PIANO DI PACE: SABOTATO DAI PAESI OCCIDENTALI
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- Date: Wed, 15 Aug 2012 16:29:02 +0200 (CEST)
1)
http://notizie.virgilio.it/notizie/esteri/2012/08_agosto/15/siria_cina_occidente_responsabile_di_disaccordi_onu_su_conflitto,36075571.html?pmk=rss
Siria, Cina: Occidente responsabile di disaccordi Onu su conflitto
Pechino (Cina), 15 ago. (LaPresse/AP) - La Cina ha accusato alcuni Paesi occidentali di essere responsabili dei disaccordi interni alle Nazioni unite sull'approccio al conflitto civile in Siria. È quanto riporta l'edizione odierna del People's daily, quotidiano del Partito comunista cinese, sottolineando che i tentativi dell'Occidente di ottenere un cambio di regime e il crescente supporto ai ribelli impediscono che il Consiglio di sicurezza dell'Onu agisca in modo unito. "Questo atteggiamento - si legge sul quotidiano - distrugge l'unità interna del Consiglio, facendo sì che la comunità internazionale non riesca a raggiungere consenso e impedendo agli sforzi di mediazione di Kofi Annan di essere efficaci". (Segue) chb/gng 150955 Ago 2012 (LaPresse News)
2)
http://mondo.panorama.it/news/Siria-appello-Lavrov-a-Occidente ( serghei 15 agosto )
Siria: appello Lavrov a Occidente
'Non sabotare accordo su transizione raggiunto a Ginevra'
(ANSA) - MINSK, 15 AGO - Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha lanciato un appello all'Occidente a non ''sabotare'' l'accordo di Ginevra sulla transizione politica in Siria, proposto a fine giugno dall'ex mediatore internazionale Kofi Annan. ''Non bisogna sabotare quanto fatto a Ginevra'', ha dichiarato Lavrov, nel corso di una visita in Bielorussia, aggiungendo di voler chiedere ai paesi occidentali di pronunciarsi sul loro sostegno all'accordo e, se lo sostengono, del ''perche' non lo mettono in atto''.
3)
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43796 ( thierry, 12 agosto )
La Siria è solo un pretesto
"[...]
Gli occidentali non avevano alcun motivo diplomatico di portare al voto il loro progetto di risoluzione, dal momento che i russi avevano annunciato che non lo avrebbero fatto passare. Non avevano alcuna ragione di far approvare una nuova risoluzione da parte dell'Assemblea Generale, dopo che questa ne aveva già approvata una in termini analoghi. Infine, Kofi Annan non aveva alcun motivo oggettivo per rassegnare le dimissioni.
Inoltre, una parte di questa sequenza è illegale. L'Assemblea Generale non ha alcuna competenza per discutere di questioni su cui il Consiglio di Sicurezza si sia bloccato, tranne quando «sembri esistere una minaccia contro la pace o un atto di aggressione e ove, per il fatto che l'unanimità non sia stata raggiunta tra i suoi membri permanenti, il Consiglio di Sicurezza non riesca a esercitare la sua responsabilità primaria nel mantenimento della pace e della sicurezza internazionali». Non si dà questo caso, in quanto i promotori della risoluzione insistono per presentare la crisi siriana come un problema esclusivamente interno.
In ogni caso, l'Assemblea Generale non ha menzionato questa competenza (nota come «Uniting for Peace-Union pour le maintien de la paix»), ma i leader occidentali hanno lasciato intendere che essa disponesse molto di più: di un diritto di intervento umanitario. Si tratta evidentemente di una frode intellettuale. La Carta dell’ONU si basa sul rispetto della sovranità degli Stati membri, mentre il «diritto d’ingerenza» (un tempo denominato «missione civilizzatrice») è il privilegio del più forte utilizzato dalle potenze coloniali per conquistare il mondo.
In questo spirito, i leader occidentali hanno ripetutamente condannato l'inazione del Consiglio di Sicurezza. Nulla è più lontano dalla verità: il Consiglio è diviso, come dimostrano i tre successivi veti, ma è attivo e ha già emanato tre risoluzioni sulla crisi siriana (2042, 2043 e 2059). Quando la giuria di un tribunale penale è divisa sulla colpevolezza di un imputato e lo assolve, non dice che la Corte è impotente a condannarlo, ma afferma al contrario di aver fatto giustizia. Quando il Consiglio di Sicurezza, che è una delle fonti del diritto internazionale, respinge una risoluzione, si deve accettare quel che ha espresso la legge, che si sia soddisfatti o meno della sua decisione.
Kofi Annan ha spiegato le sue dimissioni con queste parole: «la crescente militarizzazione sul campo e la chiara mancanza di unità del Consiglio di Sicurezza ha cambiato radicalmente le condizioni per il successo della mia missione.» Par di sognare, ma Kofi Annan aveva accettato le sue funzioni il 23 febbraio. A quel tempo, l'esercito siriano stava assediando l'Emirato Islamico di Baba Amr, dove sono stati ricacciati due-tremila combattenti con istruttori occidentali, intanto che la Cina e la Russia avevano già fatto ricorso per due volte al loro diritto di veto. [...]"
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