R: Siria: stasera documentario sulla repressione del regime
- Subject: R: Siria: stasera documentario sulla repressione del regime
- From: <lorenz.news at yahoo.it>
- Date: Tue, 26 Jun 2012 16:33:37 +0200
Mi correggo: NON STASERA BENSì DOMANI
SERA! Da:
lorenz.news at yahoo.it [mailto:lorenz.news at yahoo.it] Stasera alle 23,20 sulle RAI 3 UN
DOCUMENTARIO DA NON PERDERE Io l’h visto ieri sera con gli
umanisti di Mondo senza guerre. E’ un documentario che è stato
finito a dicembre e diffuso da pochissimo. Forse non sarà trasmesso con tutte
le immagini crude e violente che ho visto nell’originale. E’ un documentario che parte da
storie vere, personali, di persone che cercavano di manifestare o filmare le
manifestazioni e si sono trovate torturate. Il documentario descrive bene il
clima di oppressione poliziesco in cui si vive in Siria. I racconti dei
rappresentanti europei del Cscd che ho conosciuto descrivevano quella realtà.
Oppressione e torture. Asad come dittatore che ha sostituito Allah e che ha
diviso le etnie e le appartenenze religiose che hanno sempre convissuto pacificamente
in Siria. Il documentario, seguendo la persecuzione
degli attivisti arriva a fare capire come si crei la dissidenza, come e perché
la gente fugge in Turchia, come e perché molti soldati abbiano scelto la
diserzione e il Libero Esercito Siriano. Non si parla di Comitati locali, Cscd e
Cns, sia chiaro. Il documentario segue storie di persone che sono finite in
carcere o in dissidenza all’estero, fino ad abbracciare le armi contro il
regime. Il documentario cioè fa una scelta di campo: spiegare come e perché un
popolo oppresso che prova a manifestare pacificamente finisca per abbracciare
le armi: sia come reazione alla repressione, sia per evitare di uccidere civili
se è il caso dei disertori. Da questo punto di vista è chiaro che il
documentario serve a comprendere come si sviluppa la scelta della ribellione
armata: non è certo un documentario a sostegno di chi si ostina a manifestare
in modo nonviolento. Ma serve a tutti per capire e comprendere quanto è lo
stato di oppressione governativo in Siria, e come questo porti alcune persone
alla rivolta armata. Io non le giudico né tanto meno condanno, queste persone,
finché si oppongono al loro regime come siriani che chiedono democrazia e non
uccidono civili. Come sappiamo nel Les è entrato un po’ di tutto e alcuni
gruppi uccidono per appartenenze etnico-religiose, ma questo non è un buon
motivo per condannare i disertori e ogni partigiano siriano. Come nonviolento
sostengo un’altra fazione in lotta, quella nonviolenta appunto, ma a noi
spetta anche il dovere di comprendere (non dico giustificare) come e perché si
crea una rivolta armata contro Consiglio quindi tutti a vederlo, perché
sono le prime immagini filmate che ci arrivano direttamente dai siriani uccisi
o torturati dalla polizia dopo i cortei pacifici. Lorenzo Galbiati Da:
pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto di Mari Cor Ecco qua: discorso Nato (ma non ho tempo di sentirlo ora): [2:40:17 PM]
Christof Lehmann Psy.D.: http://nsnbc.wordpress.com/2012/06/26/nato-council-meeting-over-turkey%C2%B4s-downed-jet-live-coverage/ http://www.rt.com/news/damascus-battle-uk-forces-syria-768/ commando
inglesi e attacco a Damasco Marinella |
- References:
- discorso della Nato, e news Siria
- From: Mari Cor <mari.liberazioni at yahoo.it>
- discorso della Nato, e news Siria
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