Antonello Repetto invita alla disobbedienza



 
 
Antonello Repetto, che probabilmente, per via di una frattura, non ce la farà ad essere sabato alla manifestazione, ci informa che ha provveduto ad inviare, a mezzo raccomandata, alla base di Decimomannu, il messaggio che trovate sotto.
Sarebbe felice, ci fa sapere, se, ove disponessimo di megafono, questo scritto venisse letto durante la manifestazione, come suo piccolo contributo alla stessa, visto che molto si rammarica di non poter essere fisicamente presente.
 
Ancora più sotto, trovate il comunicato del Social Forum con cui viene promossa la manifestazione.
 
Invio anche alle liste nazionali, perché Antonello si augurerebbe che in tutte le basi militari si cominciasse a manifestare.
 
Ciao ciao
 
Sandro
 
 

 
mitt.te Antonello Repetto
           via dei Novelli Innocenti, 4
           09014 CARLOFORTE (CI)
 
 
                                                               Alla cortese attenzione degli aviatori della base di Decimonnu
 
 
Cari amici,
 
approfittando della manifestazione che si terrà presso la base dove prestate servizio, il 17/12/2011, avrei voluto invitarvi di persona a disobbedire agli ordini, ma una frattura alla caviglia, purtroppo, me lo impedisce.
Scopo dell'iniziativa è quello di protestare, principalmente, contro i prossimi bombardamenti degli aerei della Nato che avranno come bersaglio i siti nucleari iraniani. Gli aereoplani partiranno, o faranno tappa, come ormai ben saprete, dalla base di Decimomannu!
Vi invito, come cittadini - l'Italia sta per violare per l'ennesima volta l'Art. 11 della Costituzione -, e come cristiani - per rispetto al V Comandamento: "Non uccidere!"-, a disobbedire agli ordini!
La vostra-nostra parola d'ordine deve essere disobbedienza!
BASTA CON LE GUERRE E LE SPESE MILITARI!
PIU' LAVORO, PIU' OSPEDALI, PIU' SCUOLE, PIU RICERCA SCIENTIFICA!
Auguro, nel contempo, a voi e alle vostre famiglie, buon Natale e felice anno nuovo.
 
                                                                    Antonello Repetto
                                                                    aderente a Pax Christi
 

 

Amen

 

Il 17 dicembre (a partire dalle ore 10) andremo fino alla Base di Decimomannu per vedere da dietro la recinzione che faccia hanno quelli  che non vedono l'ora di partire per bombardare i civili siriani e iraniani. Andremo lì a vedere che faccia hanno quelli che hanno bombardato i civili libici e prima quelli iracheni e afghani. A vedere se sembrano anche loro degli esseri umani e a chiedergli cosa si prova ad uccidere vecchi, donne e bambini dall'aereo, se si sentono coraggiosi soldati o dei comuni, piccoli vigliacchi. Se credono davvero che la democrazia si esporti così o se sanno bene che stanno semplicemente aprendo la strada a ladri di petrolio e di gas altrui. Se avranno il coraggio di avvicinarsi alla rete gli chiederemo come si sentono ad essere mal sopportati da tutti coloro che sono costretti da governi meschini ad ospitare le loro basi militari, se il fatto di esser armati fino ai denti li fa sentire comunque al sicuro anche dalle loro coscienze o se di tanto in tanto sentono un vuoto, la vertigine  buia di un'esistenza fatta di violenza e sopraffazione. Gli diremo di andarsene, di tornare a casa loro, dalle loro famiglie, dai loro figli se hanno avuto il coraggio di metterne al mondo, a dirgli che hanno buttato via una parte della loro vita e che avranno sempre con loro i fantasmi dei morti che si sono lasciati dietro. Gli diremo di portarsi via tutto, le bombe, gli aerei e i loro documenti coperti da segreto militare. E la loro vergogna se riescono a sopportarla. Gli chiederemo di lasciarci vivere, di abbandonare questo posto che vuole tornare ad essere un luogo dove è possibile la pace, dove le persone possano coltivare e mangiare il cibo che la terra partorisce senza la paura di morire per i veleni che le basi abbandonano nei luoghi maledetti che sono assegnati per la loro costruzione. Gli diremo che siamo stanchi di loro e della loro arroganza, della loro stupidità e ignoranza. E chiederemo al nostro governo di smettere di spendere i nostri soldi per cacciabombardieri, radar e altri strumenti di morte, gli chiederemo di smettere di succhiare il sangue di chi lavora per darlo a banche internazionali elette da nessuno a definire i destini del mondo. E chiederemo di impegnare quei soldi per le persone che non hanno i soldi per vivere, per i ragazzi che devono studiare, per i vecchi che devono avere una vecchiaia dignitosa, per ricomporre boschi, terreni coltivabili, fiumi e città come si faceva nelle società degli uomini. Gli chiederemo di curare i beni comuni e di non svendere la vita degli esseri umani per ripianare bilanci. E poi, da dietro la rete, aspetteremo le risposte alle nostre domande. E non avremo più voglia di sentire parole vuote di saltimbanchi ma risposte coraggiose. Perché tutti ci si possa salvare.

 

Cagliari Social Forum

 

[Ci si incontrerà alle ore 10 presso Piazza Stazione a Decimo.  Si formerà un corteo per raggiungere Piazza del Municipio (si avrà così possibilità di volantinare) e si ritornerà nei pressi della Chiesa di S. Greca, da dove in convoglio, in macchina, ci si recherà presso la Base dove si terrà un sit in.]

 

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