karim e john



http://collettivoalma.wordpress.com/2012/09/05/con-il-congo-nel-cuore-la-lunga-marcia-di-john-mpaliza/

Con il Congo nel cuore: la lunga marcia di John Mpaliza

http://www.youtube.com/watch?v=kUa-bqYaX4k ( video, jhon racconta perchè sta marciando per la pace per il congo)

Dalla metà luglio, John Mpaliza, un attivista congolese che risiede in Italia, ha deciso di intraprendere un marcia della pace da Reggio Emilia. Dove abita.Ffino a Bruxelles.
L’obiettivo di questa marcia è la sensibilizzazione sul dramma che vive il suo paese d’origine, la Repubblica Democratica del Congo, da ormai decenni. Ad ogni tappa John e il suo gruppo incontrano gente, parlano, scambiano, dialogano. Le soste della carovana di John Mpaliza sono dei veri momenti culturali dove si parla di Congo, di Africa e del mondo globalizzato dove viviamo tutti.

Da ormai più di 20 anni, la Repubblica Democratica del Congo, che era fino agli anni 90 uno dei paesi più ricchi e avanzati dell’Africa, vive in uno stato di guerra continua. Anzi uno stato di guerre continue. Guerre al plurale perché cambiano i motivi apparenti, cambiano le modalità, le zone di combattimento e i protagonisti diretti… Ma la guerra persiste. E le uniche certezze che ha il paese ha d’anno in anno, da 20 anni, sono quella di perdere ogni anno migliaia di cittadini per morte violenta, quella di vedere villaggi saccheggiati, donne stuprate, bambini orfani costretti a vivere senza dimora fissa o peggio arruolati negli eserciti vari e costretti a uccidere… Queste sono le certezze che ha uno dei paesi che ha il suolo e il sottosuolo più ricco del pianeta.

Ricchissime foreste pluviali, con enorme biodiversità della flora e della fauna, legni pregiati, piante medicinali rare, acqua in abbondanza, terre fertili, petrolio, gas, metalli vari, oro, diamanti, uranio e soprattutto coltan. Questi ultimi minerali disponibili in quantità che potrebbero far vivere mezza Africa sono diventati un vero e proprio flagello per il paese e la sua popolazione civile.
Si conosce da molto tempo la storia dell’oro e dei diamanti in Africa che hanno da molto tempo suscitato l’avidità dei trafficanti di ogni origine e che hanno generato instabilità, guerre, massacri, traffici e sfruttamenti disumani della mano d’opera locale. Meno conosciuta, perché più recente, la storia del coltan. Questa sabbia senza valore fino a circa dieci anni fa è diventata una risorsa ricercatissima dall’inizio del boom delle tecnologie digitali. In effetti derivati del coltan si ritrovano in tutte le apparecchiature moderne con tecnologia digitale, dal telefonino personale che quasi ognuno di noi ha ormai in tasca fino ai radar militari e alle attrezzature mediche. Per lo sfruttamento a basso costo di questa risorsa che poi viene venduta sul mercato internazionale a prezzo dell’oro, il paese è messo a ferro e a fuoco dall’avidità di gruppi criminali, pseudo politici dietro i quali si trovano interessi economici di livello globale.
Questa guerra sporca contro tutto un popolo vuole denunciare John e gli amici che lo accompagnano in una marcia della pace. Una marcia che lo porterà da Regio Emilia, dove abita e lavora, fino a Bruxelles, sede delle più alte istituzioni europee.
L’intento di john è quello di attirare l’attenzione della comunità internazionale sul dramma che colpisce il suo paese. Ma anche quello di mettere l’Europa di fronte alle sue responsabilità di fronte ad una tragedia in cui ha grandissime responsabilità sia storiche che attuali.