Rif : Lettera al Presidente del Consiglio Italiano



Se nella lista degli amici e conoscenti ho incluso dei nominativi che non vogliono essere disturbati, chiedo venia.

 

Ho inviato una lettera alla Presidenza del Consiglio perché vedo tanti fermenti ed attività su FB, Twitter, e.mail, siti Internet e stampa ma nulla si muove per farci sentire meno beffati da questo governo che dovrebbe farci uscire da un momento drammatico senza farci sentire gli UNICI A DOVER PAGARE I DANNI.

Per tanto invito tutti quelli di buona volontà a scrivere agli stessi indirizzi ( quelli in ROSSO su sfondo GIALLO) esprimendo la loro indignazione eventualmente copiando anche questa stessa lettera e di chiedere a tutti i vostri amici e conoscenti di fare la stessa cosa.

Forse non servirà a molto ma le linee del Presidente dovranno almeno intasarsi.

Grazie e in bocca al lupo a tutti

 

     Ernesto

                        Roma

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PS: Mi scuso con i laziali per l’uso dei colori.

 

Da: Ernesto Celestini [mailto:ernestocelestini at hotmail.com]
Inviato: mercoledì 14 dicembre 2011 19.06
A: 'usg at mailbox.governo.it'; 'caposegreteria.ministro at economia.it'
Oggetto: Lettera al Presidente del Consiglio Italiano

 

                                                                                                                      Roma, 14 Dicembre 2011

Sig. Presidente del Consiglio Italiano,

 

Mentre il paese va a rotoli per soddisfare le condizioni ed i tassi di interesse a cui devono assoggettarsi tutti i governi europei presi di mira dalla speculazione finanziaria e tutte le famiglie italiane verranno tassate di altri mille Euro l’anno, come previsto dalla manovra “SALVA ITALIA”,  il Suo Governo insiste nel non voler sfidare i poteri delle lobbies economiche e dei partiti che dovranno sostenerlo.


Sig. Presidente, ha ancora tempo

 

·         Per dimostrare al Popolo Italiano che le tasse sugli immobili  sono una misura dovuta e quindi accettabile perché imposta con equità, senza discriminazioni e senza le deroghe previste da vecchi favoritismi, su cui sta già indagando il Parlamento Europeo.

·         Per ridurre le spese per gli armamenti e per le missioni militari all’estero, come richiesto da tante petizioni popolari.

·         Per emettere un Decreto Legge che riduca le erogazioni al Parlamento e che sia propedeutico ad un immediato taglio di tutti gli sproporzionati emolumenti percepiti dalla Casta politica di oggi e di ieri, come da Lei già riconosciuto e come richiesto da altre numerose petizioni popolari.

·         Per dimostrare ai meno agiati che equità vuol dire partecipare al risanamento dello stato facendo un sforzo equivalente come sacrificio e non in percentuale a quello che dovrà sopportare qualsiasi cittadino, di qualsiasi casta, ceto o  categoria sociale.

·         Ha ancora tempo per fare un gesto che dimostri la Sua buona volontà di rispettare il Popolo Italiano che, pur non avendoLa  eletta con voto popolare, Le ha espresso, fin dal momento della Sua nomina, tutto il suo appoggio confidando nella Sua rettitudine morale.

 

            Prenda coraggio e smascheri quelli che all’interno del Parlamento non stanno più rappresentando la volontà del Popolo Italiano che, invece,  sarà sempre e attivamente dalla parte dell’onestà, della equità, della solidarietà e della giustizia.

Agisca nel giusto e in questo paese democratico la maggioranza parlamentare non Le potrà mancare.   

 

           Ernesto Celestini

                        Roma