Rispondere (chi ha un account yahoo) a questo appello del Cns (mentre la Clinton alza il tiro)



Il video di Dachan Noor, del Cns Italia (http://www.youtube.com/watch?v=9iHWb0MZrnc) è una sintesi della narrazione dominante sulla Siria, quella che ha permesso ogni sorta di ingerenze e ha contribuito alla guerra aperta anziché al negoziato e alla pace. Chi può risponda, occorre avere il conto yahoo io non so come si fa ad averlo.
 
Alcuni appunti.
 
Noor dice che Il "popolo siriano" subisce un "genocidio" e chiede alle Ong e a quelli di buona volontà e alle grandi potenze di intervenire per "restituire la libertà ai siriani" (si suppone la libertà pre-Assad?). 
 
Ma chi è il Cns?
Come sanno alcuni di voi, il Cns è sempre stata l'opposizione eterodiretta, espatriata e finanziata dall'Occidente e dai petromonarchi.  Si dice ed è riconosciuto come rappresentante del popolo siriano ma è fatto da espatriati (nemmeno rifugiati, fra di loro ci sono persone che andavano tranquillamente in Siria). Ha come alleato della prima ora il Cnt libico. Ha sempre chiesto l'intervento armato occidentale, ed è stato subito riconosciuto come legittimo rappresentante del popolo siriano dalle varie potenze. Ha sempre rifiutato ogni proposta negoziale (come la Clinton, che ad aprile all'arrivo del piano Annan si è affrettata a chiedere agli armati di non deporre le armi). Da molti mesi ha un patto stretto con il cd esercito siriano libero, popolato di combattenti venuti da fuori e sostenuto dall'esterno. Non ha mai condannato gli atti di violenza e crudeltà, gli attentati e gli assassini  compiuti da quest'ultimo. Possiamo dire che è il braccio politico dei gruppi armati.
 
E' specialista (ascoltatissimo dalle potenze del mondo) in propaganda: i ventitremila morti (in realtà copme si fa a sapere quanti sono?) chi li ha fatti? Secondo l'appello, tutti il dittatore.  Eppure la lista delle vittime comprende: le vittime civili degli scontri; le vittime civili degli attentati; le vittime civili di massacri di incerta patetnità; le vittime fra i militari e le forze di polizia; le vittime fra i gruppi armati (che essendo persone armate, non si possono classificare come "civili").  
 
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