Re: [pace] Siria, i pacifisti devono essere contro la guerra civile non fomentarla.



perché mi chiede la carta d’identità? il motivo? ma... se insisti, sì, sono cittadina italiana, nata all’estero da una famiglia molto “misto” etnicamente, e non sono nè libica nè siriana, ma le mie legami affettivi sono principalmente con persone arabe. Non capisco questa linea di interrogazione, assolutamente!
 
Sent: Thursday, December 15, 2011 10:10 AM
Subject: Re: [pace] Siria, i pacifisti devono essere contro la guerra civile non fomentarla.
 
Gent.le sig.ra Mary
 
Innanzi tutto io mi chiamo Marco Palombo
sono residente A Portoferraio (li)
e domiciliato a Roma.
 
Lei e' cittadina italiana, di origine libica o siriana ?
Prima si presenti, poi almeno con me privatamente
poi parliamo d' altro
 
Da: mary r <humdrum2 at libero.it>
A: pace at peacelink.it
Inviato: Giovedì 15 Dicembre 2011 9:43
Oggetto: Re: [pace] Siria, i pacifisti devono essere contro la guerra civile non fomentarla.

“Quanto agli amici degli oppositori siriani in Italia, credo che pochi conoscano persone provenienti dalla Siria.”
 
da che cosa si basa questa presupposizione francamente assurda? Io personalmente conosco svariate centinaia, personalmente. Immagino che tutti loro hanno delle famiglie pure. Posso garantire con assoluta certezza che la stragrande maggioranza è totalmente contro il regime e per un motivo banale per quanto sia semplice: non odia il regime perché è guidato da un despota anti-democratico non eletto e dalla minoranza, per il motivo della sua appartenenza alla minoranza, ma perché il regime è despota, anti-democratico e li reprime ed opprime. Se volete sapere tante altre cose, pensata a questo:
la radio degli IDF ha fatto il suo editoriale sul bisogno di tenere Assad e ha suggerito il mondo di spingere verso “riforme” perché francamente, hanno capito loro che gli conviene avere Assad che è bravo a reprimere il dissenso in quel modo mentre non tocca assolutamente Israele se non con l’alito.
una delle mie migliore amiche rischia 15 anni in galera perché sostiene il diritto alla libertà di pensiero. Hanno inventato accuse indecenti. In ogni caso, forse VOI non conoscete siriani, anzi, NON lo conoscete siriani, e per questo la vostra posizione è insostenibile per persone che amano l’umanità e la giustizia.
M Rizzo
 
Sent: Wednesday, December 14, 2011 5:49 PM
Subject: [pace] Siria, i pacifisti devono essere contro la guerra civile non fomentarla.
 
La situazione siriana sta andando verso una guerra civile molto piu' cruenta di tutto quello che e' successo nel paese di Damasco in  questo tragico 2011.
Il conto dei morti dei prossimi 12 mesi, a meno di un impegno per la pace di un numero di persone molto superiore alle poche UNITA' di questi mesi, sara' molto maggiore del conto del 2011.
 
Il paradosso e' proprio questo,
 
si racconta di 5.000 morti (sembra da una parte sola, ma questo e' possibile solo nelle guerre asimmetriche e tecnologiche della Nato)
 
ma chi racconta di queste cifre spinge per una spirale di guerra che causera' ,se non fermata in tempo, un numero di vittime 10 volte maggiore.
 
Nella guerra Libica sono morte sicuramente alcune decine di migliaia di libici e la Libia e' meno popolata della Siria,se ricordo bene, ed e' anche meno isolata di quanto fosse Gheddafi.
 
Allora chi vuole la pace ed e' contro le violenze dovrebbe chiedere negoziati, osservatori, dialogo non fomentare una guerra civile.
 
 
Quanto alle fonti delle notizie, qui si parla della vita e della morte delle persone, non ci si puo' comportare come i tifosi di calcio. Quindi non dobbiamo credere a quello che piu' ci piace ma dobbiamo cercare di capire cosa piu' si avvicina alla realta' e i media dell' Occidente e dei paesi arabi piu' potenti hanno raccontato negli ultimi tempi molte cose poi smentite dai fatti.
 
Per Annalisa Roveroni
 
Verso queste cose Marinella Coreggia ci aiuta a orientarci, non pretende di imporci verita' assolute. E non vuole essere l' unica fonte di notizie purtroppo oltre a lei sono pochissimi in Italia a tentare di capire e raccontare davvero quello che succede.
 
Quanto all' ambasciata siriana, e' davvero situata in un punto sfortunato,a lato del Vittoriano davanti al Campidoglio.  Le manifestazioni possono essere fatte al massimo in Piazza San Marco, a circa 200-300 metri. Inoltre a Roma i siriani sono pochi e comunque manifestano malvolentieri, cosi' come dopo i 40 morti di piazza Tahrir e' andata pressoche' deserta una manifestazione davanti all' Ambasciata Egiziana.
 
Quanto agli amici degli oppositori siriani in Italia, credo  che pochi conoscano persone provenienti dalla Siria.
 
In Italia nessuno e' razzista, neanche quando spara, ma non abbiamo molti amici tra le persone di origine straniera.
 
 
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