quello che penso



Mi pare che dato quanto è piccolo il nostro pianeta dovrebbe essere chiaro per tutti gli esseri chiamati umani che almeno quel poco che resta delle risorse della terra sia da usare in maniera parsimoniosa,  lungimirante.
Che urge  farlo condividendolo equamente fra tutte/i per chi non è ancora morto di capitalismo.
Magari anche con un pochino di umiltà da parte nostra visto che per esempio in EU di materie prime non ce ne sono e che la buona terra per coltivare che avevamo siamo stati capaci solo di inquinarla e di soffocarla di cemento.
La stessa cosa vale per come stiamo trattando la fratellanza fra i popoli nel mondo e le comunità immigrate nel nostro continente.

  

Per me neoliberismo e guerra sono  abbominevoli  stupide sanguinose invenzioni  sia perchè praticate sia perchè subite e sono completamente FUORI  da un futuro possibile.

Se poi si vuole continuare a cedere al fascino noire della  follia, ma allora di futuro non ce n'è neanche per azzardo e non ci si prenda in giro a parlare di futuro. 

Pretendere che una sola persona, o 3/4 dell'umanità, o l'1% e via di questo passo ( verso la morte ) stiano a guardare i suoi simili che rubano, mangiano, ammazzano e inquinano  è veramente uno spettacolo che di umano non ha niente, e tantomeno di bestiale. E' più simile al terremoto: raccapriccianti vortici di  giochi di forze di tortura e morte completamente senza coscienza.







La via possibile è per me quindi come minimo senza neoliberismo e senza guerra. Tutto quello che ci porta fuori strada sono scelte fatte appunto da esseri spudoratamente arricchitisi senza scrupoli che non sono mai stati capaci di guardare sufficientemente dentro agli occhi neanche dei loro figli.
Oppure scelte fatte da derubati che del neoliberismo si fanno complici accettandone l'elemosina per sopravvivere a tempo eterodeciso !

Contare su  persone che si mettono a servizio delle forze della guerra e del neoliberismo, anche  se battezzati come rivoluzionari, anche se davvero contro una spietata dittatura, SENZA INTRAVVEDERE NESSUN'ALTRA RESPONSABILITA' e cioè chiudendo gli occhi e spalancando le porte a dittature a dir poco peggiori, è per me è sbagliato. Sopratutto perchè chi è consapevole non è dentro la battaglia e sono sicura che non rende consapevole chi è dentro la battaglia.
 



Veniamo trascinati a forza in questo vortice di..., e una delle cose da fare secondo me è dialogare con i rivoluzionari per cercare di spiegare loro quanto vengono usati come pedine e a farci dire da loro cose che non sappiamo noi che loro ci possono insegnare ,  ma QUESTO MINIMO DIALOGO PARE SIA IMPOSSIBILE E NON A CASO a mio modesto parere.

Vorrei fosse chiaro però che non mi permetto di giudicare intere generazioni lasciate CON INDIFFERENZA SENZA FUTURO: forse anche per questo tanti ragazzi accettano di fare del "mozzicone" della propria vita quello che più credono di desiderare, in questo modo.

Un'altra cosa da fare è stato detto è tentare di fermare il mostro della guerra afferrandolo per la gamba che ci schiaccia a casa nostra. A questo proposito è stato scritto, ringrazio di cuore , un manifesto in cui si chiede alle associazioni di firmare. 

 Si chiama
 

GIU' LE MANI DALLA SIRIA
 

Facciamolo e passiamo parola perfavore.




C'è poi da continuare a prenderci cura a informarci l'uno con l' l'altro.
Se ci sono verosimili tentativi di impedire di farlo è per me comprensibile e ingiudicabile per l'aspetto suicida ma per le implicazioni e le ricafdute nella vita degli altri credo che questi tentativi non abbiano  niente di democratico, nè di rivoluzionario, nè di libertario.

E' quello che penso e magari fosse solo un film.