Grazie Alberto....prossimo passaggio ONU in Assemblea generale...



La mia interpretazione del cap. VII credo che sia nata da qualche news Ansa, quindi totalmente inaffidabile.
 
Quello che di cui sono convinto e' che dobbiamo vedere nei dettagli i passaggi diplomatici tutti e riuscire a divulgare qualcosa di questi. Le forzature, come la guerra libica, sono aiutate dalla disinformazione e dalla nostra ignoranza.
Prossimo passaggio all' ONU dovrebbe essere un documento presentato dall' Arabia saudita all' Assemblea generale, quindi non vincolante. ma il risultato della votazione sara' usato per convincere l' opinione pubblica che "il mondo" vuole l' uscita di scena di Assad,in che modo vedremo.  In un caso simile sulla guerra libica ci furono grossomodo, 100 favorevoli, 11 contrari e 20 astenuti.
 
Cerchiamo di seguire anche questa discussione.
 
 
 
 --- Sab 28/7/12, Alberto Cacopardo <alberto.cacopardo at alice.it> ha scritto:

Da: Alberto Cacopardo <alberto.cacopardo at alice.it>
Oggetto: Re: [pace] La discussione (in francese) nel CdS sulla risoluzione ONU bloccata dal veto russo-cinese
A: pace at peacelink.it
Data: Sabato 28 luglio 2012, 02:09

Marco, ti segnalo che il Capo VII dello Statuto Onu non prevede solo "l'uso di mezzi militari".
Il Capo VII è dedicato alle "misure coercitive", ossia adottate senza il necessario consenso delle parti interessate, che sono di due tipi:
- misure coercitive senza uso della forza, previste dall'art. 41
- misure coercitive con l'uso della forza, previste dall'art. 42
la bozza anglo-franco-americana bocciata in Consiglio il 19 luglio prevedeva misure ex art. 41, cioè senza uso della forza, ossia sanzioni e simili.

Alberto Cacopardo


Il 22/07/2012 20.49, marco palombo ha scritto:
A questo link la discussione (in francese) nel Consiglio di Sicurezza sulla risoluzione bloccata dal veto russo-cinese
 
 
Erano stati preparati due documenti, uno dalla Russia e uno da Stati Uniti, Francia, Portogallo, Germania e Gran Bretagna, ma la Russia ha rinunciato a presentare il suo e si e' votato solo il testo dei paesi NATO.
 
Su 15 paesi rappresentati al Consiglio di Sicurezza 11 hanno votato a favore, Cina e Russia contro e Sudafrica e Pakistan si sono astenuti.
 
Il documento bocciato conteneva un ultimatum di 10 giorni alle autorita' siriane, invocando il Cap VII della Carta ONU,uso di mezzi militari,per rispettare i sei punti del piano Annan.Il CdS poneva questa scadenza solo alle autorita' siriane e prevedeva sanzioni (minacciava secondo il linguaggio ONU).
Secondo la Russia questo avrebbe portato prima al "sanzionamento" dello stato siriano e poi all' intervento militare.
Il piano Annan prevede sei punti che gli attori che si scontrano con le armi in Siria dovrebbero rispettare, ma il punto cruciale e' costituito da
 
gli scontri nei centri abitati.
 
I massacri dei civili che da mesi i media occidentali raccontano sono in realta' la semplificazione degli scontri nei centri abitati dove i gruppi armati dell' opposizione si insediano e l'esercito siriano vuole combattere.
In mezzo tra i contendenti armati stanno i civili, della cui incolumita' probabilmente si interessano poco entrambe le parti. L' esercito pero' e' fornito anche di armi e mezzi di maggiore dimensione e la presenza e l' uso di queste armi nei centri urbani e' probabilmente il
 
"casus belli"
 
che con questa risoluzione si voleva creare e che probabilmente si tentera' di sfruttare anche in futuro.