Re: [pace] Manifestazione del 16 giugno



Care e cari,
seguo la discussione sulla lista pace peacelink, anche se non sempre mi piacciono le sue modalità, ma la ritengo per me, e credo per tutti, istruttiva. Di solito non intervengo perché non ne ho il tempo (almeno per spiegare in modo chiaro le mie opinioni su una vicenda così complicata che non ho come altr*, il tempo di analizzare, conoscere approfondire). Quando ci fu la manif della tavola della pace (a cui dette la propria adesione anche la mia organizzazione Cgil, espressi in primo luogo ai suoi responsabili e anche sulla lista, la mia contrarietà, basata essenzialmente sulla considerazione che in un conflitto armato, che divide anche quella popolazione, come pacifisti e come parte del movimento contro la guerra, non possiamo e non dobbiamo schierarci con nessuna delle due parti in conflitto. Il movimento dovrebbe come altre volte mantenere i suoi principi contro la guerra in
tutte le sue forme, ed avere, a mio avviso e come in altri tempi è avvenuto, una propria visione autonoma per una soluzione di pace e giustizia. Schierarsi poi a sostegno di un regime (il volantino è molto chiaro), mi sembra una enormità! Allora mi domando: perché non è possibile discutere (e non solo via mail) di una iniziativa contro la guerra, per giustizia e pace, con un punto di vista autonomo, che sia il più inclusivo possibile di tutte le parti del movimento e che abbia una sua "piattaforma" su alcuni punti essenziali, su cui è possibile trovare un accordo? Che la crisi globale abbia da tempo  colpito anche i movimenti, dividendoli e indebolendoli, è un fatto, ma perché non continuare in uno sforzo collettivo di unità? E' a mio avviso la sola strada che ci possa dare un pò di forza e, forse, una qualche efficacia.....Cari saluti
Alessandra Mecozzi
----- Messaggio Originale ----- 
> Da: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it> 
> A: "Lista pace Peacelink" <pace at peacelink.it> 
> Cc: "Lista Progetto" <progetto at peacelink.it> 
> Data: 03/06/2012 17:12 
> Oggetto: [pace] Manifestazione del 16 giugno 
> 
> Intervengo nella discussione che si e' sviluppata nella lista Pace di PeaceLink.
> 
> Chiarisco subito una cosa.
> 
> NON partecipero' alla manifestazione del 16 giugno a favore del "presidente siriano".
> 
> Il volantino che convoca la manifestazione (l'appello su facebook fa riferimento a questo volantino http://photos-a.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc6/255495_378192322228492_100001131820614_990516_1707225955_n.jpg?dl=1) si conclude con lo slogan "Dio, Siria, Bashar e basta!!!"
> 
> Bashar e' Assad, giusto per capire. E' il presidente siriano. 
> 
> Un volantino (il testo integrale e' incollato in coda al messaggio) che si conclude con un inno a dio, alla patria e al suo presidente e' quanto di più lontano dalle mie convizioni di pacifista.
> 
> Non lo condivido quell'appello. Lorenzo Galbiati ha sottolineato che quello e' un appello a sostegno del presidente siriano. E giustamente ha preso le distanze.
> 
> Cosi' come mi sono dissociato dalla manifestazione a favore del CNS promossa dalla Tavola della Pace, non partecipo ad una manifestazione del fronte opposto che si conclude con un cosi' goffo slogan propagandistico.
> 
> Ritengo che una giusta posizione dei pacifisti non sia quella di appoggiare una delle due parti in conflitto.
> Occorre a mio parere sostenere le azioni di mediazione nonviolenta senza parteggiare per una delle due fazioni.
> Lo scopo di una 'terza parte' - al di sopra del conflitto - deve essere quello di non alimentarlo, di far terminare gli scontri e di evitare assolutamente un intervento militare esterno.
> 
> Alessandro Marescotti
> Presidente di PeaceLink
> 
> --- QUESTO E' L'APPELLO CHE NON CONDIVIDO ---
> 
> Questo e' il testo dell'annuncio della manifestazione del 16 giugno comparso su Facebook
> 
> - Gruppo di organizzazione -
> 
> Manifestazione in solidarietà con la Siria
> 
> La manifestazione del 16 giugno per esprimere la solidarietà alla Siria, al suo Popolo ed al suo Presidente. L'invito è rivolto a tutte le donne e gli uomini che credono in un mondo fatto a misura di Uomo, credono nell'autodeterminazione dei popoli e ripudiano l'imperialismo ed i suoi servi xenofobi e razzisti, che combattono la supremazia degli usurai e dei banchieri e che appoggiano la lotta degli Stati Anti-imperialisti.
> 
> Volatino
> http://photos-g.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc6/s720x720/197689_426802184017119_1109236167_n.jpg?dl=1
> www.peacelink.it
> 
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