Siria, i pacifisti devono essere contro la guerra civile non fomentarla.



La situazione siriana sta andando verso una guerra civile molto piu' cruenta di tutto quello che e' successo nel paese di Damasco in  questo tragico 2011.
Il conto dei morti dei prossimi 12 mesi, a meno di un impegno per la pace di un numero di persone molto superiore alle poche UNITA' di questi mesi, sara' molto maggiore del conto del 2011.
 
Il paradosso e' proprio questo,
 
si racconta di 5.000 morti (sembra da una parte sola, ma questo e' possibile solo nelle guerre asimmetriche e tecnologiche della Nato)
 
ma chi racconta di queste cifre spinge per una spirale di guerra che causera' ,se non fermata in tempo, un numero di vittime 10 volte maggiore.
 
Nella guerra Libica sono morte sicuramente alcune decine di migliaia di libici e la Libia e' meno popolata della Siria,se ricordo bene, ed e' anche meno isolata di quanto fosse Gheddafi.
 
Allora chi vuole la pace ed e' contro le violenze dovrebbe chiedere negoziati, osservatori, dialogo non fomentare una guerra civile.
 
 
Quanto alle fonti delle notizie, qui si parla della vita e della morte delle persone, non ci si puo' comportare come i tifosi di calcio. Quindi non dobbiamo credere a quello che piu' ci piace ma dobbiamo cercare di capire cosa piu' si avvicina alla realta' e i media dell' Occidente e dei paesi arabi piu' potenti hanno raccontato negli ultimi tempi molte cose poi smentite dai fatti.
 
Per Annalisa Roveroni
 
Verso queste cose Marinella Coreggia ci aiuta a orientarci, non pretende di imporci verita' assolute. E non vuole essere l' unica fonte di notizie purtroppo oltre a lei sono pochissimi in Italia a tentare di capire e raccontare davvero quello che succede.
 
Quanto all' ambasciata siriana, e' davvero situata in un punto sfortunato,a lato del Vittoriano davanti al Campidoglio.  Le manifestazioni possono essere fatte al massimo in Piazza San Marco, a circa 200-300 metri. Inoltre a Roma i siriani sono pochi e comunque manifestano malvolentieri, cosi' come dopo i 40 morti di piazza Tahrir e' andata pressoche' deserta una manifestazione davanti all' Ambasciata Egiziana.
 
Quanto agli amici degli oppositori siriani in Italia, credo  che pochi conoscano persone provenienti dalla Siria.
 
In Italia nessuno e' razzista, neanche quando spara, ma non abbiamo molti amici tra le persone di origine straniera.