Suggerisco al Dialogo di intervistare anche una terza persona: Udai Ramadan (che non è dell'opposizione)



 
Ciao, mi sembra che Ossama nell'intervista
 abbia esagerato la portata della repressione...
 
Lo si capisce, ma mi sembrerebbe giusto a questo punto per par condicio sentire un esponente (sempre espatriato) che NON fa parte dell'opposizione. Come Udai Ramadan, del partito comunista rappresentato in parlamento. Facendogli leggere l'intervista.
 
Consideriamo anche che secondo l'articolo apparso su Confronti e che Alessandro vi ha mandato, l'opposizione siriana era armata fin dall'inizio (una parte almeno della stessa). Leggete anche questa testimonianza da  Homs:
E poi NON SAPEVO che comunque TUTTA  l'opposizione si fosse riunita in Qatar...un brutto segno. Anche se poi il Cns ha proseguito per strade proprie.
 
Mi sono fatta l'idea che se all'inizio il governo ha compiutto aggressioni ai manifestanti (ammesse e se ne sono anche scusati), poi il tuttop è+ rapidamente degenerato con i gruppi armati e gli scointri. L'esercito non ha interesse a uccidere civili, avendo la pressione del mondo addosso; mentre i gruppi armati dell'opposizione violenta, sì.
 
Dunque poiché sono stati intervistati due esponenti dell'opposizione (anche quella truculenta del Cns), perché non dar voce al resto della popolazione siriana?
 
Poi ci sarebbe anche la suo delle Chiese cristiane d'Oriente.
 
Altrimenti, il che fare non sarà chiaro.  
 
Marinella