Houla, a chi credere?



Le dichiarazioni di Riccardo Noury di Amnesty International a Olivier Turquet di Pressenza (il link non funziona, almeno a me) sulla strage di Houla, che individuano nell’esercito siriano l’auotre, secondo una tattica ben precisa di azione con mezzi pesanti a cui segue il crimine, combaciano con tutte le news di questo tipo, e sono dovute a testimoni sul campo da cui attinge Amnesty.

 

Questa dichiarazione di Amnesty dice esattamente la stessa cosa che sostiene Lorenzo Declich nel suo blog 30 secondi, esattamente: è il tipo di azione che fa pensare al regime e solo al regime perché è lo stesso tipo già usato in altre occasioni e perché i ribelli non avrebbero avuto i mezzi per fare una cosa del genere.

 

Si aggiungano le considerazioni di Enrico De Angelis, che giustamente chiede: davvero pezzi del Les sono così marci e ora, ammesso che abbiano i mezzi, iniziano a uccidere decine di civili sunniti per fare cadere la colpa sul regime a livello mediatico, rischiando così di inimicarsi la popolazione che dovrebbe sostenerli?

 

Enrico inoltre ci manda questo report sui fatti di Houla, in cui si sostiene come fosse molto improbabile che i ribelli potessero avere facile accesso a quell'area per motivi logistici-strategici, e come tutte le testimonianze degli abitanti della zona agli osservatori dicano la stessa cosa: che sono stati gli Shabbiha. 

 

http://blogs.channel4.com/alex-thomsons-view/piecing-bloody-truth-houla/1687

 

 

Aggiungo: anche Ossamah Al Tawel del CNSCD ossia il coordinamento dei siriani che lottano in modo nonviolento, sostiene questa tesi, aggiungendo che si è trattata di una vendetta privata tra famiglie, compiuta però con pezzi dell’esercito.

 

Alla fine, mi chiedo: perché credere al Frankfurter allora?

E la risposta che mi viene è che si crede al Frankfurter perché si pensa che si faccia di tutto per dare colpe al regime che il regime non ha e tutto questo per promuovere la guerra alla Siria. Ma questo ragionamento ha sempre il solito difetto: in questo modo continueremo ad assolvere o sospendere il giudizio sul regime. E ad apparire per ciò filo-regime.

 

Mi sembra indicativo che per quel poco che so da Ossamah, le sue posizioni sulle news a cui credere sono nettamente più vicine a quelle degli arabisti di appellosiria che alla nostre. E sto parlando delle posizioni dei siriani nonviolenti che si ribellano al regime.

Ma a quanto pare sono solo io a preoccuparmi del fatto che continuiamo a fare circolare news che i rivoluzionari nonviolenti siriani sconfessano totalmente.

 

Lorenzo