La storia delle incubatrici staccate risale al 1991 anzi 1990 e riciccia ogni volta



nel 1990 fu suggerita al kuwait dall'agenzia pubblicitaria  Patton& Boggs e fu un successo. Il mondo attaccò l'Iraq anche grazie a questa panzanata che poi lo stesso Kuwqit smentì
Ci credette anche Amnesty e ne diede risalto
 
Poi è tornata già fuori due volte sulla Siria: per Hama e per Homs. Una volta con foto di bambini egiziani vivi (!!) e l'altra senza nemmeno foto.
 
basta
 
marinella

Da: mary r <humdrum2 at libero.it>
A: pace at peacelink.it
Inviato: Giovedì 14 Giugno 2012 11:13
Oggetto: [pace] Re: [pace] "Il regime siriano ha staccato l'elettricità e ha bloccato le incubatrici"

non voglio commentare, è una perdita di tempo con persone che non sono in grado di considerare gli argomenti presentati da esperti nel campo, e preferiscono anche dibattere se è meritevole di partecipare o no ad una manifestazione cui sigla è "Allah, Suriya, Bashar, Wabbas" (solo dio, Siria, Bashar e null'altro) e che mette l'impostazione per uno stato "laico e socialista"... ma non dovevano decidere cosa vogliono per se stessi I SIRIANI? Spero veramente che tutti quanti che sono in polemica con me e con Enrico e Annalisa vanno a quella manifestazione, così lo tocchi con mano quello che propone come soluzione "con Bashar fino all'ultimo respiro" e stati a filare insieme a quelli che chiamano i siriani RATTI (quando non li chiamano culoni)....

ma solo faccio presente che questa  nuova cosa che circola sul pentagono che prepara a fare la guerra in siria è stato "alimentato" da Debkafile, e stranamente, gente che dovrebbe essere molto preparata riguarda la contro-informazione e la disinformazione prende questo sito sul serio. Non è preso sul serio da quasi nessuno per la sua impostazione come un think tank israeliano considerato "falco". Ad ognuno le fonte a cui si fide....
rizzo

-----Messaggio originale----- From: Alessandro Marescotti
Sent: Thursday, June 14, 2012 10:53 AM
To: Lista pace Peacelink
Subject: [pace] "Il regime siriano ha staccato l'elettricità e ha bloccato le incubatrici"

Ecco cosa leggevamo su Corriere della Sera del 9/2/2012.

La fonte delle incubatrici scollegate era quella dei "Comitati di coordinamento locali degli attivisti".

Quanto ci si puo' fidare di un'insurrezione armata imbeccata dal Pentagono e che diffonde simili notizie rivelatesi poi delle bufale?

Perche' qualche arabista non fa un archivio online dei manipolatori dell'informazione?

Perche' nella black list ci dovremmo finire noi che denunciamo le bugie di guerra?

Si noti bene: il titolo dell'articolo era "Il Pentagono prepara i piani". E le incubatrici - e' facilmente intuibile - erano l'imbeccata del Pentagono.

Ma come si fa ad avere fiducia in un'insurrezione armata che e' cosi' ben pilotata dall'esterno?

Alessandro

---

Siria, il Pentagono prepara i piani

Ma la Ue esclude un intervento militare. Secco avvertimento di Putin

Sul dossier siriano la Casa Bianca ha intensificato i contatti con gli alleati europei, la Turchia e il Golfo

WASHINGTON - Due segnali che cambiano la percezione e la cornice della crisi siriana negli Usa. Il primo arriva dal Pentagono. I generali - hanno confidato ufficiali anonimi alla Cnn - hanno iniziato l' esame delle opzioni militari possibili. Devono essere pronti, hanno spiegato, nel caso che la Casa Bianca ritenga di ricorrere alla forza. È evidente che al Pentagono ci stanno lavorando da tempo e l' indiscrezione, pilotata, è per indicare un probabile cambio di rotta. L' altro segnale, che serve a giustificare il primo, è il «tono» di molti media americani su quanto avviene in Siria. Ecco allora grande spazio alle testimonianze che rivelano la repressione del regime. La Casa Bianca, frustrata dall' atteggiamento di Russia e Cina all' Onu, esplora soluzioni diverse. Dunque, è al lavoro per varare, insieme agli alleati europei, nuove sanzioni che incidano sulla già debilitata economia siriana. Intensi in queste ore i contatti con i partner. A cominciare dai turchi che hanno i!
n mente una conferenza internazionale. Un forum che potrebbe approvare altre iniziative, comprese quelle più «muscolari». Se la diplomazia - che resta per Obama lo strumento principale - dovesse fallire si penserà ad altro. Gli «specialisti» suggeriscono alcuni scenari: armi ai ribelli (in modo diretto o indiretto), patto d' azione con Qatar e Arabia Saudita, uso della Turchia come base d' appoggio per gli insorti, imposizione di corridoi per impedire a elicotteri e blindati di colpire i civili. E sopratutto il ricorso a due attori insostituibili per questo tipo di conflitti: unità speciali e droni. In realtà, secondo alcune informazioni, i commandos qatarioti e inglesi sarebbero già attivi, con un paio di «uffici di coordinamento» a Iskenderun, Turchia. Una località dove è stato segnalato l' arrivo di aerei cargo legati a operazioni clandestine. Per quanto riguarda i droni non c' è problema: sono nelle basi turche da mesi. L' opzione militare ha però degli avversari. Non s!
ono pochi gli addetti
Guido Olimpio
Twitter @guidoolimpio golimpio at rcs.it

9/2/2012
Corriere della Sera
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