R: [pace] lettera dalla siria
- Subject: R: [pace] lettera dalla siria
- From: "Sebastiano Cosenza" <sebastiano.cosenza at fastwebnet.it>
- Date: Thu, 5 Jul 2012 17:03:55 +0200
Tu parli di realtà, ma chi conosce la realtà ? la realtà sono i morti civili? Ma quale realtà li ha uccisi? La realtà è che Assad è un dittatore ? Ma sai quanti dittatori ci sono da quelle parti e nessuno osa toccarli perché sono “amici “ dell’Occidente ? Sai quante donne saudite sognano le libertà civili vigenti in Siria ? Ti faccio una domanda , se puoi rispondimi : ti sei mai chiesto come mai il “democratico” e civile Occidente ha attaccato i soli regimi mediorientali a matrice laica dove il livello culturale, il benessere, la condizione femminile, erano enormemente più evolute rispetto ai regimi teocratici ? Iraq, Libia, adesso Siria, erano e sono regimi laici molto più simili alla concezione di modernità e sviluppo occidentale rispetto alle tirannocrazie feudali del golfo. Forse erano un cattivo esempio ? sebastiano Da: pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto di lorenz.news at yahoo.it Valeria, qui non si tratta di zittire ma di capire cosa val la pena diffondere. Tu stai diffondendo la voce di un anonimo che si dichiara contro la rivolta, che dice che le richieste dei manifestanti pacifici sono state esaudite dal regime e che i rivoltosi si sono armati accusando il regime di uccidere i manifestanti, cosa che secondo lui NON è successa mentre i rivoltosi hanno iniziato a uccidere i soldati. Siamo al negazionismo. Ora, vale la pena diffondere chi nega la realtà di un massacro di migliaia di persone solo perché i media parlano di questo massacro? Allora diffondiamo anche news che negano la Shoah dato che a diffondere quelle sulla Shoah ci pensano i media. Giusto? E’ una follia questo approccio. Quel tipo siriano sta dicendo il falso, dicendo che il regime non solo non ha ucciso i manifestanti ma ha esaudito le loro richieste, lo capisci? Perché se non lo capisci, vuol dire che sei in balia di internet e non sai più distinguere minimamente anche dopo un anno e mezzo di repressione della rivoluzione cosa è successo per certo. Dico, almeno a grandi linee, dovrebbero aver capito tutti che in Siria è in atto una repressione governativa che ha ucciso migliaia di persone e che fa vittime ogni giorno. Si può poi dire che i media, fino a un mese fa parlavano poco delle uccisioni a opera degli insorti, ma negare i crimini del regime è negazionismo e diffondere delle testimonianze negazioniste a favore del regime è essere filo Assad. Io sono veramente colpito dall’aver visto su questa lista come molte critiche ad alcuni pacifisti, come quella di sostenere, di fatto regimi dittatoriali negando i loro crimini, siano vere, e finora avevo sempre pensato che erano caricature dovute ai guerrafondai. Purtroppo non è così. Lorenzo Galbiati Da: pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto di valeria.sonda at alice.it
----Messaggio originale---- Questa lettera, nel ricostruire la cronologia dei fatti ha valore zero. Perché diffonderla? Credi davvero che Assad abbia garantito la richiesta dei manifestanti pacifici (e non invece fatto sparare sui cortei con conseguente fenomeno dei disertori) e che si sia creata dal nulla una opposizione armata? Lorenzo Galbiati Da: pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto di valeria.sonda at alice.it http://www.vietatoparlare.it/2012/05/01/lettera-dalla-siria/ LETTERA DALLA SIRIAmaggio 1st, 2012 Nell’ottobre 2010 un gruppo della Parrocchia ha compiuto un viaggio in Siria vivendo un’esperienza davvero indimenticabile, da un punto di vista umano, culturale e spirituale… Non sono trascorsi neanche due anni da allora, ma la situazione di quel paese è radicalmente cambiata, Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto un messaggio via e-mail dalla guida siriana che ci aveva condotto – con grande competenza e capacità – alla scoperta della Siria.. Cari signori, amici e tutti quelli che mi ricordano o forse non mi ricordano più, è quasi un anno da quando la crisi nel mio paese è cominciata. Vi scrivo perché credo che c’è qualcosa che devo informarvi e scusatemi se faccio errori linguistici. Sono sicuro che se voi non sarete d’accordo con quello che dico, almeno dopo questa e-mail sarete consapevoli che tanta gente come me esiste. Noi esistiamo e siamo tanti, anche se i media internazionali non vogliono riconoscerci. Ecco perché vi scrivo: perché conosco tutti voi e ho fiducia grande di voi e so che mi considerate una persona seria e onesta. Voglio far arrivare la mia voce! Noi siamo CONTRO la rivolta che sta succedendo nel nostro paese! E vi dico ancora che siamo una parte grande della popolazione siriana. È una sorpresa, vero? Vi spiego cosa è successo dal nostro punto di vista. Potete sentirmi come un testimone che vive vicino e dentro quello che succede: dall’inizio c’era parte della gente che ha chiesto la riforma pacifica e loro avevano ragione. Perché tante cose non andavano bene. Lo Stato ha promesso di fare quello che la gente aveva chiesto. Ma nello stesso tempo c’erano gruppi armati che hanno usato le richieste pacifiche e giuste per creare i problemi più grandi e per dire che l’esercito siriano uccide la gente, ma in realtà loro uccidevano i soldati siriani… Questa era una bugia grande che l’opposizione siriana ad Istanbul ha creato e dato al mondo come verità. Però, la verità è che gli islamisti ( come partiti politici ) nel mondo islamico appoggiano la rivolta in Siria. Loro usano la rivolta per arrivare al potere. Purtroppo tanta gente religiosa in maniera semplice crede a tutto quello che gli imam dei paesi del Golfo Arabo dicono, specialmente la promessa di andare in cielo se sopportano la rivolta. Loro dicono che questa rivolta a parte del Jihad, la guerra santa. Immaginate! Non solo i gruppi armati hanno attaccato dei soldati e ufficiali dell’esercito ma anche gli impiegati al governo, ingegneri e tecnici. .. Hanno attaccato anche la gente che non voleva partecipare alla rivolta!! E hanno bruciato le loro macchine! La parte a cui appartengo è la gente siriana laica che contiene cristiani e musulmani e altri che vogliono un paese laico che rispetti tutti. Il nostro presidente ha promesso di fare un referendum per cambiare la Costituzione come la gente aveva chiesto all’inizio. La gente che vuole la riforma- come noi-ha votato (sì o no non importa) e l’opposizione (armata e non armata) non ha votato. 8,5 milioni hanno votato! Ma i media dicono che noi non esistiamo forse? O che siamo stati obbligati a partecipare?? Che strano! Secondo noi, la riforma viene gradualmente e senza distruggere il paese. Nella nuova Costituzione non ci sarà più un partito solo al potere come era in precedenza. Ci sarà il pluralismo vero siccome altri partiti potranno ugualmente partecipare alla vita politica. Un presidente può essere eletto due volte al massimo. Non è questo che abbiamo chiesto un anno fa? Si! Allora perché ci deve essere una rivolta aggressiva e soprattutto piena di propaganda falsa. Perché perdiamo lo scopo: la riforma? Chi vuoli i fanatici con le loro barbe e il loro discorso medioevale? La situazione sociale a causa della rivolta armata: tanta gente ha perso il lavoro per mancanza di stabilità. I prezzi sono raddoppiati! Le sanzioni imposte su di noi ci soffocano e non cambiano nulla sul livello politico. Il latte per i nostri bambini, ad esempio, è l’80% più caro… I ribelli hanno attaccato le infrastrutture, oleodotti, centrali di elettricità… E quindi hanno lasciato tanta gente senza elettricità e senza diesel in questo inverno freddissimo… Se non mi credete, va bene, ma almeno credete che noi esistiamo e che siamo tanti. E che noi non siamo parte del governo o l’esercito o il partito che governa. Siamo gente siriana che non ha avuto la possibilità di dire al mondo che la rivolta ha un altro viso cattivo che non sapete…. Vi chiedo, se volete bene alla gente siriana, di non appoggiare la rivolta ma il DIALOGO. L’unica soluzione è il dialogo tra il governo e l’opposizione. Basta sangue! Basta rivolta! Vogliamo il dialogo perché i nostri bambini abbiano un futuro. Grazie per avermi dato il vostro tempo e la vostra attenzione. Un caro saluto G. E. |
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