IN ITALIANO: Campagna per la libertà di stampa e libertà d'espressione in Iraq





Il giorno 26 aprile 2012 14:08, Martina Pignatti M. <martina.pignatti at unponteper.it> ha scritto:
Segue versione in Italiano del comunicato che vi appena inoltrato Loretta, per la diffusione in Italia. Grazie.



Campagna di sostegno alla libertà di stampa e libertà d'espressione in Iraq
dell'Iraqi Civil Society Solidarity Initiative


Comunicato stampa, 26 aprile 2102

La Legge per la Protezione dei Giornalisti, approvata nell'agosto 2011 dal Parlamento Iracheno sotto pressione internazionale per la riforma della legislazione sui mezzi di comunicazione, in realtà costituisce una minaccia per i media indipendenti. Lascia persino in vigore leggi promulgate da Saddam che consentono di imprigionare giornalisti fino a sette anni per insulti al governo. Un ponte per...  e la coalizione Iraqi Civil Society Solidarity Initiative promuovono una campagna per abrogare questa legge e chiedono al Governo Iracheno di rispettare gli obblighi assunti con la comunità internazionale per il rispetto della libertà d'espressione, garantita dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e dalla Convenzione Internazionale sui Diritti Civili e Politici.

Nel gennaio 2012, quando l'associazione irachena Society for Defending Press Freedom (SDPF) ha sporto denuncia contro questa legge presso la Corte Suprema, l'Iraqi Civil Society Solidarity Initiative ha lanciato una petizione internazionale per sostenerne l'abrogazione. L'azione legale della SDPF è stata rigettata dalla Corte con il pretesto che l'associazione non fosse legalmente registrata, anche se la SDPF esiste da tempo e gode di ottima reputazione. Uday Hatem, giornalista e presidente dell'associazione, spiega che l'organizzazione è registrata dal 2006 e ha inviato i documenti richiesti per l'aggiornamento della registrazione secondo la nuova legge delle ONG ma non ha ricevuto notizie dall'ufficio preposto, quindi la libertà d'associazione della SDPF non viene riconosciuta.

Uday Hatem, Jawad al-Khafaji, Mustafa Nasser and Rahima Ahmed oggi sporgono di nuovo, corragiosamente, denuncia contro questa legge, ma a titolo personale in quanto cittadini iracheni. Viste le persecuzioni subite dai giornalisti iracheni che hanno sfidato le istituzioni e i politici, crediamo che questi membri della SDPF si trovino in una situazione di potenziale pericolo. Sono però molto preoccupati per le conseguenze di questa legge per la libertà e la democrazia in Iraq e sono determinati a proseguire. Dichiariamo il nostro sostegno alla Society for Defending Press Freedom in questa battaglia!

Invitiamo associazioni e i giornalisti a:
- pubblicare il comunicato stampa della SDPF (allegato) sul loro sito e inviarci in link
- appoggiare questa campagna inviando un messaggio di solidarietà alla SDPF

Scrivere a: icssi.project at gmail.com
Maggiori informazioni sulla campagna: http://www.iraqicivilsociety.org/archives/434



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