Re: [pace] Siria e Iran. Appello di intellettuali per fermare i preparativi di guerra



Certo che no!
A me piacerebbe che sotto la lente dei media ci fossero l'Arabia Saudita o il Tibet, però così non è e non ci posso fare niente. Ora tutto il mondo sta guardando la Siria e sa che c'è un dittatore che per rimanere al potere imprigiona, tortura e uccide i suoi concittadini. La gente non rimane insensibile alle atrocità (vere o presunte, come i bimbi uccisi in incubatrice) e vuole che si faccia qualcosa. Non si accontenta del discorso: lasciamoli fare che al mondo c'è di peggio (magari influisce il ricordo del nazismo sconfitto dall'ingerenza USA). 
Visto che non riusciamo a dettare l'agenda delle priorità, o riusciamo ad inserirci nelle priorità altrui con proposte nonviolente credibili e possibilmente efficaci, o la gente continuerà a ritenere che le ingerenze umanitarie della Nato non abbiano alternative. 
Ciao
Enrico Usvelli
 
P.S. prova ad andare in Iran e scrivere su internet contro gli ayatollah e vedi cosa ti succede. Qui al massimo rischi una denuncia per vilipendio riferita al Fannullone, là credo ti andrebbe un po' peggio.
 
 
----- Original Message -----
Sent: Friday, January 13, 2012 11:03 AM
Subject: R: [pace] Siria e Iran. Appello di intellettuali per fermare i preparativi di guerra

Il mondo è pieno di dittature.  Andiamo a fare la guerra a tutti ?

 Ritengo  più democratica la Repubblica  Islamica dell’Iran  che la nostra Repubblichetta ,  dove il governo è stato nominato dalla Goldman & Sachs + la BCE + il FMI con  l’attiva complicità del Fannullone che siede più in alto.

sebastiano

 

 


Da: pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto di Farmacia San Cassiano
Inviato: venerdì 13 gennaio 2012 10.48
A: pace at peacelink.it
Oggetto: Re: [pace] Siria e Iran. Appello di intellettuali per fermare i preparativi di guerra

 

Finchè si discute in lista, la condanna delle dittature siriana e iraniana è scontata, su un documento destinato a circolare pubblicamente credo che la condanna andrebbe scritta chiaramente.

Qua invece non c'è una sola parola di critica verso gli attuali governi dei 2 Paesi e nemmeno c'è una proposta di alternative all'embargo e all'uso delle armi: un po' difficile che venga preso sul serio.

L'affermazione finale 'il popolo iraniano e siriano hanno il diritto a decidere da soli...' a me pare una presa per i fondelli proprio per quei popoli: sappiamo benissimo che in questo momento, con gli attuali governi, non possono decidere assolutamente nulla.

Ciao

Enrico Usvelli