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RE: [pace] 4 novembre: ricordiamo le vittime, cancelliamo gli assassini
- Subject: RE: [pace] 4 novembre: ricordiamo le vittime, cancelliamo gli assassini
- From: pilar anita quarzell castel <pilarcastel at hotmail.it>
- Date: Tue, 1 Nov 2011 21:36:57 +0100
- Importance: Normal
Addio alle armi ! Mettiamo alla finestra o sul balcone la bandiera della pace e una bandiera bianca con su scritto basta guerre !
Giov. 3 Novembre Laboratorio permanente di pace ,creato da pilar castel, a trevignano romano letture poesia arte incontri seminari teatro musica danza video artigianato eventi feste per la ricerca e l'affermazione della cultura della non violenza
ogni giovedì dalle 20.00 presso la sala fontana (lungolago cinema palma)
GIUSEPPE UNGARETTI: VEGLIA Cima Quattro il 23 dicembre 1915
Un'intera nottata buttato vicino a un compagno massacrato con la sua bocca digrignata volta al plenilunio con la congestione delle sue mani penetrata nel mio silenzio ho scritto lettere piene d'amore
Non sono mai stato tanto attaccato alla vita Date: Tue, 1 Nov 2011 21:22:41 +0100 From: micheleboato at tin.it To: pace at peacelink.it; news at peacelink.it Subject: [pace] 4 novembre: ricordiamo le vittime, cancelliamo gli assassini 4 NOVEMBRE: RICORDIAMO LE VITTIME, CANCELLIAMO GLI ASSASSINI La retorica del "milite ignoto" non riesce a farci dimenticare che il fiume Piave, il monte Grappa, la città di Gorizia non sono stati luoghi di gloria, ma, come risuona ancora nelle canzoni di quella guerra, luoghi maledetti, "cimiteri della gioventù". L'inutile strage, ben spiegata nella Lettera ai cappellani militari di don Milani, resta sulla coscienza di ufficiali assassini, come il gen.Cadorna (il cui nome incredibilmente sta ancora ad indicare le strade di moltissime città,come a Mestre, una traversa di via Bissuola), monarchi e politici conniventi (dai Savoia ai Mussolini, fino ai liberali e socialisti interventisti), industriali e agrari sempre a caccia di nuovi affari con le commesse dell'esercito e intellettuali folli alla Marinetti. Ai morti il nostro commosso ricordo, agli speculatori la condanna e il disprezzo della storia. Michele Boato Alessandro Marescotti http://www.peacelink.it Sostieni la telematica per la pace, versa un contributo sul c.c.p. 13403746 intestato ad Associazione PeaceLink, C.P. 2009, 74100 Taranto (TA) ------------------------------------------ PER TUTELARVI STAMPATE QUESTE ISTRUZIONI E LE DATE AGLI AGENTI DELLA DIGOS CHE DOVESSERO INTERVENIRE. IL FOGLIO VA CONSERVATO IN TASCA E CONSEGNATO AL MOMENTO CHIEDENDO, NEL CASO, QUALI OBIEZIONI RITENGONO DI OPPORRE A QUESTO FOGLIO REDATTO DAL NOSTRO AVVOCATO. DA NOTARE: L'AZIONE E' GIA' STATA REALIZZATA A TARANTO SENZA PROBLEMI E QUESTE SONO LE FOTO http://web.peacelink.it/dossier/4novembre/foto.htm ------------------------------------------ PER GLI AGENTI LA DIGOS Questa è un'azione nonviolenta che è stata studiata perché sia assolutamente nell'alveo della legalità. In questo foglio trovate pertanto tutte le norme che noi ci intendiamo rispettare. Abbiamo studiato a fondo le norme fasciste del 1931, qui sotto riportate, che avrebbero potuto costituire un "problema" per la riuscita della manifestazione. Le elenchiamo in breve. La disciplina è data dagli articoli 18 24 del T.U.L.P.S. (R.D. 773/1931) e dagli articoli 19 28 del Regolamento di attuazione approvato con R.D. n.635/1940. In particolare, il T.U.L.P.S., all’articolo 18, disciplina l’obbligo del preventivo avviso al Questore, della riunione in “luogo pubblico” ad esempio una piazza, una via… -. Quanto alla “riunione”, essa è caratterizzata dalla presenza di più persone che si incontrino per un fine determinato, in ciò distinguendosi dall’assembramento e dalla semplice agglomerazione. Sul punto, la giurisprudenza di merito ha precisato che non vi è obbligo di avviso quando, per le ridottissime dimensioni della riunione, non può esservi, neppure in astratto, alcuna lesione dell’interesse dell’ordine e della sicurezza pubblica. A ciò deve aggiungersi che la Corte di Cassazione ha precisato che può esservi riunione anche in un raggruppamento di persone “sollecitato da un appello estemporaneo”. L’art. 20 T.U.L.P.S. stabilisce che “Quando, in occasione di riunioni…in luogo pubblico…avvengono manifestazioni o grida sediziose…le riunioni e gli assembramenti possono essere disciolti”. L’articolo 654 cp, a sua volta, punisce, come illecito amministrativo, il comportamento di chi, in una riunione in un luogo pubblico, compie manifestazioni sediziose. Sull’aggettivo “sediziose” la Corte di Cassazione con espresso riferimento alla riunione sediziosa ha precisato che è tale quella nella quale “si manifesta ostilità verso la pubblica autorità”. La giurisprudenza di merito ha chiarito che l’atteggiamento è sedizioso quando “implica ribellione ed ostilità e risulti in concreto idoneo a produrre un evento pericoloso per l’ordine pubblico”. Quanto allo striscione, è da ricordare la scriminante dell’articolo 4 u.c. della legge 110/1975 che esclude, dal novero delle armi ai fini delle disposizioni penali dell’articolo stesso - rubricato "Porto di armi od oggetti atti ad offendere” le aste degli striscioni utilizzati nelle pubbliche manifestazioni e nei cortei, sempre che gli stessi non vengano adoperati come oggetti contundenti. -- Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink. Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html Archivio messaggi: http://lists.peacelink.it/pace Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/pace Si sottintende l'accettazione della Policy Generale: http://web.peacelink.it/policy.html |
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- 4 novembre: ricordiamo le vittime, cancelliamo gli assassini
- From: "micheleboato at tin.it" <micheleboato at tin.it>
- 4 novembre: ricordiamo le vittime, cancelliamo gli assassini
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