Documento del Movimento Nonviolento sul Servizio Civile nazionale
- Subject: Documento del Movimento Nonviolento sul Servizio Civile nazionale
- From: Massimiliano Pilati <massi.pilati at gmail.com>
- Date: Tue, 20 Mar 2012 14:22:40 +0100
Servizio Civile Nazionale per tutti.
Un diritto costituzionale per difendere la Patria, ripudiando la guerra
documento del Movimento Nonviolento diffuso il 20.03.2012 in occasione della Tavola rotonda
"Quale riforma per il Servizio Civile Nazionale: proposte a confronto"
Quarant'anni fa la Legge riconobbe le ragioni degli obierttori di coscienza, consentendo loro di uscire dalle carceri militari e diventare i pionieri del servio civile.
Vennero poi le sentenze della Corte Costituzionale a sottrarre la difesa della Patria all'esclusiva delle Forze Armate e quindi la legge di riforma dell'Obiezione di Coscienza con un Servizio Civile "diverso per natura e autonomo da quello militare ma come questo rispondente al dovere costituzionale di difesa della Patria" (l. 230/1998). Poi, con la sospensione della coscrizione obbligatoria, venne istituito il Servizio Civile Nazionale (SCN), deputato a "concorrere, in alternativa al servizio militare, alla difesa della Patria con mezzi ed attività non militari" in linea di continuità con finalizzando il Servizio Civile Nazionale , (l. 64/2001 art 1, comma a).
Inizia quindi la parabola discendente del servizio civile: nel 2006 i volontari civili – difensori civili della Patria - erano 46 mila; nel 2008 precipitano a 37 mila con un brusco taglio ai finanziamenti che ammontano a 270 milioni di euro; nel 2009, con un finanziamento di solo 210 milioni i volontari scendono a 30 mila; nel 2010 si deve registrare un nuovo taglio a 170 milioni; nel 2011 si scende a 130 milioni, e nel 2012 si precipita a 68 milioni e i volontari civili – la difesa civile della Patria ! - saranno solo 20 mila. In pochi anni un tracollo.
Contemporaneamente, la spesa pubblica militare – l'altra modalità di difesa della Patria – si stabilizza oltre i 20 miliardi di euro annui, senza contare l'acquisto previsto di 90 caccia F 35 per un costo di oltre 150 milioni di euro ciascuno.
Ciò significa che un solo cacciabombardiere d'attacco, capace di trasportare testate nucleari in giro per il mondo, micidiale sistema d'arma del tutto incoerente con la "difesa" della Patria come prevista dall'art. 52 della Costituzione, costa più del doppio di quanto stanziato per il 2012 per l'intero SCN, forma di difesa della Patria invece perfettamente corrispondente sia all'art. 52 che all'art. 11 che "ripudia la guerra". Dunque, se il Servizio civile deve "concorrere" alla difesa della Patria – rispettandone lo spirito e la lettera della Costituzione - la concorrenza con la "difesa" militare, sul piano dell'investimento economico, è del tutto sproporzionata.
La condanna a morte per agonia cui è sottoposto il Servizio Civile è umiliante e incomprensibile per le decine di migliaia di giovani che annualmente chiedono di partecipare alla difesa civile della Patria e si vedono sbattere la porta in faccia "per mancanza di fondi". E' un'offesa che lo Stato fa alla "meglio gioventù" del nostro Paese, dicendole che non ha bisogno di lei.
Per queste ragioni il Movimento Nonviolento – fondato da Aldo Capitini con Pietro Pinna, primo obiettore di coscienza nella storia della Repubblica a proporre un servizio alternativo al militare - oggi come allora, crede nella necessità di affermare il diritto ad un "servizio civile per tutti" come difesa della Patria e della Pace.
Ritiene, inoltre, che in coerenza con la Costituzione italiana e con la legge istitutiva del Servizio Civile Nazionale, per concorrere alla difesa della Patria ripudiando la guerra, il diritto al servizio civile sia da finanziare stornando fondi adeguati e congrui dal bilancio della Difesa militare. In particolare, la rinuncia al programma di acquisto dei cacciabombardieri F-35 libererebbe oltre dieci miliardi di euro utilizzabili in un programma pluriennale per il SCN e di adeguata preparazione della Difesa civile "con mezzi e attività non militari", in una vera concorrenza con la Difesa militare, per la costruzione di quel "mezzo" costituzionale alternativo alla ripudiata guerra per la "risoluzione delle controversie internazionali".
Bisogna difendere e rilanciare il Servizio Civile con una campagna che ne affermi la continuità con l'obiezione di coscienza, l'ispirazione internazionale, l'impegno europeo, la solidarietà attiva.
Movimento Nonviolento
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