R: [pace] Re: [pace] "Il regime siriano ha staccato l'elettricità e ha bloccato le incubatrici"



Per Mary Rizzo

Ma perche' ti da' fastidio un vecchio articolo del Corriere della Sera?

Perche' ti da' fastidio che venga rispolverata una bugia mediatica?

Perche' vengono fabbricate queste bugie? Ce lo sai spiegare?

Perche' dovremmo continuare a non far finta di nulla?

Io non partecipo alla manifestazione del 16 e comunque cambi tema per non affrontare il problema delle menzogne che provengono dalla parte che tu sostieni. 

Questo e' in problema che dovete affrontare seriamente al vostro interno.

Perche' altrimenti non sarete più credibili.


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-----Original Message-----
From: "mary r" <humdrum2 at libero.it>
Sender: pace-request@peacelink.itDate: Thu, 14 Jun 2012 11:13:45 
To: <pace at peacelink.it>
Reply-To: pace at peacelink.it
Subject: [pace] Re: [pace] "Il regime siriano ha staccato l'elettricità e ha bloccato le incubatrici"

non voglio commentare, è una perdita di tempo con persone che non sono in 
grado di considerare gli argomenti presentati da esperti nel campo, e 
preferiscono anche dibattere se è meritevole di partecipare o no ad una 
manifestazione cui sigla è "Allah, Suriya, Bashar, Wabbas" (solo dio, Siria, 
Bashar e null'altro) e che mette l'impostazione per uno stato "laico e 
socialista"... ma non dovevano decidere cosa vogliono per se stessi I 
SIRIANI? Spero veramente che tutti quanti che sono in polemica con me e con 
Enrico e Annalisa vanno a quella manifestazione, così lo tocchi con mano 
quello che propone come soluzione "con Bashar fino all'ultimo respiro" e 
stati a filare insieme a quelli che chiamano i siriani RATTI (quando non li 
chiamano culoni)....

ma solo faccio presente che questa  nuova cosa che circola sul pentagono 
che prepara a fare la guerra in siria è stato "alimentato" da Debkafile, e 
stranamente, gente che dovrebbe essere molto preparata riguarda la 
contro-informazione e la disinformazione prende questo sito sul serio. Non è 
preso sul serio da quasi nessuno per la sua impostazione come un think tank 
israeliano considerato "falco". Ad ognuno le fonte a cui si fide....
rizzo

-----Messaggio originale----- 
From: Alessandro Marescotti
Sent: Thursday, June 14, 2012 10:53 AM
To: Lista pace Peacelink
Subject: [pace] "Il regime siriano ha staccato l'elettricità e ha bloccato 
le incubatrici"

Ecco cosa leggevamo su Corriere della Sera del 9/2/2012.

La fonte delle incubatrici scollegate era quella dei "Comitati di 
coordinamento locali degli attivisti".

Quanto ci si puo' fidare di un'insurrezione armata imbeccata dal Pentagono e 
che diffonde simili notizie rivelatesi poi delle bufale?

Perche' qualche arabista non fa un archivio online dei manipolatori 
dell'informazione?

Perche' nella black list ci dovremmo finire noi che denunciamo le bugie di 
guerra?

Si noti bene: il titolo dell'articolo era "Il Pentagono prepara i piani". E 
le incubatrici - e' facilmente intuibile - erano l'imbeccata del Pentagono.

Ma come si fa ad avere fiducia in un'insurrezione armata che e' cosi' ben 
pilotata dall'esterno?

Alessandro

---

Siria, il Pentagono prepara i piani

Ma la Ue esclude un intervento militare. Secco avvertimento di Putin

Sul dossier siriano la Casa Bianca ha intensificato i contatti con gli 
alleati europei, la Turchia e il Golfo

WASHINGTON - Due segnali che cambiano la percezione e la cornice della crisi 
siriana negli Usa. Il primo arriva dal Pentagono. I generali - hanno 
confidato ufficiali anonimi alla Cnn - hanno iniziato l' esame delle opzioni 
militari possibili. Devono essere pronti, hanno spiegato, nel caso che la 
Casa Bianca ritenga di ricorrere alla forza. È evidente che al Pentagono ci 
stanno lavorando da tempo e l' indiscrezione, pilotata, è per indicare un 
probabile cambio di rotta. L' altro segnale, che serve a giustificare il 
primo, è il «tono» di molti media americani su quanto avviene in Siria. Ecco 
allora grande spazio alle testimonianze che rivelano la repressione del 
regime. La Casa Bianca, frustrata dall' atteggiamento di Russia e Cina all' 
Onu, esplora soluzioni diverse. Dunque, è al lavoro per varare, insieme agli 
alleati europei, nuove sanzioni che incidano sulla già debilitata economia 
siriana. Intensi in queste ore i contatti con i partner. A cominciare dai 
turchi che hanno i!
n mente una conferenza internazionale. Un forum che potrebbe approvare altre 
iniziative, comprese quelle più «muscolari». Se la diplomazia - che resta 
per Obama lo strumento principale - dovesse fallire si penserà ad altro. Gli 
«specialisti» suggeriscono alcuni scenari: armi ai ribelli (in modo diretto 
o indiretto), patto d' azione con Qatar e Arabia Saudita, uso della Turchia 
come base d' appoggio per gli insorti, imposizione di corridoi per impedire 
a elicotteri e blindati di colpire i civili. E sopratutto il ricorso a due 
attori insostituibili per questo tipo di conflitti: unità speciali e droni. 
In realtà, secondo alcune informazioni, i commandos qatarioti e inglesi 
sarebbero già attivi, con un paio di «uffici di coordinamento» a Iskenderun, 
Turchia. Una località dove è stato segnalato l' arrivo di aerei cargo legati 
a operazioni clandestine. Per quanto riguarda i droni non c' è problema: 
sono nelle basi turche da mesi. L' opzione militare ha però degli avversari. 
Non s!
ono pochi gli addetti
Guido Olimpio
Twitter @guidoolimpio golimpio at rcs.it

9/2/2012
Corriere della Sera
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