulle guerre dell'Occidente.
Domenica, 23 Dicembre 2012 19:01
Dall'Afghanistan alla Siria: il nuovo teorema delle guerre dell'Occidente
di Davood Abbasi
Il fiasco militare, le perdite umane e le spese pesantissime delle campagne militari degli Usa e dei suoi alleati in Afghanistan ed Iraq hanno indotto i teorici della guerra in Occidente alla creazione di un modello di guerra che potremmo chiamare di "quarta generazione"; un modello messo in atto in Libia e che attualmente viene usato ai danni della Siria.
Nella guerra di quarta generazione il confronto militare non è diretto, almeno nella fase iniziale, ed il grosso della guerra è svolto invece da una operazione pesante di guerra psicologica che si realizza con un diretto attacco alle menti dei membri del fronte nemico, soprattutto ai danni dei suoi leader politici. In pratica si tratta di rompere la volontà politica dell'avversario. Se nel tipo di guerra di terza generazione, si cercava di occupare direttamente il territorio nemico, nel nuovo modello l'obbiettivo centrale è il "regime change" nel paese aggredito.
La guerra di "quarta generazione", se condotta correttamente taglia fuori anche la popolazione del paese aggredito; per comprendere la ragione facciamo un esempio. In una guerra come il Vietnam, la popolazione si univa in guerra contro l'aggressore straniero; nella guerra di quarta generazione però la diffusione di menzogne e la guerra psicologica crea divisione tra governo e popolazione e per questo la gente non ha il ruolo di prima.
In pratica uno degli obbiettivi della guerra psicologica a base della guerra di quarta generazione è mettere contro il governo la gente, indebolire gli strumenti di controllo del governo, incoraggiare la gente alla disobbedienza ed al disordine. La guerra quindi assume un aspetto irregolare e si usa a tratti l'opposizione interna e a tratti quella al di fuori del paese; si cerca di creare una sinergia tra le minacce diplomatiche che via via si vanno a formare dall'estero e le azioni di disobbedienza nella nazione.
Il modello è molto crudele perchè solo usando il potere dei media e impiegando il minimo di risorse militari i governi vengono destabilizzati.
L'esempio lampante di questa nuova strategia di guerra occidentale è la Siria. La guerra in Siria è iniziata con proteste pacifiche alle quali l'amministrazione Assad rispose con un pacchetto di riforme. In questa situazione però le nazioni occidentali ed alcuni paesi arabi, che forse da tempo aspettavano tale occasione, hanno iniziato a mettere in atto il piano di guerra, seguendo il modello della quarta generazione dei conflitti.
Attraverso il confine con la Turchia migliaia di terroristi armati sono stati introdotti nella nazione e persino le forze di al Qaeda sono state impiegate per destabilizzare il paese. Nel mirino di questa operazione, in primo luogo, sta il sistema coordinato ed efficiente della Siria, ed il potere del governo centrale. Questo potere per circa 60 anni è stato il principale ostacolo alla realizzazione del progetto sionista di controllare una zona che va dal Nilo all'Eufrate. Un elemento che in questa guerra è stato sfruttato ad arte dai nemici della Siria è il pericoloso, violento e disumano odio settario che sta nel wahabbismo, una pericolosa deriva dell'Islam sunnita che ha la maggiore espressione nella monarchia saudita, in al Qaeda ed in realtà come quella dei talebani afgani. Altro elemento che le guerre di quarta generazione prevedono è l'impiego delle tecnologie all'avanguardia. Per la Siria possiamo ricordare le agenzie di intelligence occidentali che forniscono ai ribelli informazioni e foto satellitari sugli spostamenti delle forze siriane; ciò per non parlare dei sistemi di comunicazione, delle armi ed ecc...
Contemporaneamente a tutto ciò tutti i paesi coinvolti nella guerra, in questo caso la Siria, portano avanti anche una azione diplomatica pesante. I ribelli vengono riconosciuti come rappresentanti della nazione nemica, naturalmente viene usato anche lo strumento delle sanzioni.
La parte conclusiva della guerra poi può essere anche l'intervento militare diretto e persino in questa parte si cerca di usare la tecnologia dei droni assassini, per ridurre al minimo le perdite.
Di solito ci sono potenze contrarie a questa fase finale che poi alla fine vengono "comprate" con adeguati incentivi politici o economici.
In generale si può dire che nel modello di guerra di "quarta generazione" dell'Occidente, si cerca di ridurre al minimo l'uso diretto e palese della forza militare e ciò viene riservato solo per la fase finale, per dare il colpo di grazia al nemico già indebolito con tutta una serie di iniziative che non comportano, per gli aggressori, spese eccessive e soprattutto perdita di vite umane. La guerra è basata soprattutto su azioni di carattere psicologico, menzogne dei media, pressioni diplomatiche, sanzioni e sostegno a gruppi terroristici e/o a forze di opposizione armata.
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