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Lettera da un rifugiato iracheno (in Svezia) sulla Siria e sull'Iraq
- Subject: Lettera da un rifugiato iracheno (in Svezia) sulla Siria e sull'Iraq
- From: Mari Cor <mari.liberazioni at yahoo.it>
- Date: Fri, 20 Jul 2012 03:49:38 -0700 (PDT)
Vi chiedo di pubblicarla come lettera anche sul sito
LETTERA DI UN RIFUGIATO IRACHENO SULLA SIRIA, E SULL’IRAQ, E SUI MORTI…
Rafa Al Hijaj, un amico iracheno rifugiato da anni in Svezia, segue con dolore e disappunto un copione che ha già visto. Segue soprattutto le due tivù del Golfo, Al Jazeera e Al Arabyia. Ecco quel che ci scrive:
“E’ strano e soprattutto doloroso vedere il canale di news Al Arabyia ieri, esultare come faceva Al Jazeera incoraggiando e giustificando i terroristi che uccidevano iracheni. Al Arabyia fa dire a tutti gli ospiti che il regime siriano è finito. Non sono un tifoso di Assad ma ritengo che come in Libia e in Iraq prima, qui c’è qualcosa di grandemente sbagliato. Da mesi e mesi mostrano missili che uccidono civili e dicono che sono sparati per ordine di Assad. Nei fatti non è possibile dire chi li manda perché le scene sono sempre mostrate da lontano. Poi mostrano i tanti carrarmati di Assad distrutti dai ribelli, ma non dicono mai quante case e civili sono stati distrutti a causa dei ribelli. E’ la stessa cosa che in Libia. Mostrano
persone in abiti civili, ma sono armati, eppure i media dicono che sono civili. I Grandi media ci trattano come idioti.
E se non vogliono I carri armati vicini alle città, perché permettere ai ribelli di avere RPG e missile antitank? Bisogna anche dire che I ribelli hanno usato civili come scudi umani.
Le scene poi son sempre le stesse. Si mostrano tanti corpi di civili e lì vicino persone visibili o non cominciano a urlare “ecco il genocidio di Assad”. Mi chiedo come si possa dare per scontato che ogni morto è fatto da Assad e dalla sua parte. I “ribelli” possono uccidere delle persone dell'altra parte e mostrarle come vittime del regime.
Quanto all'Iraq, il nostro viceprimo ministro iracheno Tareq Al Hashemi fuggito in Qatar perché accusato di essere responsabile di attività terroristiche, è riapparso per dirci che le autobomba in Iraq erano messe da Assad. Vuole coprire chi c’è dietro davvero. Ebbene sappiamo che molte autobomba venivano dalla Siria a uccidere in Iraq, ma non erano mandate dal governo. Erano di terroristi mandati e pagati dai petromonarchi. Ho chiesto a varie persone a proposito di Al Hashimi: pensano che egli fosse dietro molto del terrore che ha devastato l’Iraq.
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