per Mario Actis - sito Amnesty International



Gentile Mario Actis,

ti ringrazio per la segnalazione.
Ho visto il sito e vorrei risponderti con un mio contributo scritto 
durante un incontro di presentazione di Amnesty presso la CASA della 
CULTURA di Milano. Penso che ogni guerra sia una condanna a morte e una 
violazione dei diritti umani imprescindibili, per i popoli e i civili 
innocenti. Quindi ritengo giusto continuare il nostro impegno contro 
tutti i conflitti armati e attualmente contro la guerra in Siria, che 
potrebbe assumere connotati mondiali. Del resto non è la prima volta 
nella storia che una crisi economica e finanziaria strutturale si 
risolve con un conflitto bellico mondiale.
Complimenti per l'impegno. Continuiamo a fare rete e teniamoci in 
contatto.
Grazie e a presto,
Laura Tussi
laura.tussi at istruzione.it

AMNESTY INTERNATIONAL PER I DIRITTI UMANI 
L’attivismo contro la pena di morte
Incontro svoltosi alla CASA DELLA CULTURA di MILANO (via Borgogna 3) 
con l’Associazione AMNESTY INTERNATIONAL

di LAURA TUSSI

L’approccio attivista contro la pena di morte da parte della 
legislazione internazionale, ma anche delle associazioni e 
organizzazioni che la contrastano, durante questi ultimi cinquanta 
anni, ha reso noto ed ha manifestato il concetto base per cui ci si 
oppone alla pena di morte.
Risulta molto chiara la posizione di Amnesty International quale 
questione di principio contro la pena di morte, non degna di paesi 
civili. 
Amnesty è un’associazione nata anni fa per tutelare e difendere i 
diritti umani e da parecchio tempo lavora su tali tematiche, alla base 
dello statuto della Dichiarazione Universale dei diritti umani. Amnesty 
sul piano operativo ha introdotto tecniche particolari all’interno dell’
attivismo di opposizione alla pena di morte, e nel suo operato, in 
concreto, cerca di salvare il numero maggiore possibile di vite umane 
condannate a morte e questo è un lavoro svolto dagli attivisti che 
operano nell’ambito dei gruppi, delle strutture e delle articolazioni 
territoriali di Amnesty. Tutte queste attività si concretizzano con l’
invio di petizioni, di lettere, di appelli, di raccolta di firme 
indirizzate alle autorità che detengono o che hanno condannato queste 
persone. In Lombardia esistono parecchi gruppi di operatori attivisti 
di cui la metà svolge azione specifica contro la condanna alla pena di 
morte e si occupa di alcuni di questi casi o svolge azioni urgenti 
relativamente a persone detenute e a rischio di morte.

Educazione ai diritti umani

Il problema della pena di morte costituisce per Amnesty International 
una questione fondamentale, quale violazione terribile e barbara dei 
diritti fondamentali della persona e l’impegno contro l’abolizione 
della pena di morte significa anche mobilitarsi per la diffusione e la 
promozione di una cultura dei diritti umani: solo questo afferma quanto 
è rilevante il tema della tutela dei diritti inalienabili dell’uomo, 
anche per le attività di educazione ai diritti dell’individuo umano, 
impegno che presso l’Associazione sta acquistando un’importanza ed un 
significato sempre maggiori. Gli obiettivi principali dell’impegno e 
dell’attività di Amnesty si evincono dal considerare la pena di morte 
una terribile vendetta di Stato, che non ha a che fare con la 
giustizia, ma è veramente una sorta di omicidio amministrativo che non 
risolve certo il problema della ferita al corpo sociale, inferta dall’
atto delittuoso, vale a dire l’offesa che il crimine porta alla 
società, viene da questa forma di omicidio supplementare in realtà 
ancora approfondita e ulteriormente acutizzata.
Amnesty International contro la pena di morte conduce una campagna 
permanente che ha sia l’aspetto dell’impegno assiduo e quotidiano per 
salvare vite umane e quindi di evitare il maggior numero possibile di 
esecuzioni, ma anche poi l’altro aspetto consiste nel lavoro all’
interno della tutela internazionale dei diritti umani, ossia di quelle 
norme che gli stati reciprocamente si danno per difendere i diritti 
basilari ed inalienabili di donne, bambini, uomini. E’ proprio una 
caratteristica essenziale della strategia abolizionista quella di 
rendere la questione della pena di morte un affare internazionale, 
ossia una questione con una rilevanza che oltrepassa l’ambito d’azione 
e quello della sovranità esclusiva dei singoli stati

I tre livelli dell’impegno umanitario

Sussistono più livelli nella strategia abolizionista di Amnesty e 
delle altre organizzazioni che si battono contro la pena di morte. Il 
primo livello d’azione è quello delle vite da salvare. Il secondo 
livello d’azione consiste nel cambiare quelle regole che permettono 
agli Stati che mantengono la pena di morte di continuare ad applicarle 
e di eseguire le sentenze.
Il terzo livello consiste nel costruire una cultura ed un’educazione 
ai diritti umani, in cui non vi sia spazio anche solo di ingiusta 
prevaricazione e volontà di annientamento della dignità dell’
individuo.
L’ultimo livello forse consente di raggiungere traguardi definitivi 
perché quando le opinioni pubbliche divengono, a larga maggioranza, 
profondamente contrarie alla pena di morte, a quel punto, in genere, 
neppure i governi insistono nel mantenere in vigore quelle norme, 
regole e leggi che consentono di eliminare fisicamente una persona a 
seguito della decisione di un organo dello Stato.



E' nata indoona: chiama, videochiama e messaggia Gratis. Scarica indoona per iPhone, Android e PC: http://www.indoona.com/