Re: [pace] Fw: [<SOCI MD 2012>] R: [<SOCI MD 2012>] R: [<SOCI MD 2012>] R: [<SOCI MD 2012>] R: [<SOCI MD 2012>] R: [<SOCI MD 2012>] R: [<SOCI MD 2012>] ILVA




Concordo con Laura e Gianfranco.
Mi amareggia immensamente l' atteggiamento del nostro govermo che manda tre mionistri a Taranto e si appella alla Consulta. Ma perchè  questo e i governi precedenti non si sono mossi prima, tanti anni fa, quando già si sapeva che l' ILVA inquinava e era causa di morte? E ora i nostri "professori" non sanno far altro che condannare il GIP di Taranto che sta facendo solo il suo dovere, cioè sta lavorando nel rispetto della legge italiana, che non l' ha scritta lei.
 
Occorre essere "professori" per capire così poco ?
 
Franco
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BORGHI Franco
Via Frescobaldi 13 - 44042 CENTO  (FE)
Tel. 051.6836715
Cell. no 348.3802633
Skype address: fbfarabir
Reply to: xenos at iii.it
----- Original Message -----
Sent: Tuesday, August 14, 2012 2:57 PM
Subject: [pace] Fw: [<SOCI MD 2012>] R: [<SOCI MD 2012>] R: [<SOCI MD 2012>] R: [<SOCI MD 2012>] R: [<SOCI MD 2012>] R: [<SOCI MD 2012>] R: [<SOCI MD 2012>] ILVA

Ciao LAURA ,
 
GRAZIE per il tuo di oggi di DON GALLO - LAVORARE PER VIVERE NON PER MORIRE -, ed io ti mando quello della Patrizia GENTILINI più sotto riportato per intero  .
 
"....ma su questo vorremmo che
anche sindacati e lavoratori -
e Politicanti n.d.r. - riflettessero: si lavora per mantenere la
propria famiglia e vedere crescere i propri figli, non per scavare loro la
fossa. "
 
Ciao GIANFRANCO

 
 
----- Original Message -----
Sent: Monday, August 13, 2012 9:45 AM
Subject: [<SOCI MD 2012>] R: [<SOCI MD 2012>] R: [<SOCI MD 2012>] R: [<SOCI MD 2012>] R: [<SOCI MD 2012>] R: [<SOCI MD 2012>] R: [<SOCI MD 2012>] ILVA

Si, probabilmente sono rimasta "vittima" della logica in cui chi fa il proprio dovere è una eccezione…in ogni caso l'intervento è a titolo personale ed il "grazie"   mi è venuto dal più profondo del cuore.

Comunque, dato poi  il "massacro" che viene fatto dei Magistrati da parte del Governo (anche con le ultime notizie di oggi), credo che ogni iniziativa e manifestazione di solidarietà nei loro confronti sia benvenuta, anche se è ovvio  che un comunicato di MD deve essere di diverso tenore.

cari saluti

patrizia

 

Da: marcocaldiroli at alice.it [mailto:marcocaldiroli at alice.it]
Inviato: lunedì 13 agosto 2012 9.17
A: soci2012 at medicinademocratica.org
Oggetto: [<SOCI MD 2012>] R: [<SOCI MD 2012>] R: [<SOCI MD 2012>] R: [<SOCI MD 2012>] R: [<SOCI MD 2012>] R: [<SOCI MD 2012>] ILVA

 

Infatti, non ho alcuna intenzione di ringraziare nessuno ma solo di sostenere l'iniziativa giudiziaria in corso e le scelte compiute dal magistrato.
Datemi il tempo di pensare il comunicato, scriverlo (lo invierò alla mail del direttivo per commenti e poi alla lista intera per conoscenza).

Saluti
Marco Caldiroli

----Messaggio originale----
Da: Maurizio.Zicanu at agenziadogane.it
Data: 13-ago-2012 9.12
A: <soci2012 at medicinademocratica.org>
Ogg: [&lt;SOCI MD 2012&gt;] R: [&lt;SOCI MD 2012&gt;] R: [&lt;SOCI MD 2012&gt;] R: [&lt;SOCI MD 2012&gt;] R: [&lt;SOCI MD 2012&gt;] ILVA

Carissime/i,
scusate se mi intrometto. Fermo restando che si tratta di un ottimo intervento, mi domando: perché ringraziare chi fa, semplicemente e onestamente, il proprio lavoro? Non credete che, più o meno inconsciamente, stiamo accettando la logica che la regola sia una eccezione?
Spero di essermi spiegato.
Buon lavoro a tutte e a tutti
Maurizio Zicanu

-----Messaggio originale-----
Da: Patrizia Gentilini [mailto:patrizia.gentilini at villapacinotti.it]
Inviato: domenica 12 agosto 2012 23.26
A: soci2012 at medicinademocratica.org
Oggetto: [<SOCI MD 2012>] R: [<SOCI MD 2012>] R: [<SOCI MD 2012>] R: [<SOCI MD 2012>] ILVA

Grazie Luigi, condivido totalmente: non lasciamo soli questi Magistrati
coraggiosi!.
Vi riporto di seguito il pezzo che uscirà sul blog del Fatto quotidiano di
domani

Grazie Magistrati!

Nell'agosto 2007 numerosi medici ( tra cui il compianto Lorenzo Tomatis,
scienziato di fama mondiale), concludevano un articolo  sui rischi connessi
all'incenerimento dei rifiuti con questa frase: "Non vorremmo si lasciasse
di fatto alla sola Magistratura il compito di tutelare il diritto alla
Salute". Ci sembra che queste parole siano quanto mai attuali  e quanto sta
accadendo a Taranto ne è una dolorosa conferma. Appare infatti chiaro dalle
dichiarazioni che si susseguono sui media che la preoccupazione è tutta
volta  al fermo dell'attività piuttosto che ai morti, ai malati, ai
malformati che si registrano per le emissioni dell'Ilva.  Nel 2010 Ilva ha
emesso dai propri camini oltre 4 mila tonnellate di polveri, 11 mila
tonnellate di diossido di azoto e 11 mila e 300 tonnellate di anidride
solforosa, 7 tonnellate di acido cloridrico; 1 tonnellata e 300 chili di
benzene; 338,5 chili di IPA; 52,5 grammi di benzo(a)pirene; 14,9 grammi di
diossine (tanto per capirci la quantità annua massima tollerabile per 290
milioni di adulti del peso di 70 kg!). A queste si aggiungono poi le
emissioni " non convogliate", ovvero quelle che non escono direttamente dai
camini e che la  stessa Ilva stima in ulteriori 2148 tonnellate di polveri;
8800 chili di IPA; 15 tonnellate e 400 chili di benzene; 130 tonnellate di
acido solfidrico; 64 tonnellate di anidride solforosa e 467 tonnellate e 700
chili di Composti Organici Volatili....Una enormità di veleni che si
aggiungono a quelli emessi nei decenni precedenti e che comportano danni
gravissimi alla salute umana.
Le polveri hanno soprattutto effetti a breve termine, con aumento di
patologie cardiocircolatorie ( ictus, infarto) e respiratorie;  diossido di
azoto e anidride solforosa hanno essenzialmente un effetto irritante (occhi,
naso) e sulle vie respiratorie specie dei bambini;  il benzene è un
cancerogeno certo per l'uomo, correlato in particolare all'insorgenza di
leucemie e linfomi, per non parlare poi del benzo(a) pirene considerato  fra
gli IPA il più pericoloso per la salute umana per la sua azione genotossica
e cancerogena, specie per esposizione durante le prime fasi della vita.
Infine le diossine, la cui capostipite ( diossina di Seveso) è un
cancerogeno certo per l'uomo, al pari di uno dei furani (molecole facenti
parte del gruppo delle diossine),   che agiscono anche come "interferenti
endocrini", ovvero alterano funzioni delicatissime quali quelle del sistema
immunitario, ormonale, riproduttivo (immunodepressione, ipotiroidismo,
infertilità, endometriosi, esito sfavorevole della gravidanza, parti
prematuri ecc.), ma comportano anche danni metabolici, diabete,
malformazioni, disturbi del sistema nervoso centrale e neuropsichici.
Tutti questi veleni che hanno di fatto ormai "inzuppato" il territorio da
decenni, hanno anche contaminato la catena alimentare: 1300  capi di
bestiame allevati a ridosso dell'ILVA sono stati abbattuti, l'allevamento
dei mitili compromesso ed il latte materno - come risulta da indagini
spontaneamente eseguite da mamme tarantine, è contaminato oltre il doppio
di quanto si registra nel nostro paese.
Vivere ( si fa per dire...), crescere, respirare, giocare in mezzo a queste
emissioni significa ammalarsi, soffrire, morire più di quanto dovrebbe
"normalmente" accadere. Per le emissioni industriali si stimano infatti in
più ogni anno:  30 morti, 18 casi di cancro, 19 eventi coronarici con
ricorso al ricovero,  74 ricoveri ospedalieri per malattie respiratorie (in
gran parte tra i bambini),   17  casi di tumore maligno tra i bambini con
diagnosi da ricovero ospedaliero.....
Sembrano dati da bollettino di guerra  e di questo vorremmo sentir parlare
nei   vari TG,  da Ministri e Assessori di turno, ma su questo vorremmo che
anche sindacati e lavoratori riflettessero: si lavora per mantenere la
propria famiglia e vedere crescere i propri figli, non per scavare loro la
fossa.
Grazie Magistrati e sappiate che proprio la vicenda di Taranto ha aperto gli
occhi a tanti italiani e di certo non sarete più soli nella difesa della
salute di tutti!
Patrizia Gentilini

-----Messaggio originale-----
Da: Luigi Mara [mailto:maraluigi at virgilio.it]
Inviato: domenica 12 agosto 2012 22.49
A: soci2012 at medicinademocratica.org
Oggetto: [<SOCI MD 2012>] R: [<SOCI MD 2012>] R: [<SOCI MD 2012>] ILVA


Caro Marco,
          Ti chiedo cortesemente, come Medicina Democratica, di redigere un
Comunicato di piena condivisione dell'operato del Giudice Patrizia Todisco
in relazione all'ordinanza emessa dalla stessa relativa al disastro
ambientale causato dall'ILVA di Taranto e alla necessità inderogabile della
realizzazione di una rigorosa e tempestiva bonifica del sito industriale e
del territorio gravemente e massicciamente inquinati, nonché di denuncia
delle indebite interferenze del Ministro Prof.ssa Avv. Severino, del governo
e dei partiti della maggioranza che lo sostengono, a tacere dei sindacati di
regime.

Ti ringrazio vivamente per quanto farai in tal senso.

NB. Per favore invia il comunicato per posta certificata al Giudice e a
tutti i destinatari della Tua precedente lettera (Assennato et Aal.).

Cari saluti.

             Luigi



-----Messaggio originale-----
Da: fulvio.aurora at virgilio.it [mailto:fulvio.aurora at virgilio.it]
Inviato: domenica 12 agosto 2012 22.12
A: soci2012 at medicinademocratica.org
Oggetto: [<SOCI MD 2012>] R: [<SOCI MD 2012>] ILVA

Condivido, ho sentito proprio questa sera a radio popolari quanto è
successo.
Effettivamente il problema è divantao il magistrato, non l'ILVA, penso che
Caldiroli

domani si esprimerà con un comunicato come MD.

Saluti

Fulvio Aurora



----Messaggio originale----

Da: aieavicenza at gmail.com

Data: 12-ago-2012 21.20

A: "soci2012 at medicinademocratica.org"

Ogg: [<SOCI MD 2012>] ILVA



Carissimi tutti,

alla luce della nuova ordinanza del

giudice Todisco e,delle affermazioni dei ministri Passera e Clini , mi sono
convinta che bisogna ancora tenacemente dare manforte al Magistrato ,che si
trova contro ,con ricatti inammissibili anche i sindacati.

Nostro dovere e' evitare di far nascere

tra la popolazione sensi di colpa che

volgano a modificare la priorità dell'aspetto salute nell'ambiente di
lavoro.

Mi chiedo ,perché gli altri stabilimenti ILVA sparsi nel mondo, rispettino
tutte le normative ambientali di legge ,mentre in Italia si debba lottare
sempre così ,tra le altre cose sempre

a danni avvenuti?

Vogliamo evitare altri disastri ambientali come Marghera ed altri?

Fermare i decessi aiutare i nostri figli,

a costruire una coscienza morale

in un ambiente sano ,sono sempre gli stessi concetti che portiamo avanti ,

con una differenza ,che ora siamo difronte all'esigenza di considerare

i posti di lavoro in essere,ma non ha scapito della altissima % di decessi e

malattie respiratorie.

Credo che insieme si possano formulare dei sistemi di intervento,

da iniziare subito ,agli studiosi del settore "e tra noi ce ne sono molti,

chiedo di operassi come abbiamo già fatto con il comunicato stampa e la
lettera aperta "che ha colto nel segno"

Un appoggio forte a questa magistratura che sta dimostrando

autonomia di giustizia "di questi tempi non e' poco"

Maria Chiara Rodeghiero





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