resoconto dell'iniziativa di Mondo senza guerra con Peacelink
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- Date: Tue, 17 Jul 2012 16:04:27 +0200
Al "Fjestival delle Diversità" di
Milano, incontri sulla Siria
Nel quadro della manifestazione "Fjestival delle
Diversità", "Mondo Senza Guerre" ha invitato Laura Silvia
Battaglia, giornalista, e Lorenzo Gabiati, di Peacelink, a condividere
esperienze e punti di vista sull'attuale situazione in Siria. Dopo la presentazione
del documentario di Antonio Martin, si è aperto un dibattito con il pubblico. Immagine di: Pressenza Fjestival Milano Pressenza Milano, 16/07/12 Nel
dibattito si sono potute delineare le questioni in gioco al momento. Alla
domanda del perché ha scelto di parlare di guerre, Laura Battaglia ha fatto
ironicamente riferimento al proprio cognome, che la porta di conseguenza a
prendere come una sfida quella di combattere tutte le guerre! Più seriamente,
ha continuato, non sono un'attivista ma una giornalista. In quanto tale,
coprendo l'area mediorientale, mi trovo spesso in zone di guerra. Sento il
bisogno di andarci di persona, di capire cosa succede nella popolazione, tra la
gente, e poi al ritorno in Italia di condividere il tutto. Per
ora, Laura non va in Siria, tuttavia riceve molte informazioni e resoconti...ed
è per lei molto importante selezionare ciò che riceve, spesso da orizzonti
molto diversi, e di riflettere accuratamente prima della pubblicazione. Ci
invita a leggere "Humanitarian Nightmare", un eccellente articolo di
Fareed Zakaria apparso sul Times in inglese. Quanto
al futuro della Siria, Laura non si mostra molto ottimista: ci sono, secondo
lei, due scenari possibili, una guerra con interventi dall'esterno (ma per ora
i russi hanno posto il loro veto), oppure una guerra civile tra siriani. In
ogni modo, la guerra c'è, e la situazione è oggi peggiorata rispetto a un anno
fa. C'è
stato, sì, il tentativo di Kofi Annan che, in sei punti, mirava a fermare Rimane
perciò difficile immaginare una soluzione pacifica. Tuttavia, alcuni gruppi
d'opposizione vorrebbero una soluzione transitoria nella quale il potere
attuale potrebbe restare in carica. Non rappresentano però la maggioranza. Lorenzo,
a sua volta, spiega che, per poter andare verso una soluzione di pace, ci
vorrebbe la liberazione degli attivisti politici e un immediato cessate il
fuoco. La crisi attuale non permette di tornare indietro, ma è certo che il
governo cadrà, e sarà forse addirittura dal suo stesso interno! Bisogna sapere
che si contano molti disertori dentro l'esercito. Un colpo di stato è quindi
probabile. Se le forze di opposizione ne uscissero vincenti, si potrebbe forse
sperare in un futuro democratico; se invece ne uscissero vincenti i militari
del cosiddetto "esercito siriano libero", non si sa cosa accadrebbe. Secondo
Laura, la soluzione inizia dallo smantellamento dei servizi segreti. Spiega,
infatti, quanto possa essere terribile una situazione in cui tutti diffidano di
tutti; è una cosa che distrugge le famigle, sapere che uno di loro, in
qualunque momento, sotto un qualunque tipo di pressione, potrebbe denunciare
l'altro. Ed è necessario che la popolazione possa decidere sulle elezioni.
Inoltre, smettere di violare la Carta dei diritti umani nel trattamento dei
prigionieri. Il
mio timore, aggiunge, è che, come in Libia, la vendetta prenda il sopravvento
nelle famiglie, cioè che quando uno dei membri viene arrestato e ricercato,
tutta la famiglia si veda coinvolta a portarne il peso della responsabilità. Come
si può evitare la trappola della vendetta e fare in modo che la gente possa
credere nella pace? Questa
è probabilmente una delle sfide maggiori per il futuro. ----- Le due frasi in rosso le ho dette io. In
foto (se si vede), da sinistra, Laura Battaglia, io e Tatiana De Barelli. Link http://pressenza.com/npermalink/al-xfjestival-delle-diversitax-di-milanox-incontri-sulla-siria Lorenzo Galbiati |
Allegato Rimosso
- References:
- Scusate la probabile ripetizione
- From: Francesco Santoianni <francescosantoianni at gmail.com>
- Re: [pace] Scusate la probabile ripetizione
- From: "mary r" <humdrum2 at libero.it>
- Scusate la probabile ripetizione
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