R: Re: [pace] [SPF:fail] I: [R] [SPF:fail] ANPI e NONVIOLENZA



Non mi pare fuori luogo e tempo, ma un preciso segno dei tempi, che all'interno dell'ANPI ci si proponga la "missione" di porre la Nonviolenza come meta di un cammino comune.

Questo perchè, pragmaticamente, globalizzazione e tecnologia per tutti oggi stagliano in primo piano la "comune umanità" minacciata, in ordine di importanza e di emergenza: 1) dalla guerra nucleare e dalla proliferazione atomica, civile e militare; 2) dal cambiamento climatico effetto dell'inquinamento ambientale per crescita consumistica; 3) dalla finanziarizzazione dell'economia che consegna la misura e la gestione della ricchezza sociale al gioco impazzito della speculazione.

Sono i temi di impegno non a caso individuati in "INDIGNATEVI!" di Stephane Hessel.

E' un impegno per la sopravvivenza della specie che oggi deve inglobare i conflitti locali più limitati, per questa o quella rivendicazione politica statuale, o di autonomia statuale, ed animare la difesa dei diritti umani e sociali connessi con mezzi che siano omogenei al fine.

I Partigiani per la liberazione dal fascimo e dal nazismo hanno dovuto fare ricorso anche alla lotta armata perchè si sono dovuti confrontare con un mondo che, purtroppo, era già scivolato nella barbarie, e precipitava verso un destino di terrore ed orrore supremi: la loro libertà di scelta era allora tragicamente limitata.

Oggi abbiamo sì molte "situazioni barbare" ma, per fortuna, viviamo un mondo che, anche grazie all'eredità consegnataci dalle lotte dei Partigiani storici, ci dà ampia libertà di scelta: le pur gravissime, citate, minacce globali che abbiamo da affrontare possiamo e dobbiamo sfidarle "restando umani".

Da uomini fondamentalmente liberi dobbiamo quindi imparare a costruire insieme la vera libertà per tutti ovunque facendo leva sull'unità popolare per la giustizia e la solidarietà. Sarebbe importantissimo che l'ANPI italiana si facesse portatrice di questa nuova utopia concreta.



----Messaggio originale----
Da: a.marescotti at peacelink.it
Data: 28-giu-2012 15.29
A: "Lista pace Peacelink"<pace at peacelink.it>
Ogg: R: Re: [pace] [SPF:fail] I: [R] [SPF:fail] ANPI e NONVIOLENZA

Concordo con Laura ed Enrico. I partigiani hanno scritto la parola FINE alle guerre, questo era il loro sogno, non volevano diventare esempio e giustificaziobe per nuove stragi e nuove guerre.

"Hanno donato al mondo intero - come scrive Laura - la Carta Costituzionale e la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948 e non hanno sostituito una dittatura con un’ altra, come vogliono i vari insorti e ribelli contemporanei nelle guerre manovrate dai vertici del potere".

Parole chiarissime e condivisibili.

Ciao
Alessandro
www.peacelink.it

From: Enrico Peyretti <enrico.peyretti at gmail.com>
Sender: pace-request at peacelink.it
Date: Thu, 28 Jun 2012 15:08:50 +0200
To: <pace at peacelink.it>
ReplyTo: pace at peacelink.it
Subject: Re: [pace] [SPF:fail] I: [R] [SPF:fail] ANPI e NONVIOLENZA

E' un tema importante. Gli studi di Anna Bravo e altre storiche come lei, e storici. Testi di don Milani e di Mazzolari. Riflessioni di Lidia Menapace. I convegni fatti da Giorgio Giannini. La memoria di partigiani nonviolenti. I Quaderni di Azione Nonviolenta. E altro. Tutto ciò non toglie nulla a chi ha combattuto il nazifascismo con le armi, non vedendo altro modo. Ma l'esigenza - e la possibilità - di liberarsi dalle armi, di liberare la giustizia dalla violenza, crescono col tempo.
- Enrico Peyretti ------------------------ --------------- http://www.peacelink.it/tools/author.php?=63 ----------- www.ilfoglio.info ---- www.serenoregis.org - http://cisp.unipmn.it --------------------------------- ------ Segnalo rass.stampa: www.finesettimana.org
Il 28/06/2012 14:36, Laura ha scritto:

Care e Cari,

 

Gli ambienti pacifisti (Navarra, PeaceLink) si ispirano anche agli ideali di Stephane Hessel, il Padre costituente, che nel suo libro INDIGNATEVI! sostiene che il futuro della Resistenza Antifascista deve percorrere il cammino della Nonviolenza. Come sapete l’ANPI da corpo combattentistico, dipendente dal Ministero della Difesa, sta transitando sotto la Presidenza della Repubblica come ente morale ispirato alla Pace e all’attuazione della Costituzione. Lidia Menapace sconfessa i residui rigurgiti combattentistici all’interno di alcuni ambienti dell’ANPI.

La nostra missione sarà quella di far comprendere all’ANPI il valore e il portato culturale e rivoluzionario della Nonviolenza, per evitare che la Resistenza Antifascista venga strumentalizzata e paragonata alle insurrezioni armate contemporanee all’interno delle guerre e guerriglie di potere, sostenute da fazioni e potentati a livello internazionale. I nostri partigiani si adunarono per dignità e non per odio contro una barbarie omicida che aveva assunto connotati mondiali e devastanti. Inoltre i partigiani antifascisti hanno donato al mondo intero la Carta Costituzionale e la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948 e non hanno sostituito una dittatura con un’ altra, come vogliono i vari insorti e ribelli contemporanei nelle guerre manovrate dai vertici del potere . Oggi parlavo al telefono con Giovanni Sarubbi e Alfonso Navarra di tali questioni.  Inoltre, il progetto rivoluzionario marxista, a cui erano ispirate alcune frange partigiane, non pone come indispensabile alla sua attuazione il ricorso alla violenza, come sostiene Adam Schaff nel saggio LA TEORIA MARXISTA SULLA RIVOLUZIONE E SULLA VIOLENZA. I vertici ANPI pongono molta attenzione attualmente e sono davvero propensi ad accogliere il monito di Hessel, ossia il “futuro della Resistenza Antifascista deve percorrere il cammino della nonviolenza”, perché è un messaggio fondamentale, un monito valido all’attuazione dei principi Costituzionali, cardine della Pace e della Democrazia.

Che ne pensate?

Laura