R: [pace] Caro Marco Palombo, caro Enrico Peyretti



Bene, te ti basi sui fatti, io sulla immaginazione e scrivi

"Nono posto per Usa e soci della Nato.

Questo è, se ci atteniamo ai fatti e non alla tua immaginazione.

Quindi, io se devo manifestare, non manifesto per il sostegno ai ribelli che dà l’ultima ruota del carro, manifesto contro chi commette più crimini."

 

La classifica che fai e' una tua opinione che io non condivido ma non pensarla allo stesso modo e' una cosa normale. Quando scrivi "Questo e', se ci atteniamo ai fatti e non alla tua immaginazione" secondo me e' un giudizio su di me, ma questo e' il tuo modo di fare. Le tue opinioni e le mie sono basate su conoscenze che arrivano dall' informazione e dal colloquio con siriani, se pero' vuoi scrivere che te ti basi su fatti e io sull' immaginazione scrivilo pure.

 

E manifesta pure con chi vuoi e dove vuoi.

 

Sbagli pero' quando scrivi che dovro' fare autocritica se non ci sara' l' intervento Nato.

La logica ha le sue leggi formali, sulle quali si basa tra l' altro tutta l' informatica.

 

Io non escludo la possibilita' che non si verifichi un intervento Nato, anzi ne sarei felicissimo. Gia' la guerra civile dell' ultimo mese ha moltiplicato i morti (c'e' chi parla di 5.000 morti contro i 15.000 dei primi 13-15 mesi della rivolta) e un intervento Nato aumenterebbe ancora di piu' guerra e distruzione.

 

Pero' questa possibilita' esiste, e' temuta anche da Peacelink o da un documento firmato da Alessandro, come direttore di Peacelink (il comunicato dopo l' abbattimento del caccia turco) .

 

Secondo me quindi e' giusto fare il possibile per evitarla, e, se non ci sara', non faro' nessuna autocritica ma saro' contento, ci saranno molti morti di meno.

 

Vedo comunque che abbiamo opinioni troppo diverse e non credo che per il momento porteranno ad iniziative comuni.

 Ti faccio i miei migliori auguri, ma chiudo qui la discussione.

Spero solo che tu smetta di scrivere che chi ha opinioni diverse dalle tue sostiene i dittatori e le violenze. Le guerre sono sempre giustificate da questo, dal credere le proprie ragioni superiori a quelle degli altri.

 

Marco

 


--- Ven 24/8/12, lorenz.news at yahoo.it <lorenz.news at yahoo.it> ha scritto:

Da: lorenz.news at yahoo.it <lorenz.news at yahoo.it>
Oggetto: [pace] Caro Marco Palombo, caro Enrico Peyretti
A: pace at peacelink.it
Data: Venerdì 24 agosto 2012, 00:18

Caro Marco, Caro Enrico che volevi sapere come muoverci

 

ti rispondo ora, non era una risposta a te quella a cui ti sei riferito nel tuo ultimo email.

 

So bene che gli Usa armano i ribelli dalla Siria, che la GB ha base a Cipro dove comunica con i ribelli, e anche della Germania e forse della Francia di cui mesi fa si parlò della cattura mai confermata di alcuni suoi militari a Homs. Penso che il loro ruolo sia logistico, tecnico, di supporto dei ribelli dall’esterno o forse anche con piccole squadre dall’interno. Ho scritto per Peacelink il pezzo sulla conferenza da me organizzata a Milano di Gassan Azzam, compagno di Ossamah, dove il siriano dice che i militari occidentali catturati o uccisi vengono rispediti ai loro paesi nel silenzio dalla Siria in cambio di soldi, quindi non hai bisogno di convincermi di questo: ti chiedi mai perché continui ad attribuirmi opinioni non mie?

 

Questi paesi occidentali alimentano la guerra civile siriana dal punto di vista di supporto tecnico e armi. E’ un contributo soft, per ora, rispetto a quello dato ai ribelli dai paesi arabi. I primi nemici di Assad, infatti sono

 

1)       Qatar e Arabia, che con tutti i mezzi loro possibili, tra cui quelli mediatici, stanno sostenendo la rivolta armata. A loro era riversata la rabbia di Gassan e Ossamah anche perché quei paesi sostengono il Cns, che è in combutta coi ribelli armati, e ostacolano il Cnscd di Gassan e Ossamah per le loro idee nonviolente.

2)       Dopo vengono gli altri paesi arabi, che forniscono jihadisti. Di certo l’Iraq, forse anche Libano e Giordania

3)       Poi viene la Libia, che ha fornito di guerriglieri della rivolta libica il Libero esercito siriano, qualche giorno fa l’ha ammesso anche la Cnn (e infatti ora non si può più parlare di guerra mediatica, dei ribelli e dei loro crimini, dei contatti con eserciti stranieri parlano tutti i giornali, sono state diffuse anche bufale sui loro crimini)

4)       Poi viene la Turchia, e sappiamo perché.

5)       E infine, al quinto posto come importanza nel sostegno ai ribelli viene l’Occidente.

 

Ora, quindi, venendo alla guerra reale, non quella ipotetica della Nato che tu paventi da mesi, i carnefici sono, in ordine di gravità dei crimini a loro imputabili

 

1 La Siria di Assad

2 La Russia che la sostiene (con Cina e Iran)

3 Il libero esercito siriano LES: che è formato, ricordiamocelo bene, soprattutto da siriani, non è un esercito di stranieri, ma di siriani, in gran parte civili che hanno preso le armi o disertori che le hanno imboccate per difendere i civili e ribaltare il regime. La rivolta armata si è formata spontaneamente a causa della repressione sanguinaria del regime, non occultiamo questa realtà che ci dicono tutti i dissidenti siriani e tutti gli arabisti che conoscono la Siria e i siriani. Poi, questa rivolta armata è stata infiltrata, strumentalizzata, alimentata da vari agenti esterni.

4 Coloro che sostengono il LES: 5 Qatar e Arabia 6 altri stati arabi  7 Libia, 8 Turchia, 9 Occidente

 

Nono posto per Usa e soci della Nato.

Questo è, se ci atteniamo ai fatti e non alla tua immaginazione.

Quindi, io se devo manifestare, non manifesto per il sostegno ai ribelli che dà l’ultima ruota del carro, manifesto contro chi commette più crimini.

 

Tu vuoi manifestare per una possibile guerra Nato e dici in lista che è imminente, probabile? Fallo! Fai bene! Sei coerente con le tue idee e io ti rispetto.

Ma io continuerò a dirti che poi se questa guerra non avviene, e tu tra qualche settimana ricominci a chiedere di manifestare per una possibile guerra Nato, dovresti fare autocritica, essere onesto ed ammettere di avere sbagliato previsione, che evidentemente la tua lettura della realtà è difettosa, E QUESTO NON E’ UN GIUDIZIO NEI TUOI CONFRONTI, è semplicemente essere responsabili di quel che si scrive e si invoca per manifestare e chiedere ad altri di fare lo stesso. La stessa cosa dico a Fabio Marcelli, che prevede una guerra in autunno che dice si sta già preparando: se non ci sarà quella guerra, dovrà dire dove ha sbagliato e perché nel fare la sua previsione, se è una persona seria. Così come la stessa cosa vale per chi dice che la guerra Nato e Onu non ci sarà. Lo hanno detto subito a me Ossamah e Gassan, ormai 6 mesi fa, che non ci sarebbe stato intervento, e lo scrivevano già un anno prima. Lo dicono anche gli arabisti che hanno scritto l’appellosiria contro i pacifisti che sembrano ossessionati dagli Usa e che finiscono col sostenere più Assad che i rivoluzionari siriani nonviolenti, come succede anche in questa lista, che la guerra non è in agenda. Ebbene, hanno avuto ragione loro, e io all’inizio non davo loro credito, ma so cambiare idea di fronte alla realtà. Poi può sempre succedere che di fronte a una ecatombe una guerra ci sia. Ma del resto siamo ormai a più di 20 000 morti uccisi in totale, un numero enorme, molto maggiore di quello della Libia e che ovunque farebbe scattare l’ONU a chiedersi che fare.

 

Io manifesterei davanti all’ambasciata della Siria, il primo reale, e non ipotetico, responsabile della carneficina in atto, e chiederei le dimissioni di Assad, la fine della repressione, la resa delle armi da parte del Les, e l’inizio di una transizione politica tra tutte le componenti siriane tra anche il partito di Assad. Lo farei diffondendo l’appello della Comunità di Sant’Egidio. Io preferisco manifestare per quel che succede, non per quello che prevedo che succeda da mesi e che non si è ancora verificato e probabilmente non si verificherà mai, preferisco la realtà all’immaginazione, e gli altri giudicheranno i pacifisti in base alla loro aderenza alla realtà e alla risposta che vi daranno, e li considereranno fuori dal mondo se continuano a parlare di cose che non succedono e a muoversi contro l’America anche quando non fa guerre e sostiene rivolte armate molto meno di quello che fanno tanti altri stati.

 

E del resto cosa dice l’appello che ha firmato a marzo Fabio Marcelli, e che condivido in toto?

Questo dice:

 

Non vogliamo embarghi contro la popolazione, siamo contro ogni intervento militare “senza se e senza ma”, che si chiami missione “umanitaria” o No Fly Zone. Vogliamo l’immediata cessazione delle operazioni militari del regime contro la popolazione. Vogliamo che l’Onu organizzi una commissione di inchiesta indipendente e non armata che si rechi immediatamente in Siria e verifichi le violazioni dei diritti umani e costruisca le condizioni per elezioni libere e la fine della repressione. Vogliamo che sia il popolo siriano a decidere del proprio futuro. Vogliamo che la solidarietà dei popoli abbracci la lotta della popolazione siriana.

 

Purtroppo la commissione ONU che si è recata in Siria c’è stata e alla fine Kofi Annan si è dimesso dando la colpa prima di tutto ad Assad, anche se a te non piace sentirlo dire. E’ lui il primo responsabile. Ma chi dice in lista che prima di ogni altra cosa deve cessare la repressione del regime? Chi dice che occorrono poi elezioni libere e non quelle che ci sono già state, che l’appello Giù le mani dalla Siria considera significative? Queste cose in lista, chi le dice, io o te? Direi io, del resto questo appello di marzo è sottoscritto sempre dal Cnscd di Haytam Manna, Ossamah e Gassan, lo stesso che ha fatto l’appello di Sant’Egidio.

Lorenzo Galbiati