I: Re: NO ALLA FIRMA FIOM-CIGL ALLA PETIZIONE DI PEACELINK SULLA SIRIA



Inoltro per conoscenza,

annalisa r.

----Messaggio originale----
Da: fiom.internazionale at fiom.cgil.it
Data: 22/12/2011 10.09
A: "a_roveroni at libero.it"<a_roveroni at libero.it>
Ogg: Re: NO ALLA FIRMA FIOM-CIGL ALLA PETIZIONE DI PEACELINK SULLA SIRIA

Sulla ambasciata di Siria, sono d'accordo con te. L'ho già suggerito....Ciao
alessandra

Il 22/12/2011 9.41, a_roveroni at libero.it ha scritto:

Cara Alessandra, permettimi solo di replicare in poche righe.

 

La manifestazione proposta venerdì prossimo di fronte all'ambasciata USA e della Turchia è chiaramente a senso unico.

Avrebbe dovuto essere prevista,  per non essere immediatamente letta come a sostegno del regime siriano, anche di fronte all'ambasciata di Siria.

Ho fatto questa contro-proposta di equidistanza politica (avevo scritto di manifestare di fronte alle ambasciate Turca e Siriana - per conoscenza vi inoltro il mio messaggio del 14 dicembre a Peacelink ) ma non e' stata ovviamente accolta perche' gli obiettivi sono altri.

Questa decisione rappresenta una netta scelta politica a favore del regime Al-Assad  che fa diventare l'Italia non "ponte di pace" come sostengono gli organizzatori, bensì la promotrice delle dittature contro i popoli in lotta per la liberta'.

 

Si puo' e si deve essere contro la guerra e anche contro la dittatura! 

 

Ti prego di adoperarti in questo senso, grazie.

 

Buona giornata

Annalisa Roveroni

 

----Messaggio originale----
Da: fiom.internazionale at fiom.cgil.it
Data: 21/12/2011 19.39
A: "a_roveroni at libero.it"<a_roveroni at libero.it>
Cc: <protocollo at fiom.cgil.it>, <organizzazione at fiom.cgil.it>, "Alessandro Marescotti"<a.marescotti at peacelink.org>
Ogg: Re: NO ALLA FIRMA FIOM-CIGL ALLA PETIZIONE DI PEACELINK SULLA SIRIA

CAra Annalisa,
ti ringrazio per le tante informazioni inviate. La situazione in siria è talmente complicata e tragica che è bene seguire e saperne di più. Non cambio e non cambiamo idea comunque rispetto alla petizione che mi sembra sufficientemente chiara. Certo poteva essere scritta meglio, avere una analisi più ampia e accurata, ma il punto centrale è che è da rifutarsi qualsiasi intervento armato straniero "umanitario" che come sappiamo per varie esperienze, ultima quella in Libia, non solo non protegge i civili e i diritti umani, ma fa esattamente il contrario e aggiunge orrore agli orrori che lì si stanno consumando. E per interessi economici e geopolitici. Non ho dubbi sul fatto che la guerra sia stata iniziata dal regime di Assad che ha cominciato a sparare su una popolazione inerme che protestava, come altre popolazioni dell'area, per più democrazia e giustizia. E non ho neanche dubbi sul fatto che quel regime debba andarsene. La diplomazia politica internazionale mi sembra, fin dall'inizio, incapace, o meglio, senza la volontà, di costruire una azione di mediazione pacifica. Adesso non possiamo che chiedere il cessate il fuoco da tutte le parti, osservatori internazionali e mi auguro che l'ONU voglia e possa farlo. La guerra civile, come diceva una mia cara amica e compagna palestinese, è, in termini di distruzione umana, sociale, politica, peggio della bomba atomica. E non a caso abbiamo assistito a  molti casi di questo genere o a tentativi di provocarla.....Ci sentiamo, e nei fatti siamo, impotenti di fronte a quel massacro. E all'impotenza si aggiunge anche l'amarezza per non essere riusciti come movimento pacifista a dimostrare la nostra indignazione e la nostra ripulsa della guerra. Ad indicare soluzioni alternative, a stabilire rapporti con quella parte di società civile che ha cominciato ad opporsi (e continua a farlo) senza armi.....Penso che però la nostra impotenza non possa tradursi nella accettazione di un ulteriore passaggio bellico. Qui sotto il breve commento che ho aggiunto alla nostra firma.
"Che dire di più che "no alla guerra, si a tutti diritti umani per tutti e per tutte/i". Ho letto un mucchio di distinguo sulla vicenda tragica siriana: ma contro la guerra - di un regime contro la popolazione che gli si ribella e di qualsiasi intervento militare esterno, nel paese, non possono esserci né se né ma."
Continuiamo a discutere, ma sarebbe bello se si riuscisse anche ad agire contro la guerra, ogni guerra, a fianco delle vittime. Nessuna assoluzione per nessuno.

Cordiali saluti
Alessandra Mecozzi
Responsabile internazionale Fiom-Cgil

Il 21/12/2011 15.58, a_roveroni at libero.it ha scritto:

Vi inoltro per conoscenza alcuni messaggi scritti nella mailing list di Peacelink, con la risposta del coordinatore Alessandro Marescotti, in relazione ad un dibattito che si e' aperto sulla correttezza della descrizione della situazione in atto in Siria negli ultimi mesi fatta dalla PETIZIONE INTERNAZIONALE "SIRIA NO-WAR" che risulta anche firmata da Fiom-Cgil.

 

Va bene essere contro l'intervento armato, ma senza giustificare questa posizione con accuse al Siria Free Army, la Turchia e l'opposizione al regime di Assad di essere responsabili delle vittime civili e delle violazioni dei diritti umani perpetrate dallo stesso regime che essi combattono!

 

C'è una Rivoluzione in atto in quel Paese, almeno SI CHIEDA AL PRESIDENTE ASSAD E AL SUO GOVERNO DI DIMETTERSI!

 

Mi auguro che pretenderete un chiarimento da Peacelink e ritirerete la vostra firma prima che venga portata all'ONU (ma l'hanno gia' inviata qualche giorno or sono), dove leggerebbero sicuramente con sconcerto un testo simile, visto che la commissione dell'Onu sulla Siria c'è gia' e anche se non era potuta entrare nel Paese ha potuto accertare sulla base di oltre 200 testimonianze che le forze di sicurezza siriane sono responsabili di estese e gravissime violazioni dei diritti umani.

 

Essere contro la guerra si' ma senza sostenere incredibili tesi che servono solo ad assolvere un regime che disprezza il popolo e calpesta ogni diritto umano.


Cordialmente

Annalisa Roveroni