Siria, la posizione dei pacifisti



Vorrei dire la mia.

 

La situazione in Siria è molto caotica ma è difficile pensare che non siano in atto stragi e torture da parte del regime.

Il regime del resto li fa da decenni.

 

Mentre scrivo su Rainews ci sono video da Iblit, non si capisce granché se non che c’è una guerriglia urbana e gente disperata. Persone impiccate in piazza (da parte degli insorti, suppongo). Notizie di spari su gente che fugge che sarebbero oltre 30 000 e di campi minati, date da non noti “organismi umanitari”, che potrebbero poi essere quelli vicini agli insorti.

 

Il video diffuso nei giorni scorsi potrebbe anche essere un falso, come dice Alessandro, e di certo non rispetta le regole del giornalismo, ma mi sembra doveroso dire che in guerra non tutto quel che ci arriva può soddisfarle. Anche noi o Silvia Cattori che riportiamo (l’ho fatto e lo faccio anche io) testimonianze sul posto contro gli insorti non possiamo offrire grandi garanzie, come possiamo infatti controllarle? Quali documenti possiamo associarvi? Nessuno. Magari vengono da persone filo-regime perché sono cattoliche e hanno paura dei Fratelli musulmani. Sto dicendo che dobbiamo essere il più possibile obiettivi a 360 gradi e sapere che per farci un quadro della situazione le news che ci arrivano sono praticamente tutte più o meno inaffidabili e richiedono il nostro discernimento. Discernimento che deve prescindere da quel che vogliamo tutti: evitare una guerra. Nel senso che non dobbiamo sempre pensare nella direzione che desideriamo, non dobbiamo mettere in dubbio solo le notizie date da chi vuole l’intervento ONU.

 

Io per es. non avrei dubbi a scommettere che il regime fa stragi di civili e tortura. L’ha fatto in tempo di pace per decenni, perché non dovrebbe farlo durante una guerra civile? Sugli insorti non saprei, ma mi aspetto di tutto, sono solo meno sicuro di quel che possono fare perché nessuno sa bene chi sono, e perché sono diversi a seconda della zona.

 

Il ragionamento cui prodest di Marinella è da prendere sempre con le pinze. Che interesse ha un regime a torturare, e a sparare su manifestanti pacifici come ha senz’altro fatto quello di Assad? Di certo così facendo alla lunga ottiene l’attenzione dell’ONU e anche la rivolta armata da parte di frange della popolazione, con i disertori in prima linea, come appunto è successo. Dobbiamo allora pensare che Assad ha trattato i manifestanti con i guanti di velluto e son solo i media arabi e occidentali ad imputargli migliaia di morti?

 

Pensiamo pure che 6000 o 8000 sono troppi ma diventiamo ridicoli se diamo l’impressione di credere che non siano dell’ordine delle migliaia e che il regime abbia sparato solo su guerriglieri armati, e allora noi pacifisti sì che ci meritiamo le critiche di chi ci dice che difendiamo i dittatori.

 

Non nascondiamo quindi i crimini del regime. Non dubitiamo quindi solo delle fonti pro-insorti. Dubitiamo di tutto ma prendiamo anche in considerazione il fatto che non possiamo pretendere sempre una informazione che rispetti tutti i canoni dell’informazione corretta e trasparente in guerra. Sottolineiamo le fonti, le mancanze di verifiche ecc. tutto giusto, lo faccio anche io epperò a conti fatti mi chiedo e chiedo a tutti: se consideriamo solo le notizie con tutti i crismi del codice deontologico, non rischiamo forse di rimanere all’oscuro di tutto?

 

E facciamo anche i nostri ragionamenti, dopo aver dubitato, per capire verosimilmente come è la situazione.

 

Io oggi mi sto leggendo il rapporto di Amnesty sulle torture del regime siriano. Leggiamolo senza preconcetti. Perché mi sembra che per il solo fatto che sia di Amensty e tratti i crimini di Assad molti lo leggeranno pensando sin da subito che è fatto per stimolare l’ONU a intervenire. E così non va bene, rischiamo di fare propaganda anche noi, con il nobile scopo di evitare guerre. Ma nel fare informazione e lettura critica non ci dobbiamo prefissare lo scopo di evitare guerre bensì solo quello di avvicinarci alla verità.

Io pongo dubbi su di noi, sia chiaro, sul nostro atteggiamento, cerco sempre la verità e l’autocritica, quindi nessuno la metta sul personale perfavore perché rifletto su cose che faccio anche io.

 

 

Qui il rapporto di Amnesty.

http://www.amnesty.it/nuovo-rapporto-sulla-siria-torture-e-maltrattamenti-in-detenzione-fenomeno-sistematico-e-massiccio

 

A Milano ho contatto Ossamah Al Tawel, e lo vedrò settimana prossima con gli umanisti di Mondo senza guerre e senza violenze. Se riusciremo organizzeremo un incontro pubblico.

 

Lorenzo Galbiati

 


Da: pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto di Mari Cor
Inviato: martedì 13 marzo 2012 16.15
A: pace at peacelink.it
Oggetto: Re: R: Re: [pace] Il video del massacro in Siria? E' una evidente montatura - BAH...

 

E' ovvio che gli uni e gli altri si rimpallino le accuse, ma come il video sui medici che torturano, è una messinscena, mi pare evidente. Ed è anche evidente a chi giova.

 

A quel che ha detto Alessandro aggiungo che nelle foto pubblicate dal giornale c'è un bambino con ferita sanguinante vivida e la mano mostra il sangue sul guanto di plastica ma visto che gli "attivisti" sostengono

di aver trasportato i corpi da un quartiere a un altro, è possibile che varie ore dopo la morte il sangue zampilli ancora? Si diventa dei pezzi di marmo, da morti. Certe posizioni poi sono innaturali. E se avete notato lo stesso che ha la gamba cme disabile (op anticamente ferita) ha le mani legate con fascia bianca...come i cadaveri mostrati agli inizi di febbraio in un video che ha suscitato più di un dubbio.-

 

Marinella

 

Da: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>
A: Lista pace Peacelink <pace at peacelink.it>
Inviato: Martedì 13 Marzo 2012 15:51
Oggetto: R: Re: [pace] Il video del massacro in Siria? E' una evidente montatura - BAH...

 

Ciao Giuseppe!

Hai ragione, infatti io non mi baso su quanto sostiene l'ambasciata siriana. A me non interessa cosa dice il governo siriano. Io faccio funzionare la mia capacita' di osservazione.

Mi baso sulla mia esperienza personale di osservatore - il più possibile scrupoloso - dei filmati.

Il video lanciato dal Corriere della Sera dal punto 1.18 al punto 1.10 per 8 secondi indugia sul volto di un bambino senza metterlo a fuoco nonostante le condizioni di luce lo consentano. Praticamente non si vede nulla di distinto. Ed e' paradossale che persone che dicono di aver ricevuto da Avaaz le tecnologie satellitari per comunicare fino a noi via digitale quelle immagini, non dispongano di videocamere digitali con autofocus: sembra di vedere vecchie videocassette analogiche di venti anni fa, con bordi incerti e sfalsati. Le immagini che vediamo non le riusciresti a registrare con un normale telefonino, hanno una qualita' innaturale, come se l'oboettivo fosse annebbiato fa una calza. Ripeto: la qualita' e' pessima e non e' digitale. Non c'e' l'attenuante neanche della fretta: nessun evento incalzava l'operatore, e la cosa e' evidente nel filmato de Il Giornale.
Immagini cosi' scadenti e annebbiate le troviamo in giro per gli avvistamenti degli Ufo o dei mostri marini.

Se vai dal punto 43 a 38 il filmato indugia sugli occhi di un bambino che pero' sono cosi' confusi da non permettere di capire nulla. E subito dopo mostra una ferita nella spalla di cui non e' possibile accertare se si tratta di sangue. Ma e' nel fotogramma 25 che non si capisce se la gamba del bambino sia stata tranciata o se sia un bambino mutilato da anni: questo e' il punto più grottesco in quanto se e' stato fatto a pezzi non doveva apparire priva di sangue la gamba amputata. Il tutto viene fatto scorrere con una tale velocita' da non consentire di capire nulla, e soprattutto le immagini sono annebbiate nonostante le condizioni di luce e le distanze - ripeto - consentirebbero all'autofocus di funzionare.
Io sfido chiunque di fare riprese di cosi' bassa qualita' con un telefonino.

Ma soprattutto quando si girano queste riprese occorre farlo con un giornale quotidiano li' vicino per attestare che le immagini non risalgano a dieci anni fa. Lo facciamo noi mediattivisti quando riprendiamo i fumi dell'Ilva per evitare che ci dicano che quelli erano i fumi di dieci o venti anni fa, possibile che Avaaz - che si vanta di addestrare i mediattivisti siriani e di fornire cellulari satellitari - non abbia dato questi elementari consigli?

Ma e' possibile che noi ci caschiamo in continuazione e che dobbiamo perdere tempo per smontare filmati cosi' evidentemente manipolati?

Alessandro

www.peacelink.it

From: Comitato Paul Rougeau - RM <prougeau at tiscali.it>

Sender: pace-request at peacelink.it

Date: Tue, 13 Mar 2012 14:53:52 +0100

To: <pace at peacelink.it>

ReplyTo: pace at peacelink.it

Subject: Re: [pace] Il video del massacro in Siria? E' una evidente montatura - BAH...

 

Se non sbaglio l'ambasciata siriana NON dice che i filmati sono dei falsi ma che riguardano persone massacrate dagli ALTRI per mettere in crisi il governo...
G. L.



At 07:57 13/03/2012, you wrote:

Ho visionato questi due filmati sul "massacro" di cui si parla in queste ore in Siria:
http://www.corriere.it/esteri/12_marzo_12/massacro-siria-homs-donne-bambini_8059aaca-6c2f-11e1-bd93-2c78bee53b56.shtml
http://www.ilgiornale.it/video/homs_massacro_donne_e_bambini/id=homs_bambini

Mi sembrano delle evidenti montature. Nel campo del giornalismo di guerra ogni informazione è falsa fino a prova contraria. Deve essere scrupolo del giornalista documentarne la verità portando a supporto tutte le prove circostanziate che trasformino un video non attendibile in un video attendibile.

Ma in questo caso c'è l'aggravante della "tecnica" di ripresa: chiunque registri filmati anche amatoriali con il telefonino ottiene risultati migliori. Le immagini di questi filmati che ho visionato non sono a fuoco, corrono veloci in alcuni casi, in altri si soffermano a distanza su corpi di cui non si può dire nulla. Possono essere persone che sono stese lì ma che recitano. I trucchi cinematografici ci sono e funzionano quando vediamo i film. Quelle immagini possono essere girate ovunque. Con la diffusione dei cellulari delle tecnologie satellitari si è diffusa questa vaga idea che ci sarebbero attivisti in grado di far uscire "con il satellite" immagini raccapriccianti. Ma se questi attivisti sono così bravi a usare le tecnologie satellitari, come mai sono così incapaci di mettere a fuoco le immagini che un normale autofocus rende in automatico?
Appare evidente una tecnica di manipolazione delle immagini perché nessun telefonino, anche il peggiore, fornisce immagini così poco definite e incerte.

Il video de Il Giornale, poi, è un chiaro invito ad appoggiare l'Esercito Siriano Libero e la lotta armata, in aperta polemica con Kofi Annan.
Più propaganda di così...
Veniva Kofi Annan, non era gradito agli insorti, ed ecco che sbuca un filmato così.

Ma soprattutto è ovvio che se fossero stati i governativi non avrebbero lasciato tali prove nelle mani degli insorti.
E' evidentissimo che si tratta di una propaganda militare.

Sono veramente stupito da come una montatura così evidente riesca a fare tanto rumore.

Infine: chi diffonde queste immagini ha il dovere di dimostrare la loro autenticità e di verificarne le fonti. E se le fonti non sono verificabili ha il dovere di dirlo e di porre il pubblico di fronte ad una corretta informazione, evidenziando l'aspetto dubitativo, così come si fa per le informazioni che provengono dal regime siriano. Senza questa doverosa operazione di verifica il giornalista viene meno alla Carta dei Doveri del Giornalista e ai suoi obblighi deontologici.

Alessandro



Dalla Carta dei Doveri del Giornalista

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