Re: [pace] Siria:"appello di Roma" delle opposizioni siriane contrarie all'opzione militare



Hai fatto tu personalmente il censimento per sapere che è proprio il 99%?

Davide Bertok

Il 30/07/2012 10.57, mary r ha scritto:
peccato che quasi il 99% dei siriani in italia che sono attiva NON
sostengo per vari motivi questo appello, e trovano che non li
rappresenta minimamente.
*From:* a_roveroni at libero.it <mailto:a_roveroni at libero.it>
*Sent:* Monday, July 30, 2012 9:56 AM
*To:* pace at peacelink.it <mailto:pace at peacelink.it>
*Subject:* R: [pace] Siria:"appello di Roma" delle opposizioni siriane
contrarie all'opzione militare

Aderisco anch'io all'appello e ringrazio la Comunita' di sant'Egidio.

Annalisa Roveroni

    ----Messaggio originale----
    Da: lorenz.news at yahoo.it
    Data: 26/07/2012 20.41
    A: <pace at peacelink.it>
    Ogg: [pace] Siria:"appello di Roma" delle opposizioni siriane
    contrarie all'opzione militare

    Io aderisco e diffondo questo appello sostenuto dal Cnscd (o Cnb) di
    Haytam
    Manna e da altre opposizioni. E' scaturito oggi a Roma grazie al
    coordinamento
    delle opposizioni siriane a opera della Comunità di sant'Egidio.
    Lorenzo Galbiati 	
    	

    *L'appello*

    1. La Siria sta vivendo la crisi più drammatica della sua storia. La
    scelta della soluzione militare, che non tiene conto delle richieste
    della rivolta di libertà e di dignità del popolo siriano, ha portato
    alla diffusione della violenza, alla perdita di troppe vite umane e
    a distruzioni generalizzate.

    2.    Riuniti a Roma presso la Comunità di Sant’Egidio, noi
    appartenenti a diversi gruppi dell’opposizione democratica siriana,
    attiva sia all’interno che all'esterno del Paese, rivolgiamo questo
    Appello al popolo siriano, a tutte le parti coinvolte e alla
    Comunità internazionale.

    3.    Siamo diversi per opinioni ed esperienze. Abbiamo lottato e
    lottiamo per la libertà, la dignità, la democrazia, i diritti umani
    e per costruire una Siria democratica, civile, sicura per tutti,
    senza paura e senza oppressione. Amiamo la Siria. Sappiamo che la
    Siria, luogo di convivenza di religioni e popoli diversi, corre oggi
    un rischio mortale che incrina l’unità del popolo, i suoi diritti e
    la sovranità dello Stato.

    4.    Non siamo neutrali. Siamo parte del popolo siriano che soffre
    per l’oppressione della dittatura e la sua corruzione. Siamo
    fermamente contrari a qualsiasi discriminazione su base
    confessionale o etnica, da qualunque parte venga. Siamo per una
    Siria di uguali nella cittadinanza. Vogliamo che la Siria in futuro
    sia patria per tutti, capace di  rispettare la vita e la dignità
    umana, nella giustizia.

    5.    La soluzione militare tiene in ostaggio il popolo siriano e
    non offre una soluzione politica in grado di accogliere le sue
    aspirazioni profonde. La violenza porta a credere che non c’è
    alternativa alle armi. Ma le vittime, i martiri, i feriti, i
    detenuti, gli scomparsi, la massa di rifugiati interni e i profughi
    all'estero, ci chiedono di assumere la responsabilità di fermare
    questa spirale di violenza. Ci impegniamo a sostenere tutte le forme
    di lotta politica pacifica e di resistenza civile, e di favorire una
    nuova fase di incontri e conferenze all’interno del Paese.

    6.    Non è troppo tardi per salvare il nostro Paese!  Pur
    riconoscendo  il diritto dei cittadini alla legittima difesa,
    ribadiamo che le armi non sono la soluzione.  Occorre rifiutare la
    violenza e lo scivolamento verso la guerra civile perché mettono  a
    rischio lo Stato, l'identità e la sovranità nazionale.

    7.    Occorre, oggi più che mai, un’uscita politica dalla drammatica
    situazione in cui ci troviamo. È il modo migliore per difendere gli
    ideali e realizzare gli obiettivi di chi mette a rischio la propria
    vita per la libertà e la dignità. Invitiamo i nostri concittadini
    dell’Esercito Siriano Libero, e tutti quelli che portano le armi, a
    partecipare a un processo politico per giungere a una Siria
    pacifica, sicura e democratica.

    8.    Non possiamo accettare che la Siria si trasformi in un teatro
    di scontri regionali e internazionali. Crediamo che la Comunità
    internazionale abbia la forza e le capacità necessarie per trovare
    un consenso che sia base di un'uscita politica dall'attuale
    drammatica crisi, basata sull'imposizione del cessate il fuoco, il
    ritiro degli apparati militari, la liberazione dei detenuti e dei
    rapiti, il ritorno dei profughi, gli aiuti di emergenza alle
    vittime, un vero negoziato globale senza esclusioni, che sarà
    completato da una vera riconciliazione nazionale basata sulla
    giustizia.

    9.    Chiediamo che l'ONU sia l'unico soggetto internazionale
    ritenuto responsabile del coordinamento degli aiuti umanitari per
    sostenere i siriani in difficoltà sia in patria che all’estero.

    10.     Ci rivolgiamo con questo Appello a tutti i Siriani e in
    particolar modo ai giovani: il nostro futuro lo costruiremo con le
    nostre mani. Insieme possiamo costruire una Siria democratica,
    civile, pacificata, pluralista. Ci rivolgiamo a tutte e a tutti
    coloro che lottano per il cambiamento democratico in Siria, a
    qualunque parte essi appartengano: per porre in essere un dialogo e
    un coordinamento tra di noi  che avvii rapidamente la Siria ad una
    fase transitoria verso la democrazia, sulla base del patto nazionale
    comune.

    11.    Ringraziamo la Comunità di Sant’Egidio per il lavoro e il
    sostegno nella ricerca di una soluzione per la crisi nazionale
    siriana, e le chiediamo di  continuare ad accompagnare gli sforzi e
    il lavoro che ci aspettano.

    Roma, Sant’Egidio, 26 luglio 2012


    -----

    *ELENCO FIRMATARI DELL'APPELLO:*

    *NCB ( National Coordination Body)*
    HAYTHAM  MANNA
    ABDULAZIZ ALKHAYER
    RAJAA ALNASER

    *DEMOCRATIC FORUM*
    FAIEZ SARA
    MICHEL KILO
    SAMIR AITA

    *WATAN Coalition*
    FAEK HWAJEH

    *DEMOCRATIC ISLAMIC GROUP*
    RIAD DRAR

    *Syrian Trade Union/ Women Syrian Activist*
    AMAL NASER

    *MAA Movement (Together)*
    ALI RAHMOUN

    *BUILDING SYRIAN STATE *
    ANAS JOUDEH
    RIM TURKMANI

    *WEST KURDISTAN Assembly*
    ABDUSALAM AHMAD

    *NATIONAL BLOC*
    AYHAM HADDAD

    *HORAN RENCONTRES (FOR CITYZENSHIP)*
    UGAB ABOU SUEDE
    SADA HAMZEH


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